WitchandAngel : Capitolo 12: First Day

Capitolo 12: First Day

Capitolo 12: First Day

-Grazie mille Keith per l’aiuto- disse Roze guardando Keith posare l’ultima scatola nella stanza di lei nella zona di Lord Aaron, per sua fortuna, Keith era finito con un buon istruttore e non era solo, Genevieve era con lo stesso insegnante. Marienne e Vincent erano anche insieme, i principi gemelli erano invece finiti con due totalmente diversi.
-Figurati, sono tuo fratello dopotutto- sorrise lui
-Già- gli sorrise lei- e sono contenta di averti come fratello…sarei molto più sola senza di te
-Se ti serve aiuto dimmelo ok? Corro da te- le disse lui
-Grazie Keith- disse lei abbracciandolo- e per piacere prenditi cura di Genevieve ok?
Lui sorrise- sarà un piacere…
-Stai bene? –chiese lei
-Sì…solo…è ancora strano per me…scusami- le disse lui
Lei gli sorrise- prenditi il tuo tempo…forse è meglio se vai a fare da cavaliere a Genevieve, qui verrà molto presa in giro lo sai vero?
Lui annuì- ti ho promesso che l’avrei aiutata no? Vado da lei…ti voglio bene Roze
-Anch’io –gli sorrise lei lasciandolo andare e sospirando appena uscì
Era successo intorno al suo decimo compleanno l’incidente. Keith era diventato improvvisamente irrequieto e aveva sviluppato di colpo un carattere identico a quello del lui del gioco. Per sua fortuna, Roze l’aveva bloccato dal continuare. Le aveva confessato dopo due settimane di avere sentimenti per lei…
Dire che era stato stressante era dir poco ma sapeva gestire i bambini per fortuna. Con estrema calma gli spiegò che era certa che ciò che lui provasse per lei fosse semplice amore fraterno, cosa che lui prima non aveva mai provato per nessuno e che stava solo esagerando quel sentimento. Per sua fortuna lui le credette o almeno capì che non poteva provare quei sentimenti per lei. Furono abbastanza fortunati quel giorno, Genevieve e Marienne avevano programmato di dormire a casa loro e con la scusa i due non furono soli. Grazie a un grosso aiuto di qualche ora di gioco e conversazioni varie alla fine Keith aveva iniziato a manifestare il suo solito carattere. Dopo un paio di giorni le cose erano tornate normali, solo con un Keith più rilassato. I sentimenti per Roze lo avevano sempre reso nervoso e teso verso di lei, era amore? Era amore fraterno? Era amicizia? Come si doveva comportare? Era inappropriato stringerla? Cosa stava sentendo per lei? Ma la conversazione con lei l’aveva portato a riflettere molto sul loro rapporto. Non poteva essere amore, anche se lo era, doveva fermarsi a amore fraterno. Quella era la sua famiglia, quella era sua sorella…lei ERA sua sorella per gli Dei. Lei era stata l’unica a non temerlo, l’unica a mostrargli affetto da subito e a chiamarlo fratellone, a accettarlo come membro della sua famiglia, a mettere la loro madre in suo favore…non poteva perderla per una cotta o un errore. Non era stupido, sapeva benissimo che Dimitri l’avrebbe tolto dalla sua famiglia o li avrebbe separati se avesse mai visto in loro scintilla di altro. Roze era la sua preziosa sorellina. Nulla di più che quello. Ci aveva sofferto? Ovvio, ma era semplice superare una cotta, specie se avevi una bella ragazza al tuo fianco da proteggere no? Usciva sempre con Roze e ovviamente anche con le sue due migliori amiche Marienne e Genevieve, vedeva come altri le guardavano le due, l’orrore nel guardare la figlia “bastarda” e la “demone bianca”, gli ricordavano come gli altri vedevano lui e come Roze invece lo avesse accettato, voleva aiutare anche lui a farle sentire accettate. Con Marienne era dannatamente semplice, aveva preso un caratterino tutto pepe e spesso costringeva il povero Vincent a portarle le buste dei dolci e delle piante che comprava, cosa che al ragazzo sembrava non dispiacere più di tanto, con Genevieve era…beh aveva poca autostima di sé e lui si era impuntato di renderla così sicura che nessuno l’avrebbe mai fatta piangere per i suoi capelli o occhi.
