Capitolo 2: Mom is in danger
Medusa era una donna prima di essere trasformata in mostro.
Quando questo avvenne però non fu sola, incontrò chi andò poi a chiamare
“sorelle”. Queste due erano Steno e Euriale, figlie di Ceto e Forco, nate con
l’aspetto mostruoso che Medusa ereditò dalla sua cattiva sorte. Steno era la
maggiore, la più aggressiva contro gli umani e la più pericolosa delle tre. I
suoi capelli erano serpenti del colore del Taipan occidentale, il serpente che
veniva considerato il più velenoso al mondo capace di uccidere con un solo
morso più di 100 uomini adulti in pochi minuti, i suoi serpenti di fatto erano
del caratteristico blu elettrico con la pancia di un giallo crema, gli occhi
che potevano pietrificare erano neri come una serpe. A differenza delle sorelle
Steno era più simile a un serpente che a una donna, dal ventre in giù era
caratterizzata di fatto da una lunga coda da serpente e aveva braccia e petto
con squame che spuntavano fuori, le sue unghie erano più affilate e il volto
era più tagliente di quello delicato di Medusa e la colorazione della sua pelle
era più verdina della rosea di Medusa. Euriale era la figlia minore, diventata
poi di mezzo quando Medusa è diventata loro sorella. Euriale era più dolce di
carattere e legò subito con Medusa, lei non odiava gli umani e si sentiva in
colpa nell’uccidere alcuni di loro ma non aveva molta scelta quando questi
cercavano di ammazzarla ogni tre per due. Euriale aveva dei serpenti corallo
come capelli, caratterizzati dalle strisce rosse, bianche e nere, e occhi di un
verde acceso. I suoi serpenti erano quasi innocui così come lei che preferiva
evitare gli scontri se possibile. Euriale era dotata dell’abilità di scegliere
se avere gambe o coda, preferiva le gambe però perché le rendevano facile
muoversi senza venir odiata, la sua pelle inoltre era più rosea, forse grazie
al colore del suo serpente, e poteva passare per un’umana se copriva i
serpenti. Medusa invece era dotata ancora del suo corpo sinuoso di prima, i
serpenti che la caratterizzavano erano di un verde scuro, quasi nero, e gli
occhi erano dorati. Per lei uccidere era una cosa che non poteva controllare
all’inizio e che doveva fare dopo per sopravvivere, ma da quando aveva avuto
Sarff le cose si erano calmate.
Parlando di Sarff…la situazione non era delle migliori tra
le sorelle quando Medusa la presentò come sua figlia. Steno era avversa a ogni
essere umano e negò subito che Sarff potesse essere adottata come figlia da
Medusa perché era figlia della specie che dava loro caccia da secoli. Euriale
invece ci mise poco ad apprezzare la bambina, specie visto quanto felice era
Medusa nell’averla intorno. Le tre non vivevano insieme dall’inizio, visto che
Medusa aveva sempre preferito essere indipendente dalle due maggiori, ma,
quando Sarff apparse nella vita di Medusa, Steno decise di non visitare la sorella
finché “l’impiccio” non sarebbe andato via. Euriale invece continuò a farle
visita e portava ora regali alla piccola Sarff ogni volta che poteva. A dirla
tutta nemmeno Steno odiava la presenza di Sarff nella vita della sorella
minore, aveva visto con i suoi occhi quanto felice rendesse Medusa avere la
bambina accanto, ma non riusciva lo stesso a portarsi a visitare Sarff, specie
visto che la primissima volta che la vide non aveva esitato a dire cattiverie
di fronte alla bambina, in pratica si vergognava ad apparire di fronte a lei ed
era troppo orgogliosa per chiedere scusa.
Sarff era un mistero però per le due su cosa potesse
effettivamente fare da sola perché entrambe sapevano che lasciava fare a Medusa
più del necessario poiché Medusa voleva sempre aiutare Sarff il più possibile. Una
cosa era certa però, la bambina era più intelligente di molti.
