Capitolo 7: To the future we go!
Roze sorrise all’ennesimo complimento per il lussuoso abito
che aveva preso la madre per il compleanno. Non era emozionata, 11 anni non
erano chissà quale traguardo, ma era il segno; era l’inizio della sua vita. Era
finalmente l’ora per lei di iniziare il suo percorso nell’accademia. Era ora di
mostrarsi per il “prodigio” che era.
“Prodigio”, quella parola le stava sui nervi.
Non era un genio, era solo più avanti con lo studio rispetto
alla norma. Anche nella sua vita passata era un “prodigio” ma in realtà era
solo più studiosa della norma e aveva un’ottima memoria fotografica che le
garantiva di ricordare a vita tutto ciò che leggeva. Non era un genio, era solo
fortunata. Beh…c’erano cose che avrebbe voluto scordare, esempio era vedere
Keith e Stephan in una posizione del tutto inappropriata di cui ancora si
chiedeva come cavolo ci erano finiti…fatto stava che Damon non aveva mai riso
come quella volta…che poi come cavolo erano finiti in quel modo?
Si guardò la mano vedendo l’energia fluirle nelle vene. Le
persone dotate di magia avevano un secondo sistema di vene, microscopiche, che
portavano Lyr per tutto il corpo. Di nuovo la sorte l’aveva dotata di un
sistema di vene più numeroso della norma, ergo per lei era più facile avere più
Lyr in sé e in circolo, la cosa era di solito “Sfortuna” in quanto il Lyr è
minore come quantità e il controllo è peggiore o si ha una quantità eccessiva
con controllo parziale, come per esempio Keith, lei aveva eccesso di Lyr ma
grazie agli allenamenti e le conoscenze precedenti aveva un controllo assoluto
di come il Lyr fluiva e lo poteva gestire senza complicazioni.
Sospirò lisciando la gonna d’argento del vestito, aveva
avuto molta sfortuna nella sua vita precedente e aveva un vago ricordo di esser
stata “Benedetta” da una sorte più che favorevole, ma non era certa.
-Roze sei davvero bellissima stasera- le disse Stephan
richiamandola sulla terra.
Lei sorrise, molto imbarazzata dal commento- grazie Stephan
Lui le baciò la mano- non vedo l’ora che entrambi raggiungiamo
i dodici anni
Lei sorrise cercando di non rivelare il leggero disaggio che
la frase le aveva dato. Come poteva negarlo? Era incredibilmente creepy per
lei, nata originalmente in un’epoca totalmente diversa dove il matrimonio non
poteva avvenire se non avevi diciotto anni o il consenso dei genitori, venir
costretta a sposare qualcuno che per lei, anche se aveva fisicamente la sua
età, era un minore. Per lei quella proposta “romantica” era tutto eccetto
carina, anche se ora che ci pensava era comunque parecchio…cioè stava pensando a
come portarsela a letto e glielo stava dicendo in faccia…
-Grazie Stephan- disse molto stranita, come poteva
rispondere a una cosa del genere?
-Vuoi ballare? –le chiese lui sorridendo
Lei scosse la testa- voglio stare calma per ora, magari
dopo?
Lui annuì- vuoi da bere?
Prima che lei potesse dire qualcosa lui decise di andarle a
prendere un drink. L’istinto le diceva di non accettarlo quel drink. Tuttora
ricordava le raccomandazioni della madre quando lei andava a qualche festa,
obbligata se poteva aggiungere, durante il periodo in cui andava a scuola. “Non
accettare alcol, birra o altre bevande già aperte. Non importa se conosci la
persona e se ci sono genitori al piano di sopra, non sai mai chi potrebbe manomettere
il tuo drink”. Caso volle che una sera, quella in cui la madre l’aveva
avvisata, un ragazzo, che lei non conosceva, non aveva mai visto e che aveva
poi aiutato a mettere in carcere per molestia sessuale e tentato stupro, le
chiese se voleva una birra. Lei era a quel party solo perché l’aveva invitata
una sua amica, erano a casa del fidanzato della migliore amica della sua amica
e i genitori erano in casa MA al secondo piano. Lei non stava bevendo e stava
tranquilla a fare conversazione, anche se per di più sentiva le persone parlare
e lei annuiva per dar loro segno che li stava ascoltando. La sua amica era
persa a ridere con altre ragazze e questo ragazzo aveva deciso di avvicinarsi a
lei. Le sorrise e chiese se aveva mai provato una birra, domanda che lei
rispose con un “No”. Lui indicò una cassa che aveva in mano e una lattina, già
aperta, che aveva nell’altra.
