Capitolo 11: The voice is
ok, the personality is awful
Sarff ebbe problemi a dormire quella notte a dirla tutta. L’idea
che un semidio o un dio avesse occhi per lei non le piace per nulla. I motivi
erano vari ma uno era il principale…come potevano avere il fegato di
avvicinarla dopo ciò che i suoi genitori avevano subito a causa loro?
Era certa che quella danna traditrice fosse andata a letto
con quel semidio almeno tre volte durante il periodo in cui era un mostro, era
certa che avesse dato via il suo essere “mostro” per lui e avesse svuotato il
sacco sulla sua esistenza.
Chiuse occhi intorno alle tre di notte, quando vari serpenti
avevano deciso di farle compagnia nella camera rimanendo sotto il letto di lei
per tranquillizzarla. Era una notte calda ma la finestra era stata chiusa per
evitare che qualcuno o qualcosa entrasse. Avrebbe mentito se avesse detto che
non era inquietata all’idea di venir spiata.
Si svegliò immediatamente quando sentì il rumore di qualcosa
che veniva aperto ma tenne gli occhi chiusi, muovendosi pianissimo per
svegliare i serpenti sotto il letto. Quando sentì una delle loro testoline
toccarle la mano che pendeva dal materasso, lei spostò la mano prendendolo con
delicatezza e alzandolo nelle coperte, nascondendolo ma dandogli modo di notare
la figura che era entrata nella camera. Il serpente sibilò pianissimo dando il
segnale al resto dei serpenti di restare in attesa e mandando uno di loro a
cercare Basil o Medusa o entrambi.
La figura sorrise, pensando che lei fosse addormentata, e
riprese sembianze umane.
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Il rumore del pavimento che viene calpestato non credevo
fosse così assordante. Ho il cuore in gola e il serpente che ho tra le coperte
sta anche avendo una crisi di panico. Cosa può un serpente contro un semidio? Se
si ritrova a dovermi difendere contro un aggressore può pochissimo. Ho paura.
Sento il letto spostarsi e presumo si sia seduto al mio
fianco. Non che cambi qualcosa il fatto che ho gli occhi chiusi visto che non
posso vederlo, ma questo credo gli stia facendo pensare che io sto dormendo. Non
mi piace la situazione.
-Sei proprio bella quando dormi…- mormora pianissimo
Questa voce non è quella dell’aggressore della grotta,
questi occhi non sono quelli della persona che ieri Basil ha quasi pietrificato
e sono sicura non sia il lupo che ho salvato dalla trappola…siamo a quattro
aggressori differenti o sbaglio?
La voce è molto bella e a giudicare dal lo spostamento di
aria direi che probabilmente è un ragazzo alto e allenato. Non che tutti i
semidio non lo siano infondo.
La voce è bella…la personalità non mi piace.
Sento freddo al suo tocco e i brividi che provo non sono di
piacere. Ho paura. Ho legittimamente paura di cosa potrebbe succedermi. Sono una
donna e già quello implica che a forza fisica non sono io quella che ha la
meglio, specie visto che le tecniche di difesa che conosco non sono poi
moltissime, sono priva di vista quindi posso anche scordarmi di avere una
situazione chiara al 100% durante uno scontro, potrebbe essere armato ma finché
non sento o percepisco l’arma io non posso difendermi. Le mie armi sono sul
comò che non è vicinissimo al letto, questo è stato un mio errore ma non
pensavo qualcuno avesse il coraggio di entrare in casa di due persone con
poteri di pietrificazione così facilmente.
Sono in grosso svantaggio…ho davvero zero armi in mio
possesso ora?
La sua mano si sposta dal mio viso al collo e sta scendendo
verso la mia scollatura. La mia mano si muove prima che io possa impedirlo e lo
blocco. Cazzo…
-Allora sei sveglia eh dolcezza? –chiede lui
Mi ritrovo le mani bloccate contro il legno del letto. Posso
provare a calciarlo ma non sarà molto efficace…
Il serpente si prepara a mordere ma aspetta un mio segnale,
sa che potrebbe pericolosamente peggiorare questa situazione una sua mossa sbagliata.
Altri serpenti sono usciti dalla stanza per cercare i miei genitori. La casa è
grande e loro devono strisciare quindi ci vorrà un po’…devo tenerlo fermo qui.
-Cosa volete da me? –chiedo io
Lui direi che sorride o almeno sento che è ciò che sta
facendo. La cosa mi inquieta- i tuoi occhi hanno un dono molto importante per
noi…ma devo dire che anche come corpo non…
-Fottiti- dico direttamente io dandogli una ginocchiata e
con piacere sento un gemito di dolore
-Non rovinare ciò che ti darà piacere dopo- mi dice lui
Io sorrido aprendo gli occhi e guardandolo dove sento che ha
gli occhi, lo sento sussultare e credo di sapere il motivo- hai appena firmato
la tua condanna
-Cos…
Grido, il più forte che posso, e sento il rumore di vetri
che si rompono. La presa sulle mie mani viene immediatamente mollata e dal
movimento credo che passi dal tapparsi le orecchie a provare a zittirmi ma i
serpenti intervengono attaccandolo in massa e lasciando poi al boa di mamma il
piacere di legarlo. Quando smetto per riprendere fiato lui si riesce a liberare
e prova ad afferrarmi- piccola…
La mia porta viene buttata giù con un calcio da qualcuno
prima che io possa reagire alla cosa. Dopo un secondo di esitazione da tutte le
parti sento solo che la persona che mi stava aggredendo non ha più un battito
presente.
-Sarff- dice mio padre avvicinandosi di corsa al letto e
controllandomi- non ti ha fatto nulla vero?
Io annuisco lasciando che mi stringa. Sento papà sibilare e
dalla velocità del battito direi che non è per nulla calmo. Mamma deve essere
quella che è entrata ora e posso sentire i sibili dei suoi serpenti.
-Dei…Cobra chiama subito le mie sorelle! –sento un movimento
da parte di papà che mi lascia per spostare chiunque sia la nuova statua sul
mio letto fuori dalla mia stanza mentre mia madre mi stringe- va tutto bene…ci
siamo noi ora.
Io annuisco piano.
Mamma guarda la stanza probabilmente visto che muove la
testa- hai rotto i vetri piccola…dobbiamo proprio mandare un regalo alle sirene
per averti insegnato a farlo…spero gli abbia rotto i timpani a quello
-Chi è? –chiedo io
-Non lo so- dice Basil- non è morto solo perché voglio
sapere chi cazzo ha la brillante idea di venire a molestare mia figlia, appena
avrò ciò che mi serve questo finisce in polvere…
-Sarff vieni a dormire con mamma stasera- dice Medusa
aiutandomi ad alzarmi.
Cobra sibila piano e sento che mi ha portato il pugnale e il
bastone da passeggio- grazie…la prossima volta li lascerò vicino al mio letto
-Non ci sarà una prossima volta- dice papà- la prossima
volta non ci sarà perché ammazzo ogni fottuto semidio di questo dannato
continente!
Nemmeno a dirlo, non ho preso molte ore di sonno alla fine.