Capitolo 18: The Seven
Deadly sins’ eyes
Non sempre le cose erano come sembravano. In molti avrebbero
detto che Aaron era davvero fortunato con la sua famiglia. Aveva una famiglia
che non era ricca ma che se la cavava decentemente. Aveva un fratello maggiore
che era l’orgoglio dei suoi genitori e di tutti quelli che lo conoscevano e
aveva dei genitori che lo trattavano come un principe…peccato che queste
fossero solo apparenze. Lui era stato un incidente. Non doveva nascere, l’unico
motivo per cui era nato era che la madre non poteva abortire per motivi di
apparenza. I suoi non volevano un secondo figlio e la differenza di età tra i
due era di sedici anni ed era chiaro chi tra i due era il prediletto dei
genitori. Non importava cosa facesse era sempre “insufficiente” per i suoi. Non
importava quanto alto fosse il suo punteggio all’esame, James era migliore di
lui anche quando il punteggio di lui era inferiore a quello di Aaron. Non
importava cosa volesse fare della sua vita, nessuno avrebbe chiesto o accettato
la sua opinione. Faceva schifo vivere così.
Per parecchi anni cercò di essere il figlio perfetto, di
farsi accettare, di farsi amare…amare…non importa quante volte qualcuno ti dica
“ti voglio bene” se poi non dimostra ciò che dice. Erano piccole le cose
all’inizio che lo iniziarono a far svegliare dall’illusione che si era creato
sulla sua famiglia. Se lui aveva qualcosa e James la voleva, i suoi l’avrebbero
data a James. Era sempre così. Se lui sbagliava, riceveva punizioni severe, a
letto senza cena, l’allenamento del giorno dopo sarebbe stato orribile e doveva
in ogni caso mantenere un sorriso sul volto perché se piangeva…nessuno
l’avrebbe provato a consolare. La sensazione di non poter avere nemmeno
controllo sul suo corpo era disgustosa, fu fortunato a non avere lo stesso
sangue di James nelle vene perché era certo che sarebbe di sicuro stato forzato
a dargli organi e sangue se lui avesse avuto necessità della cosa. James era un
figlio di puttana come fratello. Non importava quanto stesse male, James
peggiorava le cose. Era viziato e privo di sensibilità, aveva due facce e
nemmeno cercava di nasconderlo. Se erano soli era uno stronzo, da piccolo aveva
perso il conto di quante volte era scoppiato a piangere a causa dei suoi abusi
e poi si sentiva dire dai suoi genitori che James era probabilmente nel giusto,
ascoltavano solo lui e solo lui l’avrebbe fatta franca non importa cosa, quando
erano fuori o di fronte ad altri James si atteggiava al fratello perfetto,
nessuno gli avrebbe creduto se avesse provato a parlarne e presto si ritrovò
solo. Quando cominciò ad essere pienamente cosciente della sua situazione capì
quanto impotente fosse nella sua stessa casa e perse il desiderio di diventare
come James per piacere ai suoi. Non vi era giorno in cui non sperava che
qualcosa succedesse…passò anni a desiderare la morte pur di non vivere in
quella situazione. Perse presto l’interesse nel combattere contro loro e decise
di fare il bravo bambino e seguire le istruzioni, mantenendo il profilo più
basso che poteva e sperando di sopravvivere fino ai diciotto anni e di poter
andare via senza lasciar traccia. Purtroppo James morì a trent’anni. Cinque
anni fa James sparì per un paio di ore e fu trovato morto con zero spiegazioni
su come fosse morto ma sembrava naturale. Le cose a casa peggiorarono, la
gabbia venne rinforzata intorno a lui e il desiderio di libertà sembrò ancora
più distante. Quando un eroe moriva poteva essere rispedito al mittente, ovvero
nel suo mondo, gli eroi dello scudo venivano sepolti dal YD ma quella volta si
rifiutò di prendere il cadavere di James, il disgusto che Sebastian lesse negli
occhi del YD gli fece capire che quell’eroe dello scudo non era qualcuno di
positivo.
Aaron era intrappolato in quella che doveva essere una
famiglia amorevole, desiderava solo cambiare famiglia e non avere più nulla a
che fare con nessuno di loro…e poi si svegliò in quel mondo. La situazione era
tutt’altro che ideale ma era libero. Ma gli incubi erano ancora lì. Tutti
quegli anni erano tutt’altro che spariti. Incubi del padre che lo picchiava, la
madre che urlava isterica e il fratello che lo tormentava erano spesso apparsi
quando era irrequieto. Non ci pensava da mesi a loro ma la notte del suo
compleanno aveva portato spiacevoli ricordi. Essere abbandonato delle volte
sembrava meglio che aver vissuto i suoi compleanni in quella famiglia…
Crystal lo svegliò quando si accorse che sembrava soffrire
nel sonno- Aaron…
Lui la guardò come se non la riconoscesse per un secondo e
si guardò intorno calmandosi. Senza dire nulla se la tirò a sé e la strinse
cercando di non tremare o piangere.
