WitchandAngel : Capitolo 9: And the best is...

Capitolo 9: And the best is...

Capitolo 9: And the best is…

Roze si alzò dal letto. Guardò la stanza in cui si trovava. Era una camera molto carina, semplice ma le piaceva molto. Sarebbe stata in quella camera per almeno un paio di giorni poi sarebbe stata trasferita nella residenza con il proprio Master, che sperava con tutta se stessa che fosse Lord Aaron. Era ancora presto, poteva farsi un bagno con calma e prendere la colazione nel salone.
Cosa sarebbe successo quel giorno?
La protagonista avrebbe preso una posizione…
Il nome…quale era il nome di base del gioco? Era qualcosa come…
-Me Heroine- ricordò di colpo- oddio il nome era così…odioso…
Iniziò ad asciugarsi i capelli mentre cercava qualcosa di carino da mettersi. Avrebbe di sicuro visto Lord Aaron, almeno lo sentiva, e voleva essere carina
-Beh con quel nome sarà facile vedere con chi capita- ragionò Roze iniziando a vestirsi con un elegante abito color blu notte.
Nel gioco in base alle tue risposte potevi entrare o no. Se fallivi andavi al bad-end e non potevi incontrare nessuno dei vari love-interest, se prendevi almeno il minimo avevi molto da recuperare per poter avere le prime interazioni ma…
Si spazzolò i capelli e ne raccolse una parte in una treccia.
-Ok…colazione, tabellone e scopriamo chi è la protagonista
Scese le scale con un libro stretto al petto. Aveva intenzione di ripassare due o tre tecniche di controllo del Lyr e per una volta avrebbe avuto un vero campo di addestramento per farlo. Era molto eccitata.
La sala era esattamente come il gioco, enorme e piena di dipinti di famosi studenti. Gli stendardi con i simboli degli elementi e dei vari regni. L’odore dei piatti era a dir poco fantastico e l’atmosfera di prima mattina quando nessuno era ancora lì, beh nessuno eccetto qualche povero studente ansioso per i risultati, era a dir poco magica.
-Hey Little Lady- disse una voce maschile. Roze si girò a guardare un ragazzo biondo con occhi verdi dalla pelle a dir poco perfetta e le orecchie a punta. Lo riconobbe subito come Elfy, uno degli Elfi superiori che lavoravano per l’Accademia- e prima che lo dici io…
-Un elfo Superiore…questa è la prima volta che ne vedo uno- disse lei lasciando vedere la sua sorpresa
-IO NON SONO UN NA…-lui la guardò- hai detto Elfo superiore?
-Oh ehm…scusami è che…ho notato gli occhi color smeraldo foresta, le orecchie con gli orecchini tipici della tribù della foresta nord e…beh hai l’aspetto di un elfo superiore…non volevo- iniziò lei sapendo già la risposta di Elfy
-No no, io SONO un elfo superiore, solo che di solito mi danno del nano o dell’elfo…so di non essere altissimo ma dannazione, sono un superiore e ho più anni e poteri di ogni dannato elfo superiore esistente…- disse lui per poi sospirare- mi spiace è da ieri che sento “nano” o “elfo” da chiunque vedo…io sono Elfy, sono responsabile della cucina e mi occupo dei feriti durante i tornei. Se ti serve una mano vieni pure da me.
Roze gli fece un inchino- io sono Lady Annabelle Roze Blackmoon, per piacere chiamami pure Roze. Se sarò ammessa spero potremo andare d’accordo
Elfy le sorrise- hai un bel carattere e da ciò che ho visto ieri sono certo che sarai ammesso Roze. Cosa posso portarti per colazione?
