The King Heir
Capitolo 1: My trust is in you
Il regno di Azeria è un luogo di calma e pace. Il re,
Alexander, dai capelli castani e occhi verdi, è un uomo amata da molti, ha però
i suoi tanti oppositori e per le loro pressioni quest’anno darà il trono a uno
dei suoi tre figli maschi: il principe Stephan, dai capelli neri e occhi verdi,
il primo genito e primo figlio maschio; il principe Theodor, capelli castani e
occhi neri, secondo genito e secondo figlio maschio; e infine il principe
Leonard, capelli rossi e occhi verdi, terzo genito e terzo maschio. Poi ci sono
io, la quarta figlia, prima e unica figlia femmina, ho capelli caramello e
occhi argentati.
In questo regno il regnante ha il potere di avere più mogli,
infatti mio padre ha più di una moglie MA mia madre è l’unica regina. Io e i
miei fratelli abbiamo solo lui in comune, le loro madri e la mia non sono la
stessa persona. Lady Irys è la madre di Stephan, ha capelli neri e occhi castani;
Lady Juliet è la madre di Theodor, ha capelli neri e occhi neri, Lady Penelope
è la madre di Leonard, ha capelli rossi e occhi neri, infine la regina Leila è
mia madre, lei ha capelli neri e occhi chiari. Mia madre e mio padre sono stati
sposati per anni, da quando lei aveva appena dodici anni e lui ne aveva già
quasi venti, ma mamma in tutto quel tempo non era riuscita a dargli un erede,
per questo papà ha dovuto riconoscere gli altri tre figli che aveva avuto, ha
avuto solo loro tre al tempo, nonostante i vari tentativi con altre oltre mamma
e le tre lady nessuna ha mai avuto successo ad avere altri figli. Mia madre gli
chiese di non avere altre oltre le tre donne, avrebbe volentieri fatto senza
quelle tre a corte ma non aveva scelta, non aveva dato figli a mio padre. Poi
il “miracolo” avvenne. Mia madre era gravemente malata, i medici dissero che
sarebbe morta in meno di due settimane. Mio padre era disperato, il regno
sull’orlo di guerra, una strana carestia aveva investito il regno insieme a un
virus che nessuno riusciva a curare. Nulla sembrava voler salvare dalla fine il
nostro regno, nessuno aveva più speranza finché una delle sacerdotesse del
tempio non ebbe la visione della salvezza. La donna disse a mio padre che
avrebbe dovuto provare un’ultima volta ad avere dalla regina un erede. L’erede
avrebbe avuto in sé la chiave della salvezza dall’era nera del regno, avrebbe
portato il regno a una pace e una prosperità mai vista prima e avrebbe salvato
la vita della regina. Mio padre aveva i suoi dubbi ma avrebbe fatto di tutto
per sua moglie, amava la regina più di ogni altra cosa al mondo e se non avesse
avuto problemi di eredi non l’avrebbe mai tradita con altre, anche se teneva
alle madri dei suoi figli non ha mai amato nessuna oltre la regina, non ha mai
dormito con nessuna oltre la regina e anche se aveva giaciuto con loro non
aveva mai permesso loro il letto reale, non aveva mai permesso loro di pensare
che fossero qualcosa per lui di importante e aveva sempre detto che se avesse
sentito una singola voce di loro maltrattare la regina avrebbe ucciso sul posto
chiