WitchandAngel : Capitolo 16: I hope you die in a fire

Capitolo 16: I hope you die in a fire

Capitolo 16: I hope you die in a fire

Il re degli umani era estremamente incavolato- quando arriveranno?
Navaeh non era uscita dalla sua camera dall’evento con Aaron e la cosa lo irritava. La sua bambina veniva accusata di essere una puttana! Certo lui era al corrente che la figlia amasse…sperimentare con vari tipi di uomini. La corte era al corrente di ciò. I nobili erano al corrente di ciò…il popolo probabilmente era al corrente di ciò. I regnanti vicini erano al corrente di ciò, questo era poco ma sicuro visto che avevano rifiutato le proposte di nozze per anni, anche quando Navaeh era nei suoi anni migliori. Cavolo, i continenti vicini erano al corrente di ciò! Nessuno era ignaro che la V card della principessa fosse stata eliminata da anni. Perché altrimenti il fratello maggiore di Navaeh era “misteriosamente” morto? Tutti sapevano che cosa era successo, tutti sapevano che il re l’aveva scoperto e visto quanto adorava la sua principessa nessuno si stupì quando uccise il suo figlio maggiore. Purtroppo i servi parlavano e le voci corsero come il vento. Di per sé una principessa doveva essere pura per poter essere considerata un’ottima candidatura come fiancé per nobili di gran importanza o principi stranieri ma non era totalmente nuovo che una principessa avesse avuto una notte o avesse subito violenze, un po’ di denaro dalla parte dei genitori di lei e le cose venivano sistemate, lei diventava una concubina e nessuno aveva problemi con la cosa. Problema fu che da “vittima” divenne “carnefice” quando si accorsero che la dolce principessa aveva visto più uomini che la Gilda di Avventurieri o chi reclutava le truppe per l’esercito. Speculazioni vennero fuori e alcuni iniziarono addirittura a credere che non fosse stato il fratello maggiore ad avere la colpa ma che lei avesse usato lui come via di fuga con il padre, perché tutti erano consci che se fosse stato “vero amore” lei avrebbe chiesto al padre di lasciarle sposare il principe e lui avrebbe acconsentito, anche forzandolo se necessario visto che lei era la sua preziosa gemma. Se fosse invece stata “violenza”, tutti sapevano che la principessa avrebbe subito detto tutto al padre e lui avrebbe nascosto la cosa sotto il tappeto senza dare a nessuno il minimo accenno a fatto, anzi avrebbe fatto sposare la principessa e tragicamente morire il marito in guerra con il figlio così che nessuno sapesse nulla. Ma il punto non era quello, anche se tutti sapevano nessuno osava dire. Tutti erano consci di chi lei fosse e tutti ora sapevano, grazie ad Aaron, che possedeva skill che permettevano di sedurre subito uomini, peggiorando la situazione in cui lei era. Ma il fatto era che nessuno avrebbe mai detto nulla. Lei era comunque la principessa del regno. Avrebbe comunque preso la corona come regina. Avrebbe avuto potere e nessuno le avrebbe detto nulla, senza contare cosa il re avrebbe fatto se qualcuno diceva qualcosa. Tutti avevano paura di dire qualcosa. Tutti ma non Aaron. Lui era apertamente ostile al re degli umani, agli altri eroi e alla principessa, andando così in avanti anche dal colpirla perché era una minaccia per lui. Non aveva assolutamente paura del cappio al collo perché era lui il Boia della situazione. Aveva parlato, esposto quanto inutile fosse la sceneggiata della “innocente” principessa e aveva detto ciò che tutti pensavano da anni. Per aggiungere danno alla beffa aveva dichiarato sua moglie una licantropa, cosa che per quel regno per molti equivaleva a un “vali meno di un cane”, mentre per regni esterni era un chiaro “valuto le qualità più che il titolo o la razza”.