A dirla tutta? Roze aveva notato come si fossero create delle coppie nel suo gruppo in quei due anni. I sentimenti verso di lei erano ormai di sola amicizia, cosa di cui non poteva essere più grata. Certo Stephan era ancora il suo Fiancé e ancora sembrava volerla sposare…ma passava molto più tempo con suo fratello ora, anche se era ancora appiccicoso a ogni occasione, con forte protesta da parte di tutti, Marienne e Genevieve, appena avevano entrato a far parte della pubertà, erano diventate molto, MOLTO, più interessate al sesso maschile rispetto a prima, Marienne e Damon ancora non erano nemmeno lontanamente interessati l’uno nell’altra e era chiaro che si sarebbero liberati dall’impegno delle nozze alla prima occasione buona…quando erano a casa di lei spesso si ritrovava a guardarli in silenzio. Genevieve e Keith che parlavano di libri che lei forzava lui a leggere, Marienne che litigava con Vincent, i gemelli che ridevano insieme…si sentiva delle volte lasciata fuori ma…non le dispiaceva vederli felici. E poi aveva lei fatto di tutto per indebolire l’attrazione per lei ma mantenerne l’amicizia…sommergersi nello studio e nel lavoro era stata un’ottima scusa per evitare continue visite e costringerli a passare più tempo insieme. Non poteva lamentarsi.
-Forse dovrei andarli a trovare dopo cena…- mormorò a se stessa.
-Ehm- chiamò qualcuno alle sue spalle
Roze si girò a osservare le due ragazze. La prima bruna con occhi verdi e la pelle lattea, la seconda mora con occhi noce e la pelle scura. Le ricordava…ma dove…ma certo erano le altre due ragazze che studiavano con lei con Lord Aaron all’inizio del gioco ma mollavano prima del terzo giorno. La prima era Lady Julie e la seconda Lady Phoebe, entrambe figlie di due Duca. Nel gioco le aveva incontrate poche volte ma aveva scoperto in speciali e schede personaggio che avevano una cotta per i gemelli. Julie aveva elemento fuoco e Phoebe elemento acqua…forse poteva aiutare il loro amore?
Roze sorrise- scusatemi ero assorta nei miei pensieri…io sono lady Roze, Roze va più che bene
Le due sorrisero rassicurate dalla tranquillità di lei- io sono Lady Julie e lei è Lady Phoebe, puoi chiamarci per nome anche tu. Volevamo presentarci e speravamo di poter andare d’accordo con te per il resto dell’anno
-Se sopravviviamo al demonio…- commentò Phoebe
-Non avete scelto voi Lord Aaron? –chiese Roze
-No, i nostri punteggi erano alti, eravamo tra i primi cinque, e avevamo casuale come scelta- ammise Phoebe
Roze annuì distrattamente- perché non Lord Neal e Lady Miriam?
Le due la guardarono- chi sono?
-Beh…io conosco come altri istruttori di nome tutti…ma so che mio fratello Keith e Genevieve sono con Lady Jill, Vincent e Marienne con Lord Marcus- spiegò lei ben conscia che le due sapevano di chi parlava lei- Stephan è con Lady Miriam e Damon è con Lord Neal…sono considerati ottimi istruttori e ho avuto il piacere di conoscerli con loro quindi pensavo fossero ideali per elementi come fuoco e acqua…
Le due la guardarono stupita- ti ricordi la cerimonia?
Lei annuì- Julie è fuoco mentre Phoebe è acqua…giusto?
Le due sorrisero. Julie rise- e ora mi sento in colpa per aver pensato che ci avresti snobbato visto che non eravamo così brave come te
-Non lo farei mai…e poi non sono brava…sono solo…leggermente fissata con lo studio diciamo…- rispose Roze
-Leggermente tanto visto il risultato- la corresse con un sorriso Phoebe
Roze rise- direi di sì…vi inviterei ad entrare ma temo che la mia camera non sia nell’ordine più totale
Le due si guardarono e le sorrisero- vuoi una mano?
