Capitolo 10: Don’t mess with me
-Buongiorno- dico guardando Jae scendere le scale tranquillo
-Giorno…i ragazzi sono già a scuola? –chiede lui
sbadigliando
Gli posiziono davanti la colazione- sono quasi le dieci Jae,
sono tutti a studiare da bravi bambini
-Già le dieci? –chiede lui guardando l’orologio- da quando
vivi con noi sono praticamente tornato a dormire troppo
-Lavori di notte delle volte e un po’ di sonno in più non fa
male a nessuno- rispondo io
-E una colazione da leoni non dispiace a nessuno- risponde
lui finendo il piatto di bacon
Ridacchio- se i tuoi figli prendono il tuo appetito prevedo
barbecue, picnic…
-Sarebbe bello in effetti…specie con la tua cucina- dice lui
probabilmente di istinto
Arrossisco…ok non sto pensando ai nostri figli…non sto
pensando a avere figli con lui…cavolo sto pensando a portarmelo a letto
ora…lava i piatti Amethyst e non pensare a come levargli i pantaloni…e menomale
ero frigida secondo il mio ex- sai vero che suona come se tu mi stai chiedendo
di avere figli con te?
Prima che me ne accorga mi ritrovo le sue mani poggiate al
lavello, il suo fiato sul collo e la mia schiena praticamente attaccata al suo
petto e, giusto perché mi ricordo bene, con i tacchi io gli arrivo alla spalla
e in questo momento sono senza scarpe…è molestia sessuale se voglio anch’io
saltargli al collo? –magari voglio?
Mi giro a guardarlo ed è veramente MOLTO vicino, non che mi
lamenti eh- mi devo preoccupare?
Lui mi guarda- solo se non vuoi perché in quel caso mi
allontano e fingiamo che non sia successo nulla…anche se morirei di imbarazzo
probabilmente…
-Non è che mi dispiaccia- dico io- magari lasciamo la
questione figli fuori per ora però…
Lui annuisce e fa per avvicinarsi per darmi un bacio
-SIAMO A CASA! –urlano i gemelli- oh…
Tempismo…
Fred guarda George e poi guardano me e Jae- mi sono scordato
il laptop nell’auto…
George sorride- continuate pure!
Si può morire di imbarazzo?
****
-Perché Jae è viola? –chiede il sindaco a mio fratello
-Abbiamo leggermente interrotto lui e Saphy mentre stavano
per…creare una progenie- risponde Fred come se parlasse del tempo
-Frederick! –lo riprendo io
-Oh non lo negare. La stavi praticamente per scopare sul
lavandino! –afferma George
-Non l’ho nemmeno baciata! Smettetela di farvi i porno
mentali! –dico io
Amethyst tossisce facendoci zittire- state facendo un bello
show per tutti…
Fantastico…
Non so nemmeno dove diavolo l’ho trovato il fegato di
provare a baciarla e ora non so nemmeno se ho il fegato di parlarle…però se non
fossero entrate queste due pesti forse…
-Oh no…- commenta Amethyst. Mi giro a vedere che succede e
noto che sta guardando verso la fine della strada. Deve avere un occhio di
falco perché ci metto un paio di minuti per vedere l’auto del coglione arrivare
in vista.
-Bene bene bene…- dice scendendo dall’auto- ancora qui il
campagnolo eh?
Non colpirlo, non colpirlo…- che ci fa qui? Non è il
benvenuto
Lui mi ignora e si concentra su Amethyst- oh e questa bella
puttanella chi è? Ti sei trovato una bella sgualdrina eh? Piccola perché non lo
molli questo poveraccio e vieni da me? Posso darti molto di più…
Amethyst lo guarda e sorride prima di tirargli un calcio
dritto nelle parti basse e una ginocchiata all’addome facendolo cadere a terra-
non esco con i porci io
-Piccola…te la farò pagare. Hai idea di chi io sia?! –chiede
lui
Lei sorride- ho già ogni singolo dato che dovevo avere su di
te e…puoi anche vantarti quando vuoi. Il tuo conto è al rosso da anni
Rosso…quindi questo non è nemmeno…stava hackerando questo
tipo quindi quel giorno…per aiutarci?
Lui la guarda- non sparare stronzate mocciosa o…
Lei lo guarda con sfida- o cosa? Non sai nemmeno chi io sia
-Sarai una delle puttane di questo buco di inferno- risponde
lui
Lei alza le spalle- chissà. Ci vedremo all’asta della
città…se hai i soldi che dici non dovrebbe essere un problema comprarla sul
momento vero?
Lui sbianca per un secondo- te ne pentirai
Lei continua a sorridere guardandolo andare via
-Hai già intenzione di rovinargli la carriera? –chiede Fred
-Ho già tutto pronto e dopo l’asta non ne sentiremo mai più
parlare di lui- risponde lei
-Lo detesti proprio eh? –sorride George
-Nessuno insulta il mio cowboy e la passa liscia dolcezza-
risponde lei lanciando uno sguardo verso di me.
Aspetta…quindi io sono il suo cowboy? Buono a sapersi…
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