“Vuoi un sorso?”, qualcosa scese lungo la sua spina dorsale
a quella domanda mentre l’avvertenza della madre rimbombava nella sua testa
Guardò la lattina che gli stava offrendo “non bevo alcol”
“Un sorso non ti ucciderà” le sorrise lui
Lei indicò le lattine chiuse che aveva in mano “posso
prenderne una allora?”
“Queste sono calde, questa è fredda, non l’ho toccata
tranquilla, la puoi prendere”
Lei guardò lui e la lattina “credo passerò grazie”
“Sicura? È una buona marca e il sapore è davvero buono”
“Sicura” gli rispose lei fredda
“Peggio per te”
Qualcosa la spinse a registrare cosa stava facendo il
ragazzo. Lo vide dare la lattina a una ragazza. Questa ragazza da sobria iniziò
a mostrare sintomi di essere ubbriaca, dopo un singolo sorso, e lui decise di
“aiutarla” ad andare nella prima stanza libera. Non conosceva nessuno ma sapeva
che la ragazza era amica di uno dei ragazzi lì presenti, le si erano presentati
poco prima. Dopo averlo convito a seguirla e dopo aver buttato giù la porta
trovarono la ragazza svenuta sul letto e il ragazzo di prima che cercava di
farla sua. Neanche a dirlo la polizia fu chiamata e il suo video usato come
prova. Non aveva toccato nulla datole da altri e soprattutto alcol per il resto
della sua vita precedente.
Certo ora in quel mondo non c’erano le droghe dello stupro o
cose del genere…c’erano solo una marea di pozioni, veleni e incantesimi che
potevi usare per costringere qualcuno a ubbidirti…molto rassicurante
-Ecco- disse Stephan
-Grazie Stephan- sorrise lei, ancora incerta se voleva o
meno bere quel drink.
-Sembri pensierosa- notò lui
Lei annuì posando casualmente il drink intatto sul primo
tavolino disponibile- l’esame sarà tra poche settimane, ho fatto gli anni
appena in tempo…
Lui le sorrise- il pregio di essere la piccola di casa
Lei ruotò gli occhi- seriamente…
Lui arrossì- pensavo…
Lei sorrise e scosse la testa- dimmi
-Saremo legalmente maggiorenni l’anno prossimo
Lei annuì piano
-Penso…di chiedere il permesso a tuo padre di sposarti
–sorrise lui
-Oh…Stephan- iniziò lei prontamente salvata da una Marienne molto
allegra
-Roze vieni con me, io e Genevieve dobbiamo farti vedere una
cosa! –disse lei allegra
-Arrivo- sorrise lei
Marienne guardò Stephan con un sorriso sarcastico- oh
scusa…interrompo?
Stephan si sforzò di sorridere- no…tranquilla
Roze lasciò che Marienne la prendesse sotto braccio e la
portò via contenta- salvata?
-Stava parlando di chiedere a papà la mia mano- rispose Roze
-Decisamente salvata- sorrise Genevieve
Roze le sorrise- potete tenere un segreto?
Le due annuirono in sincro
Roze sospirò e stando attenta a non farsi notare da nessuno
mormorò un debole- non voglio sposarmi
-Non vuoi? –chiese Marienne fallendo a nascondere il sorriso
-Non mi sento pronta- rispose Roze scegliendo di non parlare
del tutto. Era sempre stata una ragazza chiusa nei suoi segreti e qualcosa le
diceva che era meglio non parlarne con le due…specie visto che sapeva i loro
pareri sul matrimonio con Stephan
-Magari annullerete la promessa! –provò Genevieve
-Non lo so…-Roze notò la madre farle un segno verso il
balcone- esco a prendere una boccata d’aria, potete assicurarvi che i ragazzi
mi lascino sola?