Questa cosa al re non andava giù. Era l’eroe dello scudo, il più inutile di tutti gli eroi, e osava andargli contro insultando sua figlia!? Sarebbe morto! Morto!
Chi il re aveva convocato erano tutti gli eroi precedenti. Già, eccenzion fatta per l’eroe dello scudo che veniva sempre ucciso, tutti quelli precedenti erano sopravvissuti e resi semi-immortali, ma avevano il difetto di perdere l’abilità di salire di livello o grado, di fatto vi erano eroi bloccati a vita a livello 70 per esempio. A quel punto era inutile che provassero a combattere contro il YD e visto che il quarto membro del gruppo mancava, i loro poteri si dimezzavano a metà. Quella era una maledizione scagliata dal mostro YD, quando l’eroe dello scudo moriva loro venivano maledetti con un incantesimo privo di cure, i loro HP e il loro mana si dimezzavano, i livelli si bloccavano permanentemente e il rango scendeva fino all’originale A0, rendendoli praticamente inutili e costringendo all’evocazione di un nuovo gruppo. In molti avevano capito che l’eroe dello scudo era stato favorito dal mostro per qualche motivazione e non solo da lui.
Il re aveva convocato gli eroi per un motivo, avrebbe dato loro la missione di uccidere quell’eroe dello scudo, infischiandosene se o meno il mostro YD avrebbe fatto qualcosa. Fiona e Sakura erano contrarie ma non dissero nulla, avevano molte volte oscillato tra i due lati ma nessuna delle due aveva il coraggio di fare il passo e ciò che non sapevano era che presto avrebbero perso l’opportunità. Michael era felicissimo dell’idea del sovrano e ovviamente concordava con la cosa, l’idiota ancora credeva che poteva diventare re se sposava Navaeh, come se nessuno dei nobili avversi al re fosse così stupido da non iniziare a supportare segretamente un nuovo sovrano al trono…sovrano che nessun nobile pensava avrebbe mai avuto potere a corte.
Tra gli eroi i più “riconoscibili” erano i tre originali, loro tre erano riveriti e quasi venerati. Se loro combattevano avrebbero vinto, o così pensava il re.
-Voglio che uccidiate questo eroe dello scudo! -disse il re
Gli altri eroi annuirono all’ordine, non conoscendo le reali capacità dell’eroe visto che non erano interessati a un’altra formica. Tuttavia i tre originali iniziarono a sudare freddo. La sensazione che avevano provato quando avevano sentito quella canzone era la stessa che avevano provato nel loro mondo quando vivevano ancora come amici. La voce dell’eroe dello scudo, del loro eroe dello scudo, era troppo impressa nelle loro menti. I sogni in cui lui appariva di fronte a loro ricoperto di sangue erano così vividi che avevano tutti tentato il suicidio pur di fermarli ma il mostro YD non lo permise. La seconda maledizione che impose era immortalità, immortalità che sarebbe cessata nel momento che l’eroe dello scudo li avrebbe uccisi. Per molti non importava, in molti erano come Aaron e gli altri tre, estranei con pochi sentimenti tra di loro, perché curarsi di un nemico morto se potevano fare la bella vita? Il mostro YD però aveva maledetto anche un’altra parte di loro, non avrebbero mai avuto eredi se l’eroe dello scudo veniva ucciso, nessuno dei presenti di fatto aveva trovato amore o eredi a causa del mostro. I tre originali non avevano sentimenti per l’idea di famiglia perché il tormento li mangiava vivi. Loro erano come fratelli quando erano cresciuti insieme, per di più il loro eroe dello scudo era chi li aveva sempre difesi da tutto, chi li aveva sempre stimolati a far meglio e chi li aveva resi un gruppo. Il tradimento che avevano fatto era stato qualcosa che non potevano cancellare. Il fatto che lui non avesse nemmeno provato a difendersi era chiaro come il sole a tutti. Li aveva lasciati vincere, aveva sorriso fino all’ultimo e aveva