Capitolo 9: A man with
Midas touch
Aaron sorrise guardando i progressi che la sua miniera stava
facendo.
-In un mese circa avremo abbastanza oro per fare una guerra-
disse uno dei nani che lavoravano per Aaron. Li aveva trovati Sebastian, erano
ex collaboratori del primo eroe dello scudo ed erano fedeli alla famiglia dell’eroe
dello scudo. Aaron li aveva ringraziati facendoli evolvere, cosa che per esseri
che erano in giro da secoli sembrava impossibile fare ormai.
Aaron sorrise- ottimo…perché avevo in mente di dominare
questo mondo
Uno dei lavoratori scoppiò a ridere- oh e come mai?
-Mi vogliono fare cattivo? –rispose Aaron- bene sarò il loro
peggiore incubo…continuate pure il vostro lavoro, non stancatevi troppo e fate
le dovute pause. Se trovate problemi chiedete aiuto ai soldati presenti senza
esitare.
-Si sire- dissero loro presenti.
Aaron uscì dall’edificio e si stiracchiò- dobbiamo andare
dal villaggio ora…
Sebastian sorrise soddisfatto della risposta di prima- non
vedo l’ora di vederli soccombere sotto ciò che hanno fatto
-Il karma esiste infondo- disse Aaron
-Karma? –chiese Ruelle
Aaron sorrise- dalle mie parti si crede che ogni cosa tu fai
ti torna indietro. Essenzialmente se sei buono avrai cose buone…se sei cattivo
pagherai le conseguenze a caro prezzo. Io personalmente credo nel tre volte
tre.
-Ovvero? –chiese interessata Crystal
-Tre volte tre. Tre volte il male che hai fatto tornerà a
te. Tre volte tre il bene che hai fatto tornerà a te- rispose Aaron- se sei
crudele pagherai ciò che hai fatto, se hai subito abusi riceverai un compenso
per ciò…ovviamente credo però che non tutto vada lasciato al caso o alla
fortuna o al karma. Un essere vivente deve lottare per ottenere ciò che vuole e
se non lo fa…beh non può star seduto e aspettare di venir salvato o che gli si
dia tutto servito su un piatto d’argento.
Sebastian annuì- lo penso anch’io
Aaron guardò verso la miniera- Tu puoi fare le tue scelte ma
sono le tue scelte che fanno te. Come ti comporti è come ti vedranno gli altri.
Come ti atteggi è come gli altri decideranno di comportarsi con te. Non puoi
essere crudele e aspettarti di venir trattato come il più prezioso dei gioielli…la
vita non funziona così…purtroppo non puoi nemmeno aspettarti che trattare bene
qualcuno significhi che quella persona ti tratterà bene…
-Aaron… -disse Crystal prendendogli la mano
Lui le sorrise tranquillo- io lo so per esperienza. Non importa
quanto mi sforzassi, per i miei James era sempre il migliore. Ho rinunciato a
perseguire i loro sogni per vivere la mia vita e non me ne pento
-Ti manca? –chiese Crystal di colpo
-Cosa? –chiese lui mentre camminavano verso il portale
-Casa –disse lei
-Siamo usciti di casa poche ore fa –rispose Aaron
tranquillamente
-Intende… -disse Ruelle- ti manca il tuo mondo precedente?
-Le persone…la famiglia…gli amici… -iniziò Alea
Aaron si fermò a pensarci- la famiglia…-fece una smorfia- mi
manca una singola cosa
-Chi? –chiese Sebastian
-Shine- disse Aaron- lei mi manca
Crystal strinse la presa- chi è Shine?
Aaron sorrise dandole un bacio- la mia cagnolina. L’ho avuta
al mio fianco da quando avevo due anni fino ai miei diciassette…è vissuta quasi
vent’anni al mio fianco. Era l’unico motivo per cui tornavo a casa certe notti…dopo
la sua morte non ho esattamente avuto chissà quale legame con quell’edifico.
-Quindi hai scambiato una cagnolina per un’altra? –chiese Alea
per alleggerire l’umore di Crystal
Crystal divenne rossa- hey!
Aaron ridacchiò- Shine era come una madre forse…non ho
interesse nell’avere rapporti con animali.
Crystal lo guardò- non sono un animale?
-No tu sei mia moglie- rispose lui rubandole un bacio e
attivando il teletrasporto.