-Non dovete disturbarvi- le rassicurò Roze
-Ma che disturbo. Noi abbiamo chiesto di condividere una stanza a Lord Aaron, non credo staremo molto a dirla tutta- le confessò Julie- quindi ci siamo già pressoché sistemate
-E con la scusa facciamo due chiacchiere che non comprendano come argomento sport…- mormorò Phoebe
-Sport? –chiese lei
-Ho otto fratelli –spiegò Phoebe- e Julie ne ha sette…siamo le uniche femmine, siamo amiche fin da quando siamo nate e le nostre famiglie sono molto legate…e i nostri fratelli parlano solo di sport…solo di sport
-Ogni singolo secondo della loro esistenza- continuò Julie
-E le Lady non ci sopportano molto…dicono che io sono troppo…mascolina? –chiese Phoebe
-Phoebe da piccola faceva a botte come un maschio- rise Julie
-Hey! –disse lei oltraggiata
-Beh con otto fratelli mi stupirebbe che lei non facesse a botte. Io se ti consola lo prendo a spadate mio fratello –le rispose Roze tranquillamente
Phoebe le si lanciò al collo- qualcuno che mi capisce!
-Dolcezza vogliamo parlarne? –rise Julie- io i miei li colpivo con la scopa…o gli lanciavo le scarpe
Roze scoppiò a ridere- questa non l’ho mai provata…volete entrare?
-Certo…sai che una volta…- iniziò Phoebe chiudendosi la porta dietro di sé
Lord Aaron sorrise piano. Sapeva benissimo che dei cinque che aveva solo Roze sarebbe rimasta, per questo aveva permesso agli altri quattro di sistemarsi come gli pareva, sapeva non sarebbero durati e aveva sistemato la stanza di Roze a poca distanza dalla sua, giusto per…perché sì. Aveva accettato gli altri quattro solo per dare la parvenza che ci stava provando a fare l’istruttore e rendere meno ovvia la sua insistenza su Roze. Aveva letto le schede dei quattro, nessuno di loro aveva scelto lui come istruttore, uno valeva l’altro e visto che erano tra i primi dieci avevano avuto la cattiva sorte di finire con lui. Roze aveva invece scritto un solo nome come istruttore sulla sua richiesta, il suo. Sapeva cosa doveva fare ora…inferno per tre giorni, poi avrebbe avuto solo la sua Roze…
Si fermò un secondo nella sua linea di pensiero…era davvero diventato così fissato per lei? Il troppo tempo con Jackson gli aveva decisamente fatto male…
****
-Visto che oggi è il vostro primo giorno…inizieremo con qualcosa di facile- disse Aaron facendo apparire qualche segno di relax, Roze invece aveva un sorrisetto che diceva già di sapere cosa aveva intenzione di fare- solamente otto km di corsa, duecentotrenta utilizzi del vostro elemento e subito dopo un incontro di spada contro il sottoscritto…non accetto obbiezioni.
I volti dei quattro sbiancarono, Roze semplicemente sorrise come se fosse qualcosa che vedeva ogni giorno da qualcuno che conosceva.
-Bene…iniziamo…ora…MUOVERSI- urlò Aaron mettendosi a seguirli correre e poi correndo per fargli strada
-Lui…è un tiranno- mormorò Julie
-Non ci vivrò oggi- piagnucolò Phoebe
-Dai…avete sette giorni per cambiare senza problemi –ricordò loro Roze- io vado avanti…
-Avanti…non vorrai tenergli testa?! -chiese Julie
-Oh…- Phoebe la guardò- OH! È lui…
Roze le fece l’occhiolino- a dopo…
Durante la conversazione quella mattina aveva confessato loro che aveva qualcuno nel cuore che non era Stephan e che aveva in mente di rompere il suo fidanzamento. L’aveva confessato solo perché Phoebe si era rattristita al nominare Stephan…le aveva detto che ne era innamorata da anni, i due si erano conosciuti verso i sette anni ma Stephan non la calcolava e Julie aveva detto di Damon. Dir loro di chi amava era fuori questione, per il momento almeno, ma le due avevano buon occhio.