detto al mostro che non poteva ferirli. Quello fu abbastanza per far desiderare ai tre di non averlo fatto e il peso dell’azione era insopportabile. Ogni eroe dello scudo morto equivaleva a un ricordo costante della persona che aveva dato tutto per loro ed era stato pugnalato alle spalle da loro. La sua voce era qualcosa che in secoli non era mai sparita dalle loro menti così come il volto severo, il corpo muscoloso e pieno di cicatrici, i lunghi capelli nero pece e gli occhi che sembravano due lame di argento. Non era sparito nemmeno il ricordo dei tatuaggi che portava, delle risse in cui era entrato per loro e di tutte le legnate che si era preso dai suoi per loro. Loro erano di un’epoca che aveva cavalieri e re, lui era nobile di origini ma era gentile con tutti a prescindere dal rango sociale…loro erano il figlio di nobili minori, il figlio di un contadino e il figlio di un killer. Non erano qualcuno che la gente avrebbe preso positivamente, non gente del suo rango. Ma lui l’aveva fatto…e loro l’avevano tradito. Sapevano che a casa lui era quello che tutti avevano cercato, pianto e sperato tornasse a casa per anni, loro erano solo uno dei tanti che scomparivano. Quando avevano sentito la canzone il sangue era diventato di ghiaccio. Quella voce era quella di lui. Sebastian era giovane e poteva aver dimenticato il tono ma loro come potevano dimenticarlo? Erano perseguitati da quella voce ogni singolo giorno, ogni singola notte, ogni singolo secondo in cui i loro occhi erano chiusi. Il brutto era che lui non li gridava, non li criticava…li guardava deluso e ripeteva le stesse frasi degli ultimi momenti in cui era in vita. Il mostro YD aveva anche garantito che nessuno scappasse distruggendo le gemme che erano legate ai singoli eroi, senza gemma non potevano tornare ma nessuno sembrava curarsene eccetto i tre. Sapevano benissimo cosa significava per loro. Quello era il mostro che diceva “non vi lascerò andare via se non morti e sepolti per mano dell’uomo che avete tradito”.
Quando avevano sentito quella voce erano certi che era ora di ricevere la punizione che meritavano. Avevano mandato spie a capire cos’era successo al castello e il comportamento di questo Aaron era identico a quello del loro eroe per certi versi. L’idea stessa che potesse essere lui era terrificante. L’idea che fosse tornato era qualcosa che nessuno dei tre voleva. Erano nati in un’epoca dove i fantasmi erano temuti peggio di ogni altra cosa, gli antenati andavano venerati o sciagure avrebbero preso la famiglia. L’idea che lui fosse qui per vendetta non era così assurda ma qualcosa diceva che si sbagliavano. Era una coincidenza infondo ma…questo non eliminava il panico che provavano.
-Siete sicuro? –chiese il primo eroe dell’Arco
Il re annuì- è l’unica cosa che possiamo fare con quel maledetto!
I tre eroi stettero zitti mentre tutti gli altri parlavano di come ucciderlo. Qualcosa diceva loro che anche volendo scappare non avrebbero potuto farlo. Il mostro YD era sempre pronto a riportare nel regno chi tentava la fuga, ci avevano provato per secoli infondo. Dovevano…no…potevano solo aspettare e pregare in qualcosa…il fatto era che nessuno dei tre sapeva se sperare di continuare così o se morire era la cosa peggiore.
***
Aaron era considerato indiscussamente un re di coraggio e ottimi principi. Si era presentato nel loro mondo come eroe dello scudo e aveva mandato a quel paese ogni pregiudizio imposto dalla chiesa e dal re.
Quando le voci su di lui arrivarono alle varie corti di altri regni e altri continenti, fu una gara a chi mandava prima il regalo migliore per vincere la simpatia di quello che era ora visto come qualcuno che avrebbe potuto dominare il mondo se avesse voluto. Problema fu cosa inviargli però.
