Capitolo 8: I have exactly
two minutes and you should be grateful
Aaron stava lavorando su dei documenti nel suo studio quando
qualcuno decise di “attaccarlo”. Erano da poche ore che Dyana era parte della
loro famiglia e Crystal non ne era per nulla felice. La specie delle driadi era
attratta da uomini di potere e nell’intero castello nessuno era più potente di
Aaron. Nelle poche ore che l’aveva conosciuto aveva provato a baciarlo, sedurlo
e portarselo a letto più di quanto Crystal avesse fatto nei pochi giorni in cui
si era innamorata di lui.
A essere onesti non la voleva intorno al suo Aaron ma capiva
perché Aaron l’avesse presa con loro. Dyana controllava le Driadi e insieme a
esse Aaron poteva aumentare il potere che aveva. Sapeva che Aaron non aveva
occhi che per lei ma lo stesso era nervosa. Aaron era un uomo, gli uomini
potevano avere debolezze no? Dyana era una bellissima donna e…forse avrebbe
potuto soddisfarlo meglio di quanto lei poteva.
-Dyana rimuovi la tua mano dalla mia cinta- disse Aaron non
degnandola di uno sguardo.
Lei lo guardò con gli occhioni- lasciami fare…ti piacerà…
Syon guardò Dyana e corse da Crystal usando i suoi poteri.
La trovò con in braccio Hydra e le venne naturale chiamarla con un termine che
per un mostro non era comune usare- mamma, quella puttana ci sta riprovando con
papà
Crystal affrettò il passo per raggiungere lo studio e trovò
di fatto la Driade in ginocchio di fronte ad Aaron che cercava di rimuovergli i
pantaloni. Posò Hydra a terra e si avvicinò a Dyana- rimuovi le tue radici da
mio marito!
Aaron alzò lo sguardo al “mio marito” e fu dura per lui nascondere
il sorriso che aveva. Gli piaceva come suonava.
Dyana si alzò e la confrontò- andiamo è solo sesso
Crystal fece una smorfia- Aaron non è un giocattolo che ti
puoi scopare!
Dyana sorrise- oh? E perché mai?
-Aaron è un essere vivente! Ha emozioni e sentimenti che tu
devi prendere in considerazione! –disse Crystal furiosa- e non hai nessun
diritto di decidere di trattarlo come un giocattolo sessuale!
Dyana incrociò le braccia sotto il seno- ma stai mancando
leggermente un punto cara…tu non hai il fisico per soddisfarlo
Crystal abbassò le orecchie, non era prosperosa come la
driade ma aveva le sue curve e…e Aaron…
Aaron guardò le due prima di intervenire- se non sbaglio…la
donna che è madre dei miei figli è Crystal
Dyana si girò- posso esserlo anch’io
-E chi cazzo ti vuole- disse Syon mentre teneva per mano
Hydra. A dirla tutta le era venuto naturale chiamare Aaron e Crystal mamma e
papà anche senza avere con loro una vera connessione. Per i mostri era
semplice, era come per gli animali infondo, trattavi bene e consideravi loro
membri della tua famiglia? Loro avrebbero fatto lo stesso. Aaron e Crystal
trattavano Syon e Hydra come figli loro di sangue, niente poteva quindi dare a
Syon o a Hydra motivo per chiamare altri con i titoli di “mamma” e “papà”,
soprattutto non una driade che voleva usare Aaron come sfogo sessuale.
Dyana guardò Aaron- ogni uomo ha bisogno di uno sfogo…tu non
ti porti a letto Crystal quindi è ovvio che non ti ecciti
Ruelle, Alea e Sebastian erano in corridoio a sentire la
conversazione e non poterono che stringere i pugni. La driade non era per nulla
stupida, sapeva come giocare con le debolezze di Crystal.
Aaron notò Crystal avere gli occhi lucidi ma sorrise
tranquillo- perché è minorenne
A quella semplice risposta tutti lo guardarono.