-Aaron? –chiese lei dopo un po’
-Non mi lasciare tornare in quel mondo –disse lui con una
voce che era un sussurro- resta al mio fianco per sempre…
Crystal lo strinse piano- sono qui…non me ne andrò mai via e
non ti lascerò andare da nessuna parte…
Quando manchi di amore per anni, quando finalmente la trovi
quella persona che ti dà quei sentimenti…diventi possessivo a un punto in cui
hai paura di perdere più che un semplice partner. Per Aaron lei non era
semplicemente la persona che amava, era diventata letteralmente la sua ancora
di salvezza all’inizio, era stata la prima a fidarsi di lui e amarlo per chi
era e non chi doveva essere.
Ci mise un po’ a calmarsi e anche quando era calmo non si
allontanò dalle braccia di Crystal.
-Che è successo? –chiese lei calma
Lui sorrise sarcasticamente e dopo averla guardata un
secondo iniziò a parlare. Era la prima volta che lo faceva in anni. Era la
prima volta che qualcuno lo ascoltava e quando la vide iniziare a arrabbiarsi
contro la sua famiglia non poté che esserne grato. Nessuno l’aveva mai creduto
prima di allora ed era arrivato a un punto in cui non voleva più parlarne
perché non voleva più che le persone gli ridessero contro dicendogli che
mentiva.
Aaron quel giorno dormì fino a tardi ma Crystal si svegliò
presto e scese a fare colazione. Quando Ruelle scherzò dicendo- che succede?
L’hai steso ieri sera?
Crystal strinse i pugni. Ci mise due secondi a sbottare e
parlare di che razza di famiglia avesse avuto prima il suo adorato Aaron e
nemmeno a dirlo, nessuno era felice della cosa.
Fu però Damon a dire una cosa che lasciò tutti di sasso-
ma…non è meglio così?
-Damon! –disse Nevea, capendo appieno il sentimento che si
provava in una famiglia del genere, lei e Arvid era superstiti di situazioni
simili e non potevano non capire quanto facesse male vivere in una famiglia che
ti vede come merce di scambio.
-Io intendo- disse lui con calma- se loro sono così…papà non
tornerà mai da loro e rimarrà con noi…no?
In quel secondo tutti stettero in silenzio. Crystal sorrise-
assicuriamoci che non vada via, non credo che nessuno di noi voglia che lui si
allontani da qui
-Sa che può tornare a casa? –chiese di colpo Nott- papà sa
più di chiunque in questo mondo credo…potrebbe saperlo…
-Se quello è il caso, sta ignorando di sapere- disse Syon-
ovvero vuole evitare che sia un pensiero o ha deciso che non ha intenzione di
tornare…
Hydra li guardò confusa- papà ci ha preso con sé…papà non
avrebbe fatto ciò se voleva andarsene
In quel secondo tutti ricordarono la velocità con cui si era
creata quella famiglia.
-Hydra cosa stai… -iniziò Alea
-Papà furbo –disse lei giocando con un biscotto- papà ha
creato una ragione per rimanere qui e abbandonare lì ancora più forte. Papà
preferirà figli e mamma ai genitori e famigliari cattivi- disse lei a fatica,
non ancora abituata a parlare per lunghe frasi- papà ha deciso di restare qui quando
papà ha preso mamma come moglie e noi come figli…papà non va via
Sebastian guardò Hydra- è…stranamente un ottimo piano…
-Papà furbo- disse Hydra guardando la madre- papà non lascia
mamma e noi, mamma tranquilla ok?
Crystal sorrise prendendola in braccio- grazie amore
****
Aaron scese nel primo pomeriggio al piano di sotto e diede
un bacio a Crystal- perché non mi hai svegliato?
-Dormivi così bene- disse lei
Lui scosse la testa divertito- sei un angelo
-Perché hai un mantello? –chiese Nott- esci?