Roze corse al fianco di Aaron e dopo un’occhiata di lui divertita continuò a corrergli al fianco mantenendone il passo e la velocità senza fatica. Correva molto per allenarsi con la spada e per migliorare il controllo del suo Lyr. Lei e Keith facevano più di dodici km di corsa e lei aveva a memoria gli allenamenti di Aaron, sapeva cosa le avrebbe chiesto di fare e aveva allenato il corpo per poter rispettare le sue richieste…qualsiasi esse fossero
-Buon ritmo- commentò lui
-Posso andare più veloce se voglio- rispose lei guardandolo
Lui sorrise per poi voltarsi verso gli altri- io vado avanti…se non riuscite a tenere il ritmo pensate a trovarvi un altro istruttore perché questo è nulla in confronto a cosa dovrete fare ogni giorno
Roze lo guardò correre in avanti e sorrise
-Lo segui?! –chiese un ragazzo
Lei annuì per poi accelerare e raggiungerlo. Cosa che Aaron approvò mentalmente e decise di testarne la tenacia. Ma più lui andava veloce più lei si intestardiva a seguirlo. Cosa che creò lo stupore di chiunque li vedesse passare. Certo Aaron era un demonio come istruttore ma non aveva mai preteso quella velocità di corsa il primo giorno e pareva divertirsi a giocare con Roze che, raggiunse ben presto un limite, cosa però che non la fece arrendere, avrebbe raggiunto il suo livello. Aaron decise di mantenere il suo passo per il resto della corsa godendosi la visione della coda di cavallo della ragazza fare avanti e indietro con il movimento di lei
Appena gli altri arrivarono alla fine della corsa avevano già scritto in faccia che avrebbero mollato in meno di sette giorni, Roze era stanca eppure sembrava pronta a ricominciare tutto se lui glielo avesse chiesto…cosa che non poteva negare adorava…
****
-Debole…- commentò Aaron facendo cadere a terra in malo modo Julie- se non sai reggere nemmeno una spada come si deve che ci fai nel mio corso? Non voglio perditempo.
La ragazza non oso rispondere si alzò e raggiunse gli altri senza fiatare con l’aria di chi ha già capito che le cose potevano solo peggiorare se rimaneva con lui
-Roze- chiamò Aaron
Lei si mise nel cerchio con le sue katane di legno fatte per l’allenamento. Il padre gliele aveva fatte commissionare quando lei si era innamorata della sua prima katana- eccomi
-Le spade del diavolo eh…- notò Aaron- le sai usare?
Roze annuì tirandone una con eleganza dalla cintura e posizionandola come aveva visto spesso in anime e su giochi online e che aveva imparato negli anni in cui aveva avuto modo di usarle nella sua vita precedente e in quella- credo di potermela cavare abbastanza…
-Sarò io a deciderlo- rispose Aaron
-Come fa a piacerle? –mormorò Julie a Phoebe- è un…
-Al cuore non si comanda- rispose lei- e poi lo stesso potrebbe essere chiesto a noi con i gemelli no?
Roze si concentrò sulla sensazione della lama e chiuse gli occhi un secondo sentendo il movimento di Lord Aaron verso di lei. Dall’alto. Mosse la spada di traverso bloccandogli la spada e aprendo gli occhi. Se pensava che si sarebbe fatta atterrare senza resistere si sbagliava. Aveva chiesto di saper usare la spada anche per quello. Voleva mostrargli che poteva fare qualsiasi cosa lui le avrebbe chiesto e non si sarebbe fermata davanti alla prima difficoltà. Riuscì a respingere l’attacco. Fece roteare la katana costringendolo a indietreggiare. Fece un salto in avanti per attaccarlo sul fronte ma a mezz’aria usò il suo Lyr per finirgli alle spalle e evitare che la lama di Aaron la sfiorasse. Certo erano armi di legno ma faceva comunque male se ti toccava. Roze rafforzò la presa sulla katana e sorrise per poi attaccare. Entrambi i lati erano veloci come fulmini nel colpire e parare, risultando in un costante battere delle due lame di legno.
-Siamo sicuri sia solo un allenamento? –chiese Julie
-Si mi ha allenato così anche a me- rispose Jason sedendosi accanto a loro con Jackson
-Ma guardalo…non si divertiva così dai tempi in cui lottava contro l’Imperatore- ridacchiò Jackson- non mentivi quando dicevi che lei sembra letale quando è concentrata
Jason sorrise- ma guardala…
La vicinanza dei due era impressionante in certi istanti, anche se per lo più avevano una spada all’altezza del collo bloccata per un soffio, ma se toglievi quelle sembrava tutt’altra la scena che stavano vedendo. Specie quando per finire l’incontro Aaron fu costretto a bloccarla in una morsa tra sé e il terreno.