Anche dei nobili locali mandarono doni, Sebastian però aveva in mente chi era o meno affidabile e Aaron lasciò a lui la scelta di chi ringraziare per il regalo e chi ringraziare bruciandogli la casa e ammazzandogli la famiglia…Sebastian stava avendo il periodo più bello della sua vita, specie visto che Aaron in quella settimana era impegnato con una Crystal in calore.
Quando quella settimana finì, i regali degli altri sovrani iniziarono ad arrivare con proposte di vario tipo. Alcuni ebbero l’audacia di mandare una carrozza con una delle loro figlie, o più di una, per proporla come moglie di Aaron. Nessuno fu un idiota però, beh non troppo, e avevano specificato che il ruolo delle donne sarebbe stato di concubina e non prima moglie…Crystal e i figli scacciarono la maggior parte minacciando di farle fuori e Aaron mandò un avvertimento che avrebbe mosso guerra se insultavano di nuovo così la sua corte. Non tutte vennero mandate via però. Alcune figlie di re o nobili stranieri erano state mandate con lo scopo di diventare fiancé dei figli di Aaron, erano tutte di età da marito e si misero a piangere quando arrivarono. Molte di loro erano state forzate e nessuna voleva sposarsi contro la propria volontà ad appena quindici anni di età, senza contare che i figli di Aaron non erano proprio da “amore a prima vista” visto i caratteri che avevano. Le ragazze furono però salvate da Aaron che propose loro la libertà di non essere forzate a nozze in cambio di lasciarsi adottare da qualcuno dei suoi più fidati generali di guerra. Nemmeno a dirlo, molti che non avevano figli si ritrovarono una figlia dal nulla e non poterono che ringraziare il loro re. Fu un grosso cambiamento per le ragazze, che erano quarte o quinte figlie nelle loro famiglie di origine ed erano tutte figlie di concubine, quindi valevano quanto una serva in confronto ad una figlia di prima moglie, che ora invece erano coccolate e amate come un gioiello prezioso dai nuovi genitori. Alcune di loro chiesero anche di venir rinominate, come a cancellare totalmente il loro passato. I genitori naturali non erano molto contenti…le loro dimore che presero spontaneamente fuoco furono abbastanza per farli tacere però. I draghi volavano veloci e Viktor e gli altri adoravano dar fuoco alle cose…e alle persone…e ai territori…stavano leggermente diventando piromani…
Quando questo comportamento venne capito ci fu un drastico cambio di approccio con Aaron. Lui non era qualcuno che potevi manipolare e che se gli girava ti mandava a fuoco la casa, più volte anche. Provarono con oro e gioielli ma…Aaron non era tipo da farsi comprare. Provarono a comprare Crystal ma…lei aveva un’immagine pessima di ogni umano eccetto i figli, Aaron e chi era dal loro lato, inoltre non era tipo corrompibile e se Aaron diceva “No” era anche il suo “No”, eccetto a letto, lì era un “Non mi interessa voglio che mi coccoli ora” non importa cosa Aaron dicesse ma dettagli. Avevano provato con i figli ma…si erano ritrovati una lettera che spiegava come li avrebbero uccisi se anche solo pensavano a fare una mossa contro il padre. In poche parole? Aaron era imbattibile.
Un sovrano riuscì a venir considerato però. Era un anziano che aveva parecchi anni di battaglia sulle spalle. Aveva perso ogni figlio e figlia, la moglie e ogni nipote che aveva avuto. L’unica cosa che gli era rimasta con il suo sangue era un nipote di sei anni che era continuamente obbiettivo di assassinii e provavano a manipolarlo tantissimo. Il regno era destinato ad essere suo ma le possibilità che il re lo vedesse al trono erano scarse e che lui lo tenesse senza supporto erano praticamente zero. Mandò una lettera ad Aaron in cui gli chiese udienza nel suo regno, spiegando in breve la situazione.
-Nonno che significa? –chiese un bambino dai capelli neri e occhi dorati- perché hai scritto a quel sovrano?