Aaron annuì- dovrei tornare prima dell’ora di cena
-Dove vai? –chiese Crystal- vengo con te se…
Lui scosse la testa- è più sicuro se vado solo, non ti
preoccupare non sparisco che per un paio di ore
Crystal esitò ma acconsentì- prima di cena o ti vengo a
cercare
Lui sorrise dandole un bacio- sarò veloce
***
Aaron si teletrasportò con la pergamena che gli era stata
data la sera prima. Quando riaprì gli occhi era in un posto che poteva mozzare
il fiato per quanto era bello. Si trovava all’interno di un cerchio di montagne…no…era
un enorme vulcano quello, un vulcano di cui poteva appena vedere i bordi tanto
era grande. Era su una zona rialzata e poteva vedere quanto magico sembrasse quel
luogo: vi era un fiume lì vicino che passava attraverso a un bosco di alberi
dai tronchi bianchi e chiome violacee; vi erano zone completamente coperte di
vegetazione verde, con rampicanti e muschio, lasciando pochi raggi passare e
rendendo l’acqua del fiume color smeraldo; c’erano centinaia di archi coperti
di gemme preziose; delle cascate in lontananza erano particolarmente
impressionanti, erano grosse e l’acqua cambiava colore nel passaggio da un
livello all’altro; il clima di alcune zone sembrava cambiare drasticamente
anche e…il resto era troppo lontano per vedere.
Quanto ci avrebbe messo a muoversi a piedi da un bordo all’altro?
In quel momento era su un monte al centro ma…
-Impressionante eh? –chiese una voce
Aaron si girò a vedere il nulla- non esci?
-Dovrei? –rise la voce
Aaron sospirò- perché mi hai chiamato qui YD?
Il mostro rise apparendogli davanti. Era una donna dall’apparenza
fragile, aveva lunghe gambe, pelle bianca come la neve e lunghissimi capelli
bianchi con due corna nere in testa. Indossava dei pantacollant neri che
arrivavano alla caviglia, sopra di essi indossava delle calze bianche che
arrivavano poco sotto il ginocchio con un bordo di pizzo e tre fiocchi neri ai
lati, ai piedi aveva dei sandali da geisha neri, indossava una gonna bianca con
un sottogonna nero che arrivava poco sopra il ginocchio a campana, formata da
più pieghe, indossava una maglia bianca, piegata simile a un kimono, priva di
maniche che sotto il seno, o almeno l’area del seno visto che non era
esattamente dotata in quel campo, aveva una fascia blu dai bordi di argento che
la stringeva e un po’ di stoffa ripiegata che decorava la fascia sul davanti. Al
collo portava un gira-collo bianco con i bordi in pizzo nero e due fiocchi che
lo chiudevano sul davanti, aveva delle maniche tenute da dei nastri neri che
lasciavano le spalle scoperte e che non erano attaccate alla maglia. Le maniche
erano lunghe fino ai piedi ed erano large e con i bordi in pizzo e ripiegati in
maniera graziosa. Dalla cintura che indossava cadevano due nastri bianchi
decorati con quattro fiocchi neri l’uno e due decorazioni simili ai talismani
usati nella cultura giapponese. Intorno a lei vi era una sciarpa bianca
semi-trasparente che rimaneva sospesa per aria come copri spalle, anche se non
la sfiorava nemmeno, ed arrivava fino alle ginocchia come lunghezza. I capelli
bianchi erano lisci, lunghissimi sul dietro con due ciocche più corte intorno
al volto e delle trecce che si avvolgevano intorno alle corna nere. Gli occhi
di lei erano di un violaceo-bluastro chiaro e aveva un volto molto giovanile. Di
fatto, se non fosse per l’altezza, si poteva scambiarla per un ragazza prima
dell’età adolescenziale. Era bella ma era una bellezza che sembrava irreale per
quel mondo.
-Ti sono mancata? –chiese il mostro YD
-Oggi hai scelto l’apparenza di una donna eh? –chiese Aaron
divertito
Lei fece una giravolta- io mi adatto all’ideale di chi ho
davanti, quella di prima era la forma prediletta dell’eroe precedente…non quel
disgraziato di tuo fratello sia chiaro…
Aaron sorrise- non vado per bambine
-Lo so- disse lei posandosi una mano sul petto- se sono
piatta non è colpa mia…
Aaron scosse la testa divertito- allora…perché mi hai
chiamato qui?
Lei sorrise- ti ricordi di me vero? Abbiamo passato insieme
poco tempo ma…
Lui le accarezzò la testa- mi sei mancata Shine
Lei sorrise- non posso più scodinzolare ora però…
-Sono contento che approvi di Crystal- disse lui- non credo
abbia realizzato che eri un mostro YD
-Lei è una così adorabile ragazza- rise il mostro YD- i tuoi
figli sono anche pieni di vita ho notato.