Aveva ottime capacità manuali e una buona inventiva. Era abituata
anche a muoversi molto silenziosamente perché era con i suoi che riusciva a
localizzare molte cose e soprattutto persone, di fatto molto spesso non la si
sentiva nemmeno respirare tanto era attenta a controllare i suoi emessi da se
stessa. Era estremamente agile nei suoi movimenti e se pioveva poteva
utilizzare i suoi della pioggia come i pipistrelli usavano gli ultrasuoni. Fu Steno
però a dire un’abilità davvero unica che la ragazza aveva sviluppato…
Medusa un giorno era andata a trovare le sorelle e aveva
raccontato l’oro di un recente attacco da parte degli umani e di come li
avessero evitati senza scontro. Medusa in quel momento era con Sarff a fare una
passeggiata, era con la bambina da un paio di mesi e voleva spendere con lei il
maggior numero di ore possibili. In quel momento Sarff le prese la mano e la
tirò dietro degli alberi in una grotta e le coprì la bocca senza apparente
motivo, Medusa fece per chiedere spiegazioni quando sentì delle voci e vide
qualcuno arrivare, avevano schivato dei cacciatori per un pelo. Steno dopo
averla sentita parlare di un altro paio di occasioni in cui Sarff aveva
previsto delle situazioni disse un semplice “potrebbe essere il potere di un
Aedo”
Un Aedo era una figura sacra, considerato un profeta, che
veniva ritratto di solito come qualcuno privo di vista e collegato direttamente
alle divinità attraverso “gli occhi dell’anima” con cui poteva vedere ciò che i
comuni mortali non potevano vedere. L’aedo era la memoria storia in quanto
ricordava tutte le conquiste che la civiltà aveva prodotto e le raccontava
mantenendole vive per secoli e secoli, inoltre conosceva le cose “che furono,
che sono e saranno”. Si diceva infatti che gli Aedi prevedessero in parte il
futuro.
Una teoria invece di Euriale fu solamente che era baciata
visioni profetiche come quelle di alcune sacerdotesse di vari tempi antichi
come Cassandra e che forse con Medusa vicina i poteri si erano risvegliati per
aiutarla a sopravvivere.
Fatto era però che se Sarff diceva qualcosa su un probabile
evento, tutti la prendevano molto seriamente.
Era nella sua camera, sotto l’occhio costante dei venti
serpenti sparsi per la stanza, quando si alzò di colpo e aprì l’armadio per
prendere un mantello scuro e pesante. Il vestito che indossava era un vestito
bianco in stile imperiale con decori in oro e gioielli di serpenti, ai piedi
aveva dei sandali di oro e ora un mantello verde scuro le copriva le spalle.
Cobra rientrò nella stanza sibilando piano
-Steno ed Euriale sono qui? Le ha chiamate papà? –chiese guardando
in direzione del serpente senza realmente vederlo
Il serpente sibilò e lei si zittì un secondo.
-Cobra- chiamò lei- correte immediatamente da papà e dalle
sorelle, riporta loro ciò che ti sto per dire, parola per parola, voi altri
entrate nelle tane e spargetevi in zone dove non verrete visti
****
-Rapita!? –chiese Euriale
-Com’è successo?! –chiese Steno
Basil sopirò- se lo sapessi ve lo direi, sono entrato in
contatto con lei due secondi è ho sentito solo le parole “mi hanno presa”, ha
tagliato i collegamenti quindi deve esserci qualcuno che ha poteri telepatici
lì e…
-Quei due secondi potrebbero aver rivelato la posizione
della villa- disse subito Steno- dannazione…dobbiamo muovere Sarff prima…
Cobra entrò nella stanza e iniziò a sibilare.
“La padroncina ha detto di dirvi che non dovrete combattere
l’imminente attacco. Se vi lasciate catturare sarete imprigionati privi di
ferite nella stessa cella della Padrona. Se vi opporrete verrete gravemente
feriti e le possibilità di scappare con la Padrona saranno inferiori. La Padroncina
dice di lasciarvi prendere come se non foste pronti all’attacco e di arrendervi
appena diranno che hanno la Padrona. La Padroncina dice che se farete ciò
potremo vincere contro i cacciatori”
-Ha avuto una visione- disse Steno- quanto tempo abbiamo?
“La Padroncina ha detto che arriveranno in meno di dieci
minuti. Scappare renderebbe tutto peggiore e verreste feriti, vi prega di fare
i bravi per un paio di ore e tutto andrà per il meglio”
-Sarff dov’è? –chiese Euriale
Cobra scosse la testa “In camera, ha detto che si sarebbe
nascosta in casa e aspettato che i cacciatori fossero andati via prima di
uscire, i serpenti sono sparsi per la casa e si sono già nascosti, eviteremo di
combattere se non strettamente necessario”
-Perché ora?! –imprecò Basil- perché non ci lasciano in
pace?!
-Perché abbiamo Sarff –disse Steno
-Non ricominciare con…- iniziò Euriale ma un’esplosione si
sentì vicino i tre si guardarono mentre Cobra si sbrigò a sparire.
Steno parlò veloce- Sarff ha poteri che gli umani
considerano segno degli dei, noi non sappiamo dove lei sia, non sappiamo che
Medusa ha una figlia e non sappiamo che Sarff esista
I due annuirono subito mentre i cacciatori entrarono nel
castello catturandoli.
****
Sarff era nelle catacombe mentre questo succedeva, vicino a
uno dei condotti di aria che portava al piano di sopra. Poteva sentire ogni
singola parola detta dai cacciatori e tirò un sospiro di sollievo quando li
presero senza ferire nessuno.