-Qualcosa che mi dia le energie per un allenamento mattutino- rispose lei- mi affido a te
Elfy sorrise- ottima scelta. Allenamento di Lyr? Queste doti piacciono molto a uno dei miei istruttori preferiti, Lord Aaron, se capiti con lui…anche se è duro io credo…
-In realtà spero di capitare nelle sue mani –rispose Roze- so molte cose su di che tipo di insegnante sia ma non importa quanto dura sarà per me, se voglio essere forte devo allenarmi…come si dice? Senza impegno nulla ho di degno
Elfy sorrise- ottima risposta Roze. Ti porto subito la colazione, intanto ti puoi sedere qui
-Elfy vorresti unirti a me a colazione? –chiese subito Roze
-Non c’è molta gente quindi potrei ma perché? –chiese lui
-Vorrei farti delle domande sugli Elfi superiori. Sai non c’è molto sui libri e volevo avere delle risposte concrete da una fonte attendibile- rispose Roze
Lui sorrise- hai sempre di più la mia stima principessa. Dammi dieci minuti e sono da te
Roze si sedette contenta al tavolo. Quello era un buon inizio della giornata
****
Elfy fu contentissimo di condividere con lei qualche storia della sua gente. Avrebbe continuato a parlare se altri studenti non avessero iniziato a riempire i tavoli e il lavoro iniziava a diventare parecchio. Quindi Elfy l’aveva dovuta lasciare, ma non prima di farle promettere di tornare e dirgli il risultato dei test.
Il tabellone era nella zona centrale dell’ingresso. Parecchi studenti erano già lì per i risultati. Lord Aaron sembrava particolarmente di buon umore quella mattina e i ragazzi stavano scoprendo i risultati.
Keith si era piazzato 400, Marienne era 342, Genevieve era 389, Vincent era al 200, Stephan era 300 e Damon era 301. Su ottomila persone che facevano il test era impressionante come risultato. Roze iniziò dall’ultimo posto nella lista a cercare due nomi, il suo e quello della protagonista del gioco. Per sfortuna di lei fino alla top 100 non trovò nessuno dei due nomi. Se eri bocciata il nome veniva scritto alla fine della lista ma non erano lì. Guardò la lista fino ai primi tre posti e non trovò la protagonista o il suo nome. Al primo posto però vi era un nome.
“Roze Annabelle Blackmoon: promossa”
La protagonista non era lì e lei era la prima. Le veniva da piangere. Era salva forse?
Guardò i punteggi per curiosità.
“Prove:
Livello di conoscenza: 3.000/300
Potere magico: 500.000/50.000
Talento: 100.000/10.000
Forma fisica: 60.000/6.000”
Cos’erano quei numeri in più? Era un errore o…? No il punteggio era calcolato con la maggi quindi…non era un errore?
-Com’è possibile!? –urlò una ragazza- un popolano come te non ha nessunissima possibilità di avere quel punteggio!
Roze si girò, come il resto del campus, a guardare un gruppetto di nobili che stava circondando un ragazzo. Lo ricordava bene quell’evento ma non pensava che l’avrebbe visto davvero. Era Jason Wood quel ragazzo, capelli di un castano scuro e occhi verde smeraldo che anche nel gioco risaltavano. Era figlio di un soldato e una sarta, non aveva titolo nobile e lavorava sodo per riuscire a migliorare la vita della sua famiglia. Veniva preso in giro per i voti che prendeva nonostante le difficoltà con il controllo dei suoi due elementi, fuoco e aria. Aveva un cuore d’oro e non faceva male a nessuno…
-Ho solo…studiato- provò a rispondere lui
-E sei arrivato secondo? Chi hai pagato piuttosto?! –chiese un ragazzo
Roze guardò il punteggio, era praticamente perfetto…beh il suo era superiore ma il suo superava il limite di punteggio quindi…
Notò Stephan e gli altri non intervenire, così come molti altri. Nessuno voleva credergli? Non sapevano del fatto che c’erano magie fatte per evitare che tu potessi imbrogliare? O non volevano aiutare qualcuno in difficoltà?
-Io non ho pagato nessuno! Quello è solo il risultato che ho ottenuto lavorando sodo! –urlò lui cercando di trattenersi dal colpire qualcuno o dall’avere un attacco di panico, nel gioco ne aveva avuti molti.
