Capitolo 31: Sweet Dreams
Aaron sorrise guardando
Liz dormire tranquilla nella sua cameretta con un peluche tra le braccia.
Era tranquillizzante
vedere i suoi figli dormire così sereni nelle loro camere. Nott e Damon avevano
deciso che erano gemelli e la cosa aveva portato i due a voler dormire nella
stessa camera. Per Aaron non fu un problema acconsentire, perché doveva dire no
quando i suoi figli volevano andare d’accordo?
La camera di Liz, era
stata decorata con tonalità di viola chiaro e parecchi peluche. La bambina
aveva una strana passione per quelli a forma di cerbiatto e la cosa aveva portato
ad Aaron che aveva fatto creare quello che poteva essere un vero e proprio
branco di cervi nella camera della figlia. La bambina sembrava particolarmente
contenta della cosa, il resto della casa iniziava a preoccuparsi se Aaron
avrebbe deciso in futuro di darle un cervo vero come peluche. Syon aveva voluto
una camera con chiare tonalità di blu notte e rosa pastello e decorazioni
parecchio femminili, amava avere oggetti ricoperti di pizzi e merletti e la sua
camera sembrava l’ideale di una casa di bambole, con parecchie bambole anche
presenti per la gioia di Syon. Hydra aveva una cameretta sulle tonalità del
verde foresta e anche lei aveva parecchi peluche in camera come Liz, la
differenza fu che Hydra adorava i peluche di predatori come lupi o coccodrilli,
di nuovo lo staff della casa iniziava a preoccuparsi che Aaron avrebbe regalato
alla figlia un coccodrillo come giocattolo e non erano sicuri chi sarebbe stato
in pericolo in quella ipotesi. I “gemelli” avevano optato per una stanza sui colori
del nero, argento e oro, Nott e Damon adoravano oggetti come spade, scrigni e
Damon adorava l’idea di avere draghi in camera, cosa che aveva portato a creare
parecchi murales di draghi per la stanza e i due letti avevano la base
intagliata in modo che ricordasse due draghi che volavano. Arvid aveva voluto
una camera su tonalità scure con impalcature per appendersi e addestrarsi,
anche se non aveva voluto giocattoli o accessori in particolare, Aaron gli
aveva fatto costruire quella che poteva essere considerata un’armeria in camera
con tanto di manichini da allenamento per provare le nuove lame. Nevea aveva
chiesto una camera dalle tonalità chiare di celeste e a tema “nevato”, adorava
i paesaggi di neve e i colori dell’inverno, la sua stanza era stata costruita
con cristalli e materiali che davano l’impressione che fosse una fortezza di
ghiaccio. Aveva dei peluche di animali che vivevano nel clima invernale e anche
un paio di armi nascoste per lasciarla allenare con le sue abilità.
Chiuse la porta della
camera di Liz dirigendosi piano verso quella che condivideva con Crystal,
trovandola già addormentata nel loro letto. Non aveva ancora sonno quindi
preferì uscire un secondo sulla terrazza invece che tornare in camera.
Aveva capito fin dal primo
giorno che la sua unica debolezza sarebbe stata crearsi una famiglia. Se uno
dei suoi figli o famigliari fosse stato in pericolo non avrebbe ragionato
lucidamente. Mostri, YD, Assassini…potevano essere anche più forti di lui, ciò
non cambiava che erano suoi figli, erano ai suoi occhi ancora indifesi bambini.
Era stupido considerarli tali visto che sapeva che potevano difendersi ma la
cosa non cambiava. Erano i suoi bambini loro.
-Non riesci a dormire? –chiese
Dark avvicinandosi
Aaron annuì- pensieroso?
Dark annuì sedendosi al
suo fianco- non credo di voler…non credevo avrei mai avuto l’opportunità di
tornare a casa…
Aaron gli sorrise- è una
bella cosa, no?
Dark annuì subito- lo è…lo
è ma…è passato così tanto tempo da quando li ho visti l’ultima volta…
-Per loro sarà un paio di
settimane quando tornerai- disse Aaron rassicurandolo
Dark annuì- ma non sono
sicuro di voler lasciare questo mondo dopotutto…
Aaron lo guardò curioso-
ah no?
Dark scosse la testa e gli
sorrise- non è bello per un genitore lasciare indietro il proprio figlio non
credi?
Aaron rise- starò bene. Tu
e mamma meritate un nuovo inizio in un mondo dove non esistono tutte queste
stronzate
-Dopo che tua madre ha
mandato la lista con l’eroe della lancia indietro, mi chiedo cosa tu rimanderai
con i tre eroi originali…- disse Dark
Aaron sorrise- un piccolo…riepilogo
di cosa è successo qui
“E con piccolo intendo l’intera
fottuta storia” pensò Aaron tranquillo
Dark sorrise- va bene…è il
caso che torni da tua madre, prima che lei decida di venirmi a dar la caccia
Aaron rise- buona fortuna
e buona notte papà
Dark gli sorrise- buona
notte…Aaron
-Sì? –chiese lui
-Sono fiero di te e di
essere considerato tuo padre- disse Dark posandogli una mano sulla spalla-
sogni d’oro ragazzo mio
Aaron lo guardò rientrare
e chiuse gli occhi che gli erano diventati lucidi. Nella sua intera vita suo
padre non gli aveva mai detto che era fiero di lui…- grazie
Ci mise un paio di minuti
per riprendersi e tornare in camera da Crystal che si svegliò appena lo sentì
entrare nel letto.
-Aaron? –chiese lei
Lui le sorrise baciandola
piano- in futuro…possiamo avere altri figli?
Lei lo guardò confusa ma
annuì contenta della richiesta- certo amore
Lui le sorrise baciandola
piano e stringendola, addormentandosi così. Gli sarebbe mancata questa
sensazione di calma in futuro ed era certo che avrebbe fatto di tutto pur di
mantenerla il più possibile finché era in vita. Come sempre, l’unica cosa che
contava per lui era la sua famiglia e avrebbe difeso quella famiglia fino alla
fine. Era ora di iniziare a sbarazzarsi della spazzatura che si chiamava eroe.
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