Il re Alexander sorrise al nipote. Era un uomo alto e grosso, dai capelli e barba bianchi, tratti nordici e occhi argentei- Damon pensi che il nonno vivrà per molto?
Il bambino si zittì- ma…
Il re sorrise- quest’uomo mi pare una brava persona…sono certo che ci aiuterà. Ascolta Damon, non tutti sono pronti a pugnalarti alle spalle e quest’uomo pare avere il carattere di qualcuno che puoi seguire senza paura. Poi…non credi sia ora che qualcuno ti dia affetto oltre me?
-Il nonno basta- disse Damon. Per la sua età era un bambino che poteva venir chiamato prodigio. Aveva lottato fin da quando aveva memoria, era in grado di capire cose che non avrebbe dovuto, sapeva combattere e tutto ciò a prezzo della sua infanzia. Il re se ne pentiva ogni giorno, se lui fosse stato migliore forse i suoi figli sarebbero stati in vita e suo nipote avrebbe potuto vivere una vita come tutti gli altri.
-Ma… -iniziò il re ma venne interrotto da uno schiamazzo. Ribellioni erano all’ordine del giorno tra i nobili ma anche se aspettava un attacco che avrebbe portato a morti non se lo aspettava ora- Damon va nelle…
-Troppo tardi- disse il bambino tirando fuori la propria spada mentre le porte vennero abbattute. Il re si alzò con la spada in mano.
-Bene, abbiamo entrambi qui- rise il nobile
Re Alexander mosse la mano e delle palle di fuoco vennero lanciate contro di loro ma con poco successo- sparite e forse vi risparmierò la vita!
Il nobile sorrise- attaccate!
Lo scontro era iniziato da un paio di minuti, il re era costretto ad affrontare una dozzina di uomini da solo mentre suo nipote era costretto a parare colpi di cinque soldati il triplo di lui. Era davvero la fine? Avrebbe perso suo nipote e il regno così? Damon venne calciato a terra e il soldato lo alzò per il collo- è la tua ora
-Damon! –il re provò a raggiungerlo ma senza successo. Venne bloccato e vide il nipote ghignare
-Uccidimi pure…ti verrò ad ammazzare come fantasma- disse con un coraggio che non era da un bambino di sei anni- non prenderai la mia corona se non dalle mie mani fredde e morte!
-Ben detto- disse una voce facendo volare lontano i soldati con la magia. Damon cadde a terra e riprese a respirare a fatica. La vista era appannata ma vide una mano offertagli da qualcuno di grande. Gli occhi di tutti si fermarono sull’uomo appena entrato, alto e muscoloso, dai capelli neri notte e occhi che erano lame di argento, uno scudo al braccio e l’aria intorno a lui gridava il nome “Re”. Ma fu un’altra cosa a terrorizzare i nobili…lui era identico al padre di Damon, il figlio di Re Alexander. Damon accettò la mano e si alzò continuando a fissarlo incredulo. Come era possibile tale somiglianza.
-Muori! –urlò un soldato nemico scagliandosi contro Aaron. Aaron parò la spada a mani nude e una katana si conficcò nell’uomo.
-Giù le mani da mio marito- disse Crystal attirando gli occhi di tutti. I capelli neri e occhi di oro erano identici alla nuora che aveva dato vita a Damon. Se non fosse per le orecchie e la coda sarebbe stata la copia perfetta della donna il giorno che aveva dato alla luce a Damon.
-Pensa al bambino e al vecchietto- disse Aaron a Crystal facendo battere i pugni insieme- a questi ci penso io
Lei annuì tirando i due dietro di lei e sorridendo mentre Aaron faceva tranquillamente a botte. Non erano i suoi genitori, questo realizzò Damon e lo realizzò anche Alexander, loro erano forti e più esperti nel combattimento…cavolo la madre di Damon non poteva muovere un coltello a momenti senza tremare perché non voleva uccidere, Crystal aveva invece ucciso senza battere ciglio- state bene?