-Non ti crede nessuno piccolo…-iniziò un ragazzo
-Si può sapere cos’è questo schiamazzo? –chiese Roze avvicinandosi, facendo aprire il cerchio di ragazzi intorno al povero Jason e puntare tutti gli occhi dei bulli, perché quello era bullismo a suo parere, su di lei
-Stiamo solo facendo confessare un’imbroglione- rispose lui
-E tu chi ti credi di essere tra parentesi? –aggiunse un altro andandole di fronte con fare minaccioso- una ragazzina come te è buona solo per fare la puttana
Con la coda dell’occhio Roze vide i suoi amici pronti a saltare al collo del tipo ma lei sorrise tranquilla- vuoi il mio nome?
-Sì- disse lui
-Sono Lady Annabelle Roze Blackmoon, figlia dell’Arciduca Dimitri Blackmoon- a quel nome i due fecero un passo indietro, se non ricordava male erano semplici Baroni i due se non qualcosa di inferiore- quindi se vuoi giocare con il titolo nobiliare, il mio è subito dopo quello del Re. Ora vi chiedo di lasciare questo poveretto in pace e andare ad aprirlo un libro, si vede benissimo che il vostro livello intellettivo è inferiore a quello di un sasso
-Non mi dica che lo crede Lady Blackmoon- disse quello che poco prima le aveva dato della puttana
I titoli in quel mondo erano in questo ordine dal maggiore al minore erano: Imperatore, Re, Arciduca, Principe, Granduca, Duca, Marchese, Conte, Visconte, Barone, Signore, Patrizio, Nobile minore, cavaliere ereditario, popolo. E se proprio volevamo essere sinceri chiunque fosse cavaliere dell’Imperatore era ancora più in alto del Re come grado, di fatto Lord Aaron aveva più potere del Re e più influenza.
-Primo: non credere che io sia così stupida dal non avere sentito il “puttana” di prima e ora che ti inginocchi come il verme che sei io ti perdoni, non sono quel tipo di ragazza; secondo: tu osi chiamare un ragazzo che sta chiaramente facendo del suo meglio per prendere buoni voti e migliorare la situazione della sua famiglia un “imbroglione” quando tu non sei nemmeno tra i primi 800? –chiese lei guardandolo infuriata
Jason si alzò di istinto e parò il colpo che il tipo stava per sferrare a Roze- non osare alzare mano su una donna
-Come se un inutile ratto di strada come te potesse fare nulla contro di me- rispose lui
-Allora fa un duello- rispose Jason
-Non faccio duelli con i pidocchi io –rispose lui andandosene
Jason abbassò lo sguardo e Roze intervenne- cosa c’è? Fai tanto il gradasso ma te la fai sotto all’idea di confrontare un semplice “popolano” come dici tu?
Lui si girò- due settimane…ci serve un giudice però
-Sarò io- rispose la voce di Lord Aaron avvicinandosi- e giusto per tua informazione signor figlio di Barone, questo ragazzo non ha barato, abbiamo magie e controlli così alti che nemmeno l’Imperatore potrebbe barare senza che noi lo scopriamo. Sarò l’arbitro, vedi di allenarti
Il nobile si mosse in fretta via con il suo gruppetto e Lord Aaron guardò i restanti che osservavano la scena- che avete da fissare perditempo? Muovetevi a sparire prima che vi faccia sparire io. E visto questo incidente, i professori verranno assegnati al termine della loro sfida. Muovetevi ora
In due minuti i corridoi furono vuoti e solo Roze, Jason e Lord Aaron erano rimasti.