“Cercate questo posto! Non rompete o danneggiate nulla o
verrete maledetti!”
A quelle parole fece una smorfia ma non commentò, il
silenzio era ciò che l’avrebbe tenuta in vita infondo. Non si mosse per ore dal
nascondiglio e quando sentì passi nella tana di Basil decise di muoversi in uno
degli stretti passaggi che si erano creati tra un muro di ossa e l’altro. Si nascose
nelle profondità di un’apertura e iniziò piano a scalare il muro sentendo la
presenza delle ragnatele e dei ragni che avevano preso possesso della zona. Zia
Aracne le aveva insegnato a capire i ragni con il movimento dei loro fili e
aveva addestrato i ragni nel castello a proteggere Sarff se qualcosa succedeva.
Non era per nulla anomalo per Sarff che era cresciuta con Aracne come zia e la
donna aveva sempre adorato prendersi cura di Sarff e regalarle vestiti ricamati
e cuciti da lei e apprezzava che la bambina non avesse pregiudizi verso di lei.
Aracne e Medusa erano simili infondo, entrambe umane punite da una maledizione
divina e diventate mostri, era quasi invidiosa che Medusa avesse avuto la
bambina prima di lei perché Sarff sarebbe diventata sua figlia. Quando i ragni
percepirono la presenza di Sarff e la videro muoversi con cautela e in silenzio
capirono che qualcosa non andava. Quando sentirono e videro i cacciatori
capirono che era il caso di assicurare alla ragazza una via di fuga il più in
fretta possibile. La guidarono con le ragnatele verso l’alto e in direzione dei
vari appigli mentre dietro un muro di ossa i cacciatori la cercavano.
-Siamo sicuri che sia qui l’umana? –chiese un uomo
-Non credo l’avrebbero lasciata viva- disse un altro
-Dicono l’abbia adottata…cerchiamo di sopra, una ragazza non
potrebbe mai sopportare una zona del genere…
Sarff si tirò su in una delle stanze segrete del piano di
Basil e si mosse verso il baule che aveva nascosto lì. La stanza non poteva
essere aperta se non da Basil e salendo da quell’apertura che i ragni coprivano
parecchio bene. Nel baule aveva una spada bastone la cui lama era stata
forgiata da Minotauro utilizzando un mix di metalli, ragnatele di ferro di
Aracne, denti persi da Basil durante il tempo e anche le corna che aveva
cambiato o rotto durante i secoli. Oltre al bastone c’era un guanto artigliato
con artigli fatti da denti persi da Idra e altri mostri. L’ultimo oggetto era
un pugnale fatto da un dente di Basil che lei si era creata quando era molto
piccola. Basil aveva perso un dente e lo stava per buttare via poiché conteneva
comunque veleno, anche se meno letale di quello che avevano i denti ancora
attaccati e quello appena ricresciuto. Sarff aveva nelle sue vene il sangue di
Medusa, le avevano fatto varie punture per “vaccinarla” contro il veleno di
ogni serpente esistente, Basil compreso, questa era una cosa che solo il sangue
di Medusa, Steno o Euriale poteva fare. Sarff viveva con serpenti ed era per
sicurezza che avevano deciso di fare ciò, era meglio evitare che giocando
finisse con il cadere su un dente di Basil e morisse avvelenata o che un
serpente l’attaccasse per errore giocando. Quando prese il dente nessuno ebbe
da ridire, infondo non sarebbe finita avvelenata.
“Posso prenderlo?”
Basil l’aveva guardata incuriosito “a far cosa?”
Lei sorrise “voglio tenermi papà sempre vicino così non avrò
mai paura”
A quelle parole Basil aveva ceduto molto velocemente. Il dente
era diventato un pugnale lungo quanto l’avambraccio di Sarff ma era molto
facile da usare per lei, era affilato e ancora velenoso, cosa che lo rendeva
ottimo per difendersi da eventuali aggressori, infondo il veleno di Basil
uccideva in pochi minuti, quello del suo dente caduto uccideva in una mezzora
nel migliore dei casi per la vittima.
Strinse il dente al petto- starò bene.
Mise il pugnale nella sicura e lo nascose nelle piaghe della
scollatura, per fortuna quel tipo di vestiti non faceva vedere un’arma del
genere. Si mise il quanto e mise il bastone legato alla cinta. Riscese il muro
e si continuò a muovere per le catacombe per usare la seconda uscita, una che
portava in una grotta piena di animali feroci che erano sotto Steno e che non l’avrebbero
ferita. Si mosse con calma e si concentrò sui suoni, identificando i luoghi
dove si trovava con i suoni.
****
Medusa era incatenata al muro quando vide la cella aprirsi e
venir trascinate dentro Euriale e Steno in catene. Quando vide Basil venir
chiuso nella cella accanto. Il panico la prese subito ma non osò chiedere.