-Sono fantastici vero? –chiese Aaron
Il mostro annuì- sono molto simili a te e quindi mi
piacciono ovviamente…mi chiedo se potrei giocarci insieme…non credo sarebbe una
bella idea.
Aaron rise- perché no? Sarebbe una bella reazione da
ricevere da parte di Sebastian di sicuro
-Oh quel bambino- rise lei- non mi ha riconosciuto per nulla…beh
di solito sono nella mia altra forma…
Aaron annuì- sapevo che eri tu…
Lei sorrise- non puoi scordarti la tua adorata cagnolona
vero? Eri così adorabile da bambino, mi seguivi ovunque e mi coccolavi tanto…eri
un amore di bimbo, sai volevo rapirti e portarti qui ma non ho avuto tempo…
Aaron annuì- beh alla fine sono qui no?
Lei sorrise- oh già…scusami per aver “accidentalmente”
ucciso tuo fratello
-Sei stata tu? –chiese Aaron per nulla sorpreso
Lei sorrise- non ti stupisci?
Lui scosse la testa- quando eravamo dall’altro lato eri
estremamente aggressiva contro di lui
Lei sorrise- ovvio, quel figlio di puttana feriva il mio
bambino! L’avrei fatto fuori nel vostro mondo ma…quelli del piano di sopra mi
avrebbero rotto le scatole per due anni su norme, regole e altre cazzate varie!
Quando è apparso qui però ho potuto farlo fuori subito! Non si meritava il
ruolo di eroe dello scudo a prescindere…quando ho capito che eri tu ero al
settimo cielo!
Aaron sorrise- vuoi venire a vivere con noi? Come ti dovrei
chiamare?
-Mamma- disse il mostro YD- Shine. Mamma Shine- gli sorrise-
vorrei ma non posso lasciare immediatamente questo posto…vuoi conoscere quello
che io chiamerei tuo papà?
Aaron annuì piano seguendola fino a una tomba- lui è…
-Lui è Dark, ha deciso di farsi chiamare così –disse Shine-
vi somigliate molto sai?
Aaron sorrise- c’è modo per…
-Portarlo in vita? –chiese Shine- possiamo portarlo in vita…ma
vuoi portarlo in vita?
-Se è importante per mamma Shine è importante per me- disse
Aaron
Lei sorrise- bene…ti farò sapere quando ho finito di trovare
tutto allora…ah! Devo darti il mio regalo di compleanno…chiudi gli occhi su
Aaron la guardò divertito e chiuse gli occhi come lei gli
aveva chiesto.
Shine sorrise e posò le sue mani sugli occhi di lui dicendo
qualcosa in una lingua perduta che Aaron non riuscì a capire tanto lei la disse
velocemente.
-Puoi aprirli –disse lei
Quando Aaron aprì gli occhi il colore era ancora d’argento
ma la pupilla era cambiata, intorno al nero della pupilla vi erano sette colori
che la circondavano ovvero: ametista, smeraldo, ambra, rubellite, rubino, oro e
zaffiro- cosa hai…
Lei sorrise- ti ho donato gli occhi dei peccati capitali. Quando
userai gli occhi il cerchio intorno alla pupilla diverrà del colore del paio
che usi- disse lei calma- Superbia è viola come un’ametista, Invidia è verde
come uno smeraldo, Gola è arancione come l’ambra, Lussuria è fucsia come la
rubellite, Ira è rossa come un rubino, Avarizia è gialla come l’oro e infine l’Accidia
è blu come lo zaffiro!
Aaron annuì controllando il suo riflesso nello scudo- sarà
interessante…come li attivo?
Lei sorrise- chissà…dovrai capirlo da solo…i nomi dovrebbero
essere nello status no?
Aaron aprì lo status e lesse che aveva ricevuto sette nuove
skill uniche: “Eyes of Pride”, “Eyes of Envy”, “Eyes of Gluttony”, “Eyes of Lust”,
“Eyes of Anger”, “Eyes of Greed” e “Eyes of Sloth”. La descrizione tuttavia non
appariva nella schermata. Quando provò ad analizzarli uscivano solo dei punti
interrogativi. Doveva sbloccarli? Come poteva usarli senza sapere cosa
facevano? Ma se erano un regalo di Shine…- grazie
Shine sorrise- spero ti tornino utili.
Lui annuì- lo saranno di sicuro
-Oh…hai sbloccato il necessario per evolverti –disse Shine con
calma
Aaron la guardò- quando…
-Ieri sera- disse lei- dopo che sei stato a coccolarti tua
moglie tutta la notte hai chiuso il matrimonio sai?