-Troppi nobili falsi tutti insieme- finì Marienne- capisco a
pieno, ci pensiamo noi
-Prenditi la tua pausa, faremo in modo che non ti
disturbino- sorrise Genevieve
Roze si mosse in fretta verso il balcone. Sentì la finestra
chiudersi dopo un paio di minuti dietro di lei
-Non sembri divertirti molto- disse la voce della madre
-Mamma…- mormorò lei sorridendole piano- sono solo…è tutto
troppo stressante…
-Tutto?
Da quando era diventata Roze aveva speso ogni giorno a
migliorare se stessa. Aveva creato amicizie, aveva imparato tutto ciò che le
sarebbe servito per l’accademia. Aveva atteso quel momento per anni, aveva
lavorato moltissimo e andava fiera dei suoi risultati ma ora…
-Non voglio sposarmi mamma- rispose dopo un lungo momento
Roze
Katherine le si posò accanto sulla panchina di pietra-
qualche anno fa sei venuta a parlare con noi, ricordi?
-Quando? –chiese lei
-Avevi…tre anni. Hai parlato di Stephan, ci hai parlato di
come lui ti sembrasse il tuo principe azzurro…poi hai iniziato a trattarlo
molto male. Ci hai detto più volte che lo amavi ma per qualche motivo il tuo
carattere era…
Roze annuì piano- lo so…
-Quando ti ho vista a terra, quando il cavallo ti ha fatto
cadere…sei stata…- la donna prese fiato- non respiravi più Roze…per due ore…il
tuo cuore era praticamente fermo, il respiro non si sentiva e…pensavamo di
averti perso Roze. Ero terrorizzata all’idea…cosa avrei fatto se tu fossi
morta?
Roze le prese la mano cercando di confortarla. Katherine le
sorrise
-Quando ti sei svegliata…non posso spiegarti cosa ho provato
in quel secondo. Hai passato la settimana dopo in letto a scrivere qualcosa e a
recuperare le forze. Quando ti sei ripresa…sei cambiata. È come se la tua quasi
morte ti avesse fatto maturare di colpo. Non fraintendere…non penso che sia una
cosa buona che tu abbia rischiato la morte…ma questa te…non posso negare di
essere molto più felice nell’averti così accanto a me rispetto a prima.
L’interesse nello studio, nelle arti magiche, nel combattimento…io…
Roze annuì- quando…mi sono svegliata…ho semplicemente capito
che quella che ero non andava bene. Ho visto la morte in faccia…risvegliarmi è
stato…ho capito che stavo sprecando tempo…tempo che io non avevo. Ho capito che
con Stephan non ho mai davvero provato amore ma solo…solo una cotta e nel
momento che ho realizzato quello ho capito che io non ho nessun tipo di
sentimento per Stephan se non amicizia. Ho passato anni cercando di
conquistarlo…onestamente? Non credo ne valga così tanto la pena. Ora sono la
sua…fiancé ma mi sento come se avessi un cappio al collo e ogni secondo che
passa penso solo al cappio che si stringe…
Katherine la guardò per un paio di secondi- cosa vuoi fare?