Il re si riprese abbastanza per annuire- sì…grazie…voi siete?
Crystal sorrise vedendo Aaron tornare da loro ripulendosi dal sangue con la magia, i nobili erano stati soppressi e legati, beh moltissimi erano morti e quelli in vita stavano tremando come foglie- tutto bene?
Aaron annuì- speravo di avere una bella conversazione ma questo benvenuto non mi dispiace- scherzò Aaron guardando poi il re Alexander- Alexander immagino?
Damon si stupì per la mancanza del “Re” o “Sua maestà” o altra forma di cortesia ma non commentò…non sembrava strano perché…era così simile a suo padre quell’uomo.
Aaron aveva letto quel pensiero ma non commentò. Nel suo mondo si diceva che per ogni persona esistevano otto copie. Otto persone che avrebbero avuto la sua fisionomia e un aspetto simile. Delle volte anche più di otto se si cercava nel passato, spesso attori o celebrità scoprivano di avere l’aspetto di qualcuno di famoso di secoli prima. Era una coincidenza strana ma…non impossibile nei suoi occhi. Per quanto ne sapeva poteva essere anche che in quel mondo esistesse una persona con l’aspetto di chiunque del suo mondo, era un mondo parallelo infondo.
Il Re annuì- tu sei?
Aaron sorrise- il re dei Demoni- a quelle parole Alexander non poté che sorridere- il mio nome è Aaron Shin Blackgunn e questa è la mia compagna e regina, Crystal Althea
Il re annuì- grazie per averci salvato. Io sono il re di questo regno…beh stavo per perdere quel titolo…
Aaron mosse la mano- siamo qui per aiutare…se va bene posizionerò dei soldati qui e ti darò una mano a sistemare le cose…ora posso sapere il perché ho ricevuto una richiesta di “adozione” per tuo nipote?
Alexander annuì spiegando velocemente le cose- e vorrei che lui
-Avesse un supporto –disse una voce dietro di loro. Damon si congelò nel vedere quello che poteva passare per suo fratello gemello. Nott non era altrettanto stupito, per i draghi molti umani erano tutti uguali e alcuni draghi si somigliavano parecchio. Il re stesso era completamente congelato e continuava a guardare tra l’uno e l’altro. I soldati presenti guardarono Nott come se fosse uno spettro. L’unica differenza era il colore degli occhi, di argento quelli di Nott e di oro quelli di Damon, altrimenti i due sarebbero stati due gocce di acqua- non è assurdo come piano
-Lui…- iniziò Damon
Aaron sorrise- presentati su
Nott fece un perfetto inchino e si raddrizzò subito- il mio nome è Nocturne Blackgunn, secondo figlio maschio del Re dei Demoni, è un piacere fare la vostra conoscenza.
Damon guardò Nott e poi guardò il nonno. Era il figlio…e loro i genitori…erano come lui e i suoi?
Aaron gli scompigliò i capelli e si inginocchiò per far sì che l’altezza degli occhi fosse la stessa- io non ho figli di sangue, sono qui da pochi mesi infondo…Nott è uno dei cinque che ho adottato…vuoi che io ti adotti Damon? In ogni caso sarò al tuo fianco per supportarti, che tu sia o meno mio figlio
Damon guardò Alexander che annuì. Il loro regno credeva nel destino e quello per loro era un segno del destino- sarò nelle tue mani…papà.
Aaron gli sorrise e l’abbracciò piano- benvenuto in famiglia allora…
Crystal lo strinse appena Aaron lo lasciò andare- sei così carino…
Damon arrossì alla cosa, entrambi erano calorosi…come i suoi.
Nott sorrise e gli batté una mano sulle spalle- sono i tuoi ora, non fare l’estraneo…ah papà vuoi che chiami gli altri?