-Come!? –chiese lui
Lei rise- in questo mondo se si è un sovrano ci si può
sposare senza che nessuno dica nulla, basta che lei dica di sì…gli dei vi hanno
dichiarato marito e moglie mentre…eravate occupati
Aaron si passò una mano tra i capelli- per curiosità…è
incinta?
Shine scosse la testa- ti arriverebbe la notifica, come ora
hai tra le note dello status che Crystal è tua moglie e quei sei i tuoi figli,
si aggiungerebbe un segno accanto a Crystal con un segno che è incinta
Aaron annuì- bene…vuoi farmi vedere questo posto un po’?
Shine si avvicinò a lui e camminò al suo fianco con le mani
dietro alla schiena- andiamo, ti devo dare un regalo per la mia nuora e i miei
figlioletti!
Aaron sorrise camminandole al fianco. Per un secondo si
rivide quando era piccolo e provava a portare fuori Shine senza farsi
trascinare da lei.
****
Crystal guardò l’orologio- è in ritardo
-Non è ancora orario di cena- disse Nott
Crystal non lo ascoltò continuando a girare intorno nella
stanza- e se fosse successo qualcosa? E se si fosse fatto male?
-Non credo esista creatura che lo possa ferire…- mormorò
Alea
-Dopo che ha ucciso tutti quegli eroi da solo? Sicuro guarda…-
mormorò Ruelle
-Mamma calmati –disse Nevea- sta bene e…
-Sono a casa- disse Aaron togliendosi il mantello e
posandolo sull’appendiabiti.
Crystal sorrise ma si bloccò- perché sento odore di una donna
su di te?
Aaron sorrise- mostro non donna
Crystal lo guardò poco contenta- Aaron Shin Blackgunn, dov’eri
e chi è la puttana che ti ha…
Lui le baciò la mano posandole una scatola in mano- sono
andato a fare visita al mostro YD
Sebastian fece cadere il servizio da te- cosa…stai bene?! Non
ti ha…
-Nah- disse lui tranquillo- mi ha dato dei regali per
Crystal e i bambini- disse facendo apparire delle scatoline sul tavolo. Hydra
prese quella con il suo nome e la scatola sparì facendo apparire un peluche a
forma di drago nero
-Carino! –disse lei contenta coccolandoselo
Nevea sfiorò quella con il suo nome e dei vestiti neri da
ninja le apparirono in mano- fantastici!
Arvid la imitò e si trovò tra le mani dei bracciali con lame
celate- che figata…
Syon prese la sua e si ritrovò un vestito elegante in stile
lolita color notte- è proprio il mio genere…
Nott e Damon presero i loro insieme e si ritrovarono due
spade gemelle con due draghi sull’impugnatura e i loro nomi sulla lama-
Fantastico!
Crystal guardò Aaron- perché ti ha fatto regali?
Lui le sorrise- potrebbe aver deciso di adottarmi come
figlio
Sebastian si poggiò al muro- come figlio…
-No mi correggo, lei e il primo eroe dello scudo mi vogliono
adottare- disse Aaron- erano MOLTO uniti pare…
Crystal guardò Aaron- quindi non ti piace?
-Mi piace come figura materna, l’unica che voglio come
partner sei tu cara…ah pare che siamo ufficialmente sposati ora
Lei si illuminò- davvero? Da quando?
-Ieri sera mentre…eravamo impegnati…- disse lui
-Impegnati? –chiese lei poi capendo- oh…
Lui ridacchiò- non ho idea di cosa ti abbia regalato
Crystal sfiorò il pacco che si trasformò in un completino
intimo davvero…audace- oh…dei…
-Beh sappiamo che la futura nonna ha decisamente a cuore le
attività serali di papà- disse Nevea ridendo
Crystal fece sparire il completino nella tasca del suo
vestito- …
Aaron finse di non aver visto nulla. E i ragazzi ridevano
alla scena.
Crystal sorrise- scusa se ho dubitato di te…io…
Lui le diede un bacio- ti farai perdonare dopo a letto…
Lei sorrise- beh ho un completino da provare ora…
-Papà occhi strani…- disse Hydra guardandolo
Aaron sorrise- mi ha regalato delle skill che cambiano il
colore dell’occhio…allora andiamo a cenare?
Crystal annuì- vado…a posare quella cosa…
Lui ridacchiò- vai su…andiamo a cena bambini?
-Sbaglio o Aaron si sta facendo una famiglia che dire letale
è dir poco? –chiese Ruelle tranquillamente
Alea rise- oh beh, peggio per chi andrà contro di noi…
Sebastian si riprese e sorrise- una sorpresa dietro l’altra
in questa casa o sbaglio?
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