-Voglio parlare con te e papà e spiegarvi perché non voglio
queste nozze- rispose lei
Katherine annuì piano- bene…parleremo dopo il tuo compleanno
con calma quando saremo di nuovo soli
Roze annuì- grazie mamma
Lei le sorrise stringendola- sono tua madre Roze, non hai
idea di quanto io sia felice di poter vedere i tuoi 11 anni, quel giorno
pensavo che saresti morta e io ti avrei seguita tanto il dolore era forte…poi
ti sei svegliata…hai deciso di prendere la tua vita nelle tue mani e di
migliorare te stessa e il tuo futuro, non posso essere più fiera di questa te e
di chi stai diventando. Risolveremo tutto insieme e se non vuoi sposare Stephan
scioglieremo il matrimonio
Roze la strinse- grazie
-Torniamo dentro su…tuo padre voleva un ballo con la sua
principessa- sorrise Katherine
-Allora vai su, non possiamo farlo attendere- rise lei
-Io? Principessa? –Katherine rise- oh ma guarda chi ha preso
da suo padre i complimenti
Roze sorrise guardandola rientrare- speriamo bene…
Dimitri sorrise intercettando le due- ecco qui la mia regina
e la mia principessa…
Roze ridacchiò nel notare il rossore della madre. Non aveva
mai avuto genitori che andavano d’accordo, fin da piccola ricordava come sua
madre e suo padre urlassero e litigassero, fino al divorzio non avevano mai
mostrato segno di amarsi. Ora invece aveva davanti un uomo follemente
innamorato della moglie e una donna che si scioglieva al minimo contatto con il
marito. Per qualche ragione invidiava quel rapporto, avrebbe mai avuto un amore
così? Lo sperava a dirla tutta, quanto sarebbe stato bello poter avere accanto
una persona che avrebbe fatto di tutto pur di vederti felice? Sapeva la loro
storia di amore, come suo padre avesse fatto i salti mortali per conquistare
quella testarda della sua promessa sposa. Ogni giorno le portava fiori, ogni
giorno cercava di portarla a qualche appuntamento…diciamo che era diventata la
sua ossessione e per sua fortuna Katherine si innamorò ai primi gesti dolci di
lui.
-Posso chiedere alla mia principessa un ballo? –chiese
Dimitri offrendo a Roze la mano
Lei sorrise accettando e notando la madre molto contenta
della cosa.
-Undici anni…- mormorò il padre mentre danzavano- ancora non
riesco a credere a quanto sei cresciuta in questo tempo…
-Volevi che restassi una bambina per sempre? –chiese lei
divertita
-Parte di me avrebbe preferito averti per sempre la mia
piccola bambolina- rispose lui- ma vederti crescere in questa splendida Lady è
una delle gioie della mia vita…non posso ancora crederci che dall’anno prossimo
potrai sposarti…
Lei annuì- preferirei non farlo però
Dimitri la guardò- hai ancora dubbi?
-Dopo vorrei parlarvi del perché non voglio sposare Stephan-
rispose lei stando attenta a non farsi sentire- per ora…non hai una regina da
portare al ballo?
Dimitri guardò la figlia e poi la moglie- è la tua festa
però
-E come festeggiata ti chiedo di andare a fare il tuo dovere
di marito e coccolarti tua moglie- sorrise lei- e poi…mi piace vedervi così, mi
fa sperare di avere una relazione come la vostra in futuro
Il padre si fermò e le baciò la fronte- grazie
Roze sorrise guardandolo raggiungere la moglie, le baciò la
mano e lei arrossì. Guardò un secondo Roze chiedendole quasi se andasse davvero
bene per lei che ballasse con il marito ma dopo il sorriso di Roze la
tranquillizzò. Tornò a posarsi vicino alla fine della pista e a osservare la
sala e chi aveva intorno. Gli occhi le tornarono sui suoi che ballavano come se
non esistesse nessuno eccetto loro due. Quando era stata l’ultima volta che
aveva festeggiato con entrambi i genitori nella sua vita precedente? O meglio,
quando i genitori erano andati così d’accordo durante una festa? Forse…quando
aveva due anni? In ogni caso…in quel momento era davvero felice di vedere
almeno loro due insieme felici. Parte di lei si chiedeva cosa fosse successo ai
suoi della vita precedente, si erano messi a litigare? Si erano rimessi
insieme? Si stavano confortando? Non era sicura di voler sapere che cosa era
successo dopo la sua morte, parte di sé aveva paura di scoprirlo…scosse la
testa e tornò a sorridere osservando la sala. I suoi erano lì, i suoi erano
felici. Questa era la sua vita, aveva iniziato agli otto anni ma quella era la
sua vita ora e l’avrebbe vissuta al massimo.