Un uomo dai capelli neri la guardò- stiamo cercando la tua
dimora…troveremo la profeta!
Medusa stette in silenzio pregando che non fosse successo
nulla alla figlia. Steno la guardò e accennò al suo corpo con un movimento
della testa. Medusa capì in quel secondo, i tre non avevano combattuto quindi…Sarff
aveva previsto la cosa. La cosa la rilassò leggermente. Medusa non era stata
ferita molto, in parte perché serviva viva, in parte perché aveva usato i suoi
poteri per guarire. Ora aveva solo dei leggeri tagli e qualche livido, almeno
era tutta intera.
Dopo ore un uomo entrò e l’uomo dai capelli neri sorrise-
allora?
L’uomo scosse la testa- non abbiamo trovato traccia della
ragazza nell’intera dimora e nelle vicinanze.
-Cosa?! Non può essere sparita nel nulla! –disse lui
Medusa tirò un sospiro di sollievo con gli altri. Persino
Minotauro non riusciva a trovarla se lei non voleva essere trovata e lui sapeva
come trovare chi voleva. Sarff non sarebbe stata trovata se lei non avesse
voluto essere trovata. Probabilmente era già fuori dall’intero territorio di
Medusa a quel punto.
-Dov’è la profeta?! –chiese l’uomo guardando Medusa
Medusa sorrise- è figlia di una serpe e un basilisco,
provato a cercare tra le fessure del terreno?
L’uomo sorrise- la troveremo, è una promessa
Steno rise- c’è da vedere chi troverà chi prima mio caro
idiota, Sarff non è indifesa sai? È una serpe, infondo è mia nipote. Pensi che
non sappia difendersi da dei patetici esserini senza coraggio come voi?
Medusa ridacchiò, ora completamente rilassata, se Sarff era
ok nulla più importava- Steno non essere così cattiva, se sono patetici non è
colpa loro
Un soldato sorrise guardandola e posando una mano sulla
cintura- forse dovremmo farvi provare com’è stare con un vero uomo…
Medusa e Steno fecero una faccia di disgusto, Basil sibilò
ma stette buono, nessun umano sapeva che lui parlava. Euriale rise- tesoro non
sono interessata alle lucertole. La vedi mia sorella Medusa? Hai visto che
corpo che ha? Pensi davvero che una lucertolina come la tua possa soddisfare
una come lei? Dolcezza il Basilisco è più il suo tipo di compagno di letto…sei
leggermente piccolo per lei…per dirla in maniera gentile
Gli umani guardarono di istinto Basil che era nella cella
vicina fissarli con quello che poteva essere un ghigno.
-Sono perfettamente nelle norme di un essere umano! –disse l’uomo
guardandola- ok forse leggermente più piccolo ma…
-Sta zitto per piacere- disse l’uomo dai capelli neri- chi
diavolo mi ha messo a capo di questi idioti…
-Davvero con quel Basilisco…? –chiese una donna guardando il
serpente
-Cosa stai pensando di fare? –chiese l’uomo dai capelli neri
Lei lo guardò- n…nulla?
-Sapete cosa? Fuori! Prima che io decida di infilarvi
qualcosa dove non batte il sole! –disse lui incavolato facendo correre tutti
fuori- chi me l’ha fatto fare di accettare questa dannata squadra…
Steno guardò Medusa- provo quasi pena per lui…sottolineiamo
il quasi
Medusa ridacchiò tranquilla. L’uomo la guardò- per essere
prigionieri siete molto calmi…
Medusa sorrise- ha figli?
Lui annuì- un maschio, di quasi vent’anni, non mi ascolta
mai…
Medusa sorrise- se lei venisse rapito e sapesse che suo
figlio è sano e salvo lontano dal pericolo, non sarebbe calmo?
Lui ci pensò un secondo ma annuì- sì, sarei più calmo di
chiunque altro…se mi ubbidisse e si facesse addestrare a combattere sarei
ancora più tranquillo
Medusa sorrise con orgoglio, decidendo di vantarsi, dovevano
perdere tempo infondo- oh? Davvero si ribella così tanto?
-Beh è normale nei teenager- disse lui
Medusa rise- la mia bambina è così buona però. Fa sempre ciò
che le dico e non mi dà mai problemi sai? È molto studiosa e tranquilla, anche
quando la portiamo fuori è sempre responsabile e matura. È un vero amore
-Beh le femmine sono più tranquille- disse Euriale
-Vogliamo ricordarti cosa facevi tu all’età della nostra
ragazza? –chiese Steno
L’uomo sospirò- forse se era una femmina sarebbe stato più
calmo…
Medusa sorrise, intenzionata a farlo parlare per il più
possibile e pregando che Sarff fosse al sicuro.
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