Aaron annuì- grazie Nott…perché non ci andiamo a sedere per fare una bella chiacchierata, dovrò spiegare un paio di cose sui miei figli…Sebastian divertiti con i nobili
Sebastian, apparso dal nulla, sorrise- lo farò sire
Gli occhi di Damon erano pieni di ammirazione. Aaron era quello che sognava di diventare, un uomo rispettato, forte e giusto. Alexander sorrise alla cosa, il nipote iniziava a sembrargli vivo dopo anni in cui sembrava una bambola…
***
Aaron sorrise facendo sedere i figli- cominciamo con i primi che ho adottato…Syon è un mostro di livello S, vicino al SS e Hydra è un mostro di livello Apocalisse
Damon guardò le due. Syon ruotò gli occhi- aspetta di vedere la tua copia e i nostri…giusto per…papà ha ucciso una dozzina di mostri S a pugni…un pugno per mostro e ha messo un mostro Apocalisse ko e l’ha reso sua figlia…
-Papà forte! –disse Hydra contenta tra le braccia di Crystal
-Poi ho adottato Nott- disse Aaron- un drago di classe Pandemonio
Damon guardò quello che poteva passare per il suo gemello- non so se essere spaventato o ammirato o geloso…
Nott rise- sei mio fratello, geloso di cosa? Papà ti aiuterà a diventare forte
-Poi ho adottato Nevea e Arvid- disse Aaron indicando i due- Nevea è una spia e Arvid un assassino…e questi sono i loro status attuali…
Il re Alexander per poco non soffocò con il thè- non hanno nemmeno trent’anni!
-Papà sa come allenarci- disse Nevea tranquilla
-Ha un’abilità che gli fa vedere le evoluzioni e può aiutarti a migliorare- disse Arvid tranquillo- quindi non preoccuparti fratellino, diverrai anche tu un pericolo naturale in breve tempo
-Chi stai chiamando pericolo naturale tu? –chiese infastidita Nevea dandogli un colpo sul braccio
-Violenta –disse Arvid
Nevea ruotò gli occhi- quando torniamo a casa ti faccio vedere chi è violenta
Damon guardò Aaron- va bene?
Aaron rise- sono fratelli, lasciali battibeccare. Non sono così severo sai?
Arvid sorrise a Damon- ti troverai bene promesso
Il re Alexander sorrise- io starò qui per gestire il regno…voi tornerete a casa e…
-Ho finito il portale- disse Sebastian- d’ora in poi Alexander e Damon potranno entrare ed uscire a piacere Aaron
-Niente sire? –chiese Damon
 Nevea gli sorrise- papà è unico come sovrano, ci farai l’abitudine
-La fai sembrare una brutta cosa- commentò Aaron- grazie Sebastian, con questo potrete andare e venire tra un regno e l’altro…cosa? –chiese notando gli sguardi dei due- non sono uno spacca famiglie io
Crystal per poco non soffocò dal ridere- disse dopo aver dato fuoco e ucciso i famigliari di due suoi figli
-No in realtà li abbiamo uccisi anche noi mamma- disse Arvid
-E si meritavano quella fine- commentò Nevea tranquilla
Alexander sorrise offrendo una mano a Aaron- saremo nelle tue mani…figlio?
Aaron gli sorrise- non ti deluderò.
Dopo pochi giorni Damon e Alexander si sentirono parte della famiglia come se lo fossero sempre stati.
-Papà quando fai gli anni? –chiese Damon
Aaron guardò il calendario nel salone- avevo detto tra qualche giorno un paio di settimane fa ma qui i mesi sono diversi…dovrei farlo tra una decina di giorni ora…i vostri mesi durano di più rispetto ai nostri mi sa…o forse è una diversa linea temporale? Chissà…comunque se uso lo stesso giorno e mese è tra dieci giorni…
-Aspetta fai il compleanno tra dieci giorni!? –chiese Crystal saltano- dobbiamo fare una festa
-Serve? –chiese Aaron, tutti annuirono e lui sospirò- fate come volete
Intanto qualcosa diceva ad Aaron che non sarebbe stata una serata calma…



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