-Ehm…-Jason si inchinò- grazie mille Lord Aaron e Lady Roze per avermi aiutato io…
Aaron mosse una mano e se ne andò senza dir nulla. Roze gli sorride- hey, alza la testa, ho fatto solo ciò che andava fatto. L’avrebbe fatto chiunque
-Non tutti la pensano così pare- disse lui passandosi una mano tra i capelli- io sono Jason Wood, figlio di un soldato imperiale e di una sarta. Grazie davvero per l’aiuto Lady…
-Roze- lo fermò lei- Roze va bene
-Ma io non sono un nobile e…- iniziò Jason
-Vedila così, preferisco le persone che i titoli io. Quelli di prima non li lascerei chiamarmi Annabelle, e odio quel nome, figurati darmi del tu, con te preferirei il Roze e il tu. Infondo spero di poter essere tua amica in futuro
Lui si illuminò- ma non sono…
Lei sorrise- smettila con il “non sono nobile” a mio parere ai più nobiltà tu che quelli messi insieme. Grazie per aver fermato l’attacco tra parentesi
-Mio padre mi ha insegnato a combattere e mi ha sempre detto che un uomo deve saper difendere chiunque, donna o uomo che sia, se in difficoltà. So che probabilmente sei migliore di me nel combattere…ho visto l’incontro…ma ho agito di istinto e…ho reagito- disse lui in imbarazzo
Lei sorrise- e ora sono sicura sarai un ruba cuori qui in accademia, molte ragazze stravedono per il “cavaliere in armatura d’argento” sai?
Lui rise- se riescono a superare il “non nobile”
-Starai bene per l’incontro? –chiese Roze
-Onestamente? No…so combattere corpo a corpo ma per il Lyr…- aprì la mano facendole vedere una piccola fiammella- è da ieri che provo e riprovo a controllarne il flusso ma…nulla…onestamente non ho mai avuto modo di provare a impararne il controllo. I miei non hanno Lyr nel loro corpo e dove abito io nessuno ha elementi o pratica magia…quindi…
-Questa è la primissima volta che controlli il tuo Lyr ma hai già una piccola fiammella. I tuoi elementi non ti aiutano molto temo- ammise Roze
-Come mai? –chiese lui
-Normalmente si parte da un elemento, è più semplice per controllarlo. Se hai due elementi già il tuo controllo è minore, tre ancora meno, quattro ancora meno e poi ci sono io che ne ho…chissà quanti visto che sono nera- disse Roze- quindi più elementi hai dall’inizio più difficile è per te controllarli MA diventi più forte allenandoti con loro. C’è anche un lato positivo, in futuro quando prenderai altri elementi avrai più facilità nell’usarli rispetto a ora
-Sono fregato quindi…non ho un professore e non so nulla di come usarli…- sospirò lui
-Hey gli amici a che servono? –chiese Roze- posso aiutarti io con ciò che so se vuoi
-Davvero? –chiese lui
-Certo, gli amici si aiutano a vicenda da dove vengo io, nobili o non che siano- rispose lei- vuoi una mano?
Lui si inchinò- ti prego dammi una mano
Lei rise- farò del mio meglio allora…vieni su, prendiamo qualcosa da mangiare dopo l’allenamento e andiamo al campo abbiamo poco tempo e tanto da fare
Lui annuì- farò del mio meglio per non deluderti
Lei sorrise- ti presento Elfy, è un elfo superiore e mi raccomando chiamalo elfo superiore o si arrabbierà ok? È l’addetto agli studenti e alle cucine, è molto amichevole e sono sicura andrete d’accordo
-Abbiamo elfi superiori qui!? –chiese lui illuminandosi
Lei rise- ti troverai benissimo in quest’accademia
Lord Aaron guardò i due allontanarsi e sorrise. Quella era una bella reazione per una nobile
-Sembri molto interessato a quella ragazza- gli sorrise un uomo dai capelli bianchi e occhi celesti
-Jackson- lo salutò Aaron- cosa cerca il secondo miglior professore da me?
-Ero interessato a quella ragazza ma notando il tuo interesse ho deciso di lasciartela…però quel ragazzo mi pare talentuoso
-Ha un bel carattere, troppo debole per i miei gusti ma…per i tuoi deve essere ok- disse Aaron
-Sei il solito –rise lui- ha una bella personalità la tua studentessa
-Non è ancora mia…comunque Jason è un non-nobile, sono sicuro che andrà d’accordo con la tua Martha- gli disse Aaron
-Devi sempre prendere in giro tu? –chiese Jackson sospirando
-A che servono gli amici? –chiese Aaron ghignando



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