Sebastian ridacchiò guardando Crystal rossa che si teneva
stretta ad Aaron, ah beata gioventù- abbiamo quasi finito la preparazione del
villaggio
Aaron annuì. Aveva intenzione di creare un villaggio vicino
alla miniera per creare commerci. Aveva iniziato con la creazione di negozi,
una clinica medica, abitazioni per famigli e una scuola. Strano ma vero,
avevano già abitanti.
La voce che il re dei demoni fosse migliore del re degli
umani non era esattamente sconosciuta e molte razze decisero di fare cambio
bandiera, alcuni umani anche.
Le idee di Aaron venivano dal suo mondo, conoscenze basiche
mediche le aveva perché per un periodo di tempo sua madre lo voleva forzare a
medicina, seguendo il percorso fatto da James. Aveva studiato medicina, legge
ed economia poiché James aveva passato tre anni a cambiare università finendo
per ritirarsi del tutto. Era stato odioso ma ora gli tornava utile. Certo non
era esperto ma le basi le aveva e grazie agli uomini e alle donne procurati da
Sebastian…beh le cose stavano andando alla grande. Le idee di Aaron
funzionavano e creavano interesse nel popolo ma più importante…vi era un nuovo
titolo che la gente dava ad Aaron: “Re dal tocco di oro”. Il titolo era nato
per un semplice fatto, ogni cosa che lui decideva di usare, vendere o comprare
era destinato a fare profitto. In sintesi una cosa era chiara alle persone: Aaron
era un sovrano con la S maiuscola.
***
Crystal entrò nella stanza di Aaron, senza bussare come
faceva sempre ormai. Lo trovò seduto sul letto con una mano dietro la schiena. Chiuse
la porta a chiave e si andò a sedere al suo fianco.
Lui le prese la mano e gliela baciò- vuoi stare qui stasera?
Lei divenne rossa e annuì piano, lasciandosi coccolare.
Aaron era davvero contento della cosa, adorava la sensazione
che qualcuno gli volesse bene e non poteva negarlo, adorava venir ricambiato. Nella
sua testa non poteva contare quante volte aveva provato ad essere amato dai
suoi, dagli amici che lo volevano sfruttare e da chiunque fingesse di tenerci a
lui. Ma non era stupido, sapeva chi voleva o meno avere a che fare con lui per
interesse e chi per motivi sinceri. Purtroppo non riusciva a nominare nessuno
per motivi sinceri oltre che Shine.
Controllò l’orologio e sorrise. Era quasi mezzanotte.
-Aaron se vuoi coccolarmi puoi –disse Crystal guardandolo-
non sono Shine ma…puoi…
Aaron sorrise- non rimpiazzerei mai Shine con nessuno…così
come non rimpiazzerei te con nessuno. Tu sei tu, lei è lei. Non sono con te per
lei tranquilla
Crystal sorrise poggiandosi al suo petto contenta- grazie…
Aaron le prese la mano e la distrasse dandole un bacio sulle
labbra- spero ti piaccia…
Crystal lo guardò confusa e solo allora si accorse di avere
un anello al dito della mano sinistra e una scatolina in mano.
-Buon compleanno –disse Aaron con un sorriso compiaciuto per
il rossore di lei
Lei lo guardò- come…
-Ho i miei metodi…ho ordinato l’anello e la collana il
giorno in cui ti ho preso l’armatura- disse lui
Lei aprì la scatolina trovandosi all’interno una collana con
il simbolo celtico di protezione e le loro iniziali. L’anello era di oro bianco
e oro con gemme preziose e un disegno intricato- sono bellissimi
Lui le mise la collana e sorrise- so che qui non avete la
tradizione delle fedi…
Lei annuì- cosa sono?
-Nel mio mondo, quando due si sposano, indossano sull’anulare
sinistro due anelli per indicare il loro legami. L’anulare è il sinistro perché…beh
ha una vena che è connessa direttamente al cuore- disse lui con calma- c’è una
zona in cui usano metterlo sulla destra ma da dove vengo io la mano è la
sinistra…
Crystal si illuminò contenta e scodinzolò involontariamente-
davvero?
Aaron annuì- questo è un anello temporaneo…quando e se mi
sposerai verrà sostituito da una fede e ne indosserò una anch’io
Lei sorrise contenta- non vedo l’ora…
Un pensiero sfrecciò nella mente di Crystal- avevi detto che
quando avrei fatto diciotto anni potevo decidere come sarebbe continuata la
relazione…
Aaron annuì calmo ma prima che potesse rispondere venne
spinto sul letto e baciato da Crystal con passione- sei sicura?
Lei annuì contenta- sei mio, è ora che ti marchi come tale
no?
Lui sorrise baciandola. Quella era casa sua.
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