Aaron sorrise- in questo mondo l’età del consenso e di nozze
è quindici anni se non ricordo male
-Si- confermò Sebastian
-Nel mio mondo è diciotto- disse Aaron- per me alzare una
mano su Crystal prima che lei sia maggiorenne è impensabile. Dopo che lei avrà
compiuto diciotto anni lei sarà un’adulta anche per il mio mondo e allora se
lei vorrà quel tipo di relazione con me sarò lieto di dargliela
-Se lei vorrà? –chiese Dyana stupita
-Se io vorrò? –chiese Crystal nello stesso istante
Aaron annuì sedendosi sulla sedia- ovviamente. Non so cosa
ne pensiate voi ma…non è ovvio che sia una cosa consensuale? Non mi forzerei
mai su nessuno, specie su qualcuno che voglio al mio fianco per il resto dell’Eternità
Crystal sorrise avvicinandosi e saltandogli a cavalcioni per
farsi coccolare- quindi Crystal è l’unica che vuoi vero? Vuoi solo me vero?
Aaron annuì- ovvio…non sei la mia regina per nulla no?
Dyana guardò Aaron confusa- non…capisco…gli umani hanno più
mogli
Aaron alzò le spalle- guarda un po’ il caso, non sono mai
stato considerato umano…ora mi fate finire di lavorare? Volevo passare un paio
di ore con Crystal e le bambine prima di cena…
Syon sorrise correndo per farsi prendere in braccio seguita
da Hydra- non è male avere un papà…
Hydra venne presa in braccio da Crystal e si mise a giocare
con il mantello di Aaron- papà ama mamma
Aaron annuì- corretto…ora mi fate lavorare?
-Sire ci sono dei soldati al cancello- disse una guardia
Aaron sospirò- ok non mi fate lavorare…va bene…andiamo a
prendere a calci nel sedere questi idioti su…andate avanti prendo una cosa
dalla mia camera e vi raggiungo.
***
Aaron era un uomo di presenza, un uomo che non solo incuteva
terrore quando arrabbiato ma che aveva sempre un’aurea di potere intorno a sé. Quando
scese le scale per i soldati sembrò vedere un Re scendere e non un moccioso
come pensavano.
-Ho esattamente due minuti, siatene grati e non sprecate il
mio tempo- la sua voce fece rabbrividire tutti.
Sebastian sorrise, era sempre bello vedere i patetici insetti,
pardon…soldati, del regno tremare come delle foglie. Sempre uno spettacolo
fantastico, specie visto come avevano trattato i precedenti eroi…davvero
gratificante.
Un soldato avanzò- su…sua maestà il re…offre…questa…
Aaron guardò il tremante soldato e prese la lettera, dopo
averla controllata con i suoi poteri. La aprì con uno sguardo annoiato che
divenne furioso- cos’è questa?!
I soldati iniziarono a tremare. Sebastian si avvicinò e
guardò la lettera- un fidanzamento con la principessa Navaeh?
I soldati annuirono- su…sua maestà offre questo onore a…
-Onore?! –chiese Aaron. La sua voce echeggiò così forte che
i lampadari iniziarono ad oscillare e le tende si mossero- chi diavolo si crede
di essere per offrirmi delle nozze con quella disgrazia vivente?!
Riprese la lettera e le diede fuoco di fronte ai soldati che
erano molto vicini al farsela sotto.
-Dite al vostro “re”, se così quel maiale si può chiamare,
che la prossima volta che ci prova sarà lui a prendere fuoco…intesi?
I soldati non risposero.
-INTESI? –chiese con un tono più forte.
I soldati annuirono.
Aaron guardò gli uomini con disgusto- sparite dalla mia
vista
I soldati non se lo fecero ripetere e corsero fuori.
Aaron fece una smorfia- getta sale…sposare quella puttana…ma
esiste uno sano di mente in quella dannata corte?!
Sebastian sorrise come gli altri servitori presenti. Questa volta
non sarebbe stato l’eroe dello scudo a soccombere e dopo secoli di ingiustizia…non
vi era musica più dolce per loro.
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