****
-Allora…-disse Dimitri sedendosi- ora che siamo soli…di che
vuoi parlare?
Roze si sedette sul divano tra i due genitori- prima di
tutto non posso dire se quello che ho visto nella mia visione si avvererà
ma…penso sia corretto che io vi dica perché io sono così contraria a queste
nozze…
Il padre annuì piano mentre la madre le prese la mano- siamo
qui amore
-Ho visto le mie nozze con Stephan…sembrava arrabbiato ma le
nozze sono andate bene. Siamo arrivati nella carrozza e durante il viaggio lui
mi ha…- Roze si fermò cercando di trovare un modo gentile per dirlo
-Cosa ti ha fatto? –chiese Dimitri intuendo qualcosa di
negativo
-Mi ha strangolata a morte- rispose Roze
Gli occhi di Dimitri si sbarrarono mentre Katherine si mise
una mano sulla bocca
-Ti ha…-iniziò la madre- oh mio dio…
Dimitri la guardò negli occhi- non è tutto vero?
-Ho visto varie opzioni del mio futuro, questo prima che io
diventassi amica di loro o conoscessi Keith, ho visto che chiunque dei miei amici
avrei sposato mi avrebbe portato alla morte- Roze ricordò gli scenari del gioco
e anche se Annabelle non era in tutti non voleva nessuno di quei finali con lei
coinvolta- poi ho visto il finale positivo…
Dimitri la fermò un secondo- dammi un secondo…ok…ho una
mezza idea che il positivo sia questo ragazzo che vedrai in accademia giusto?
Lei annuì piano
-Ok…continua- disse il padre
-Incontrerò questa persona in Accademia, è uno dei
professori. Mi sarà sempre vicino, mi aiuterà a superare i miei problemi e mi
sosterrà in ogni singola mia decisione…mentre lo vivevo nella visione mi
sentivo…amata. Mi sentivo protetta, come se niente e nessuno mi avrebbe ferita.
Ogni secondo con lui era come un secondo in paradiso. Non so cosa ci dicevamo
di preciso ma sentivo che mi capiva…credo sinceramente di essere già innamorata
di lui e non l’ho nemmeno incontrato
Katherine le sorrise- al cuor non si comanda
Lei annuì piano. Dimitri le scompigliò i capelli e le
sorrise- va a nanna su…io devo parlare con la mamma, non ti preoccupare papà
troverà un modo per evitare le nozze
-Buonanotte allora- sorrise lei uscendo dalla stanza
Katherine guardò Dimitri- tesoro…
-Lo so…non permetterò a nessuno di uccidere nostra figlia
Kate…ma aspetterò che sia Roze a decidere come e quando sciogliere il
fidanzamento- le disse lui
-MA!
Lui le sorrise- nostra figlia ha visto molto più di ciò che
ci ha detto e ho la sensazione che questa persona si infilerà nella situazione
e sarà lui stesso a sciogliere il fidanzamento per noi
Katherine sospirò- in ogni caso non osare accettare le nozze
da Stephan
-Ovvio…farò anche in modo che ci sia sempre qualcuno con
loro da adesso fino in Accademia, se avessi saputo tutto questo prima…-iniziò
Dimitri
-Lei era incosciente quando lui ha deciso le nozze e non ha
avuto voce in capitolo. Credo che dopo che l’ha scoperto non volesse creare a
noi problemi…
Dimitri annuì- abbiamo davvero una grande figlia vero?
Katherine si accoccolò al marito- già…
Lui sorrise baciandola sulla fronte- ora che ci penso…non ti
ho prestato le dovute attenzioni ieri sera
Katherine lo guardò confusa per poi arrossire quando capì il
significato di quelle parole- Dimitri!
Lui le rubò un bacio- andiamo in camera amore…tuo marito
necessita di coccole
Lei arrossì ulteriormente ma lo seguì contenta in camera da
letto.
***
Roze guardò il diario con gli appunti dopo aver finito i
suoi esercizi. Mancava poco ormai…
-Lord Aaron…- sorrise guardando il cielo stellato- presto
inizierò la mia conquista al tuo cuore
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