Capitolo 295: Non può essere

Reaf rientrò nel salone con un volto molto pallido

-Che è successo? –gli chiese Alphaein

-Credo sia meglio ucciderla ora- rispose lui

Lei lo guardò interrogativo

-La sua mente è troppo corrotta a questo punto…ho paura di cosa potrebbe succedere se non facciamo qualcosa ora- rispose lui

Lei annuì alzandosi- Neipleh puoi chiedere a Lilith di badare ai bambini?

-Certo, ma perché? Posso farlo io- disse lui

-Credo sia il caso che tu sia presente- rispose lei- infondo è “tua” madre per la sua mente

Lui annuì- vado a chiederle di badare ai bambini

-Chiedi a Shin di venire con Entità- aggiunse Alphaein

-Perché? –chiese lui curioso

-Non voglio rischiare di avere un contrattempo. Appena morta lei lo riunisco sul posto- rispose Alphaein

-Ma perderai i poteri per un’ora dopo di quello- le ricordò Neipleh

-Sì, per questo devo farlo appena ho il potere, così che abbia più tempo per recuperare e Shin avrà i suoi poteri appena sveglio, quindi avremo comunque qualcuno con poteri abbastanza potenti- rispose lei

-Ok, sei tu il capo. Vado a chiamarlo- rispose Neipleh- e porto Dyanas al posto che hai deciso

-Grazie Neipleh- rispose Alphaein- è tempo di finire questa storia

*****

Dyanas guardò Alphaein di fronte a sé- perché siamo qui?

-Direi che è ora di toglierti di mezzo Dyanas- rispose lei

Dyanas la guardò confusa- perché?

-Perché stai facendo molti casini- rispose Neipleh

-Oh…stiamo giocando? –chiese lei

Neipleh la guardò con pena- si stiamo giocando…

Alphaein gli sorrise- stavamo giocando a guardie e criminali

-Oh e io sono il criminale ora vero? –sorrise Dyanas- volete che mi ribelli?

-No Dyanas, è ora dell’esecuzione. Chiudi gli occhi e finirà tutto- rispose Neipleh

Lei annuì chiudendo gli occhi- sono pronta

Reaf guardò la falce reciderle la testa e Alphaein raccogliere l’anima- è finita…

-Non ancora- disse Elizabeth apparendo

-Mamma? –chiese Neipleh

-I vostri figli…Artemos sta attaccando ora- rispose lei

Alphaein guardò Shin- cosa…

-Metterai dopo la mia anima nel corpo, ora dobbiamo vedere i bambini- rispose lui

Lei annuì- non può mai andare una cosa bene vero?

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