-Non male…- mormorò cercando di non dar a vedere il sorrisetto che aveva
-Posso fare meglio…- mormorò lei in risposta
-Io sono qui per quello no? –rispose lui
-Hai intenzione di lasciarla andare? –chiese Jackson interrompendoli
Aaron roteò gli occhi e si alzò tirandola su con facilità- sono impressionato comunque…sai usare perfettamente queste- disse raccogliendo la Katana di lei
Lei sorrise- per ora so usarne solo quattro insieme…ma ne ho un totale di sei…e ho intenzione di imparare a usarle tutte insieme
-Insieme? –chiesero tutti in contemporanea
Roze annuì prendendo la katana da Aaron- Jason mi puoi passare…
Lui le lanciò le altre due posate al muretto- e io che credevo non potessi stupirmi di più
Lei sorrise e lanciò le prime due e sfilò la terza dalla cintura. La mossa l’aveva vista in un videogioco. Era chiamata danza delle spade e consisteva nel fare ruotare le spade quasi come un giocoliere ma usarle per creare veloci tagli a x davanti e dietro di sé creando una barriera quasi impenetrabile se andava abbastanza veloce. Il problema era però che consumava molte energie farlo e non era lontanamente capace di tenerlo per una lunga lotta…di solito impressionava abbastanza il nemico da fargli perdere la voglia di colpirla…o almeno il padre e i suoi soldati avevano sempre rinunciato ad avvicinarsi dopo tre o quattro tagli delle lame. Le lanciò un’ultima volta facendole cadere ai loro posti nella cintura e recuperando le ultime due mettendole manualmente nella cintura. Doveva ancora migliorare quella tecnica ma…quando alzò gli occhi sui suoi spettatori che la guardavano a bocca aperta e Lord Aaron che sorrideva intrigato dalla mossa…beh tutte quelle ore di allenamento erano servite e parecchio.
-Come diavolo fai a piegare le mani in quel modo?! –chiese Jason
Lei sorrise e si tolse la cintura- puoi tenermela?
Lui annuì- ok…
-Sono parecchio flessibile…- disse lei mettendo i piedi perfettamente uniti e piegandosi all’indietro finché le sue mani non toccarono i piedi. Posò le mani a terra e fece lasciare ai piedi il terreno per alzarli e fare una ruota per tornare con i piedi per terra. Si spolverò le mani sui pantaloni e recuperò la cintura- riesco facilmente a piegare me stessa in posizioni poco…consone potremmo dire
-Quello era parecchio fuori dal comune…la tua spina dorsale sta bene? –chiese Jackson
Lei annuì- sì. Mi alleno da anni e il mio corpo è abituato.
Quando era piccola aveva sempre sognato di essere una ginnasta e per un lungo periodo aveva preso lezioni ma visto che non era portata aveva rinunciato, quando si era risvegliata come Roze aveva voluto darci una prova e con l’aiuto del fratello e della madre aveva sviluppato parecchia flessibilità, cosa che l’avvantaggiava nel combattimento ravvicinato. Aveva provato a usare l’arco con i piedi, come aveva visto online molte ragazze fare, ma ancora non era capace di fare tali acrobazie. Poteva però girarsi abbastanza da schivare qualsivoglia colpo, il che era positivo.
-Buon per te no…- mormorò Jackson a Aaron riferendosi a ben altri luoghi dove quell’abilità poteva essere utilizzata
Lui lo guardò male e poi guardò Roze- unito all’elemento di Aria potresti usare l’arco a mezz’aria con incredibile facilità…mentre usando fuoco potresti usare incredibili strategie…- ragionò piano, chiaramente già partito in quinta nel suo allenamento- possiamo usare anche terra e acqua volendo…
Roze sorrise- sono nelle sue mani Lord Aaron
Jackson osservò gli occhi infuocati di Aaron, quanti anni erano che non lo vedeva così entusiasta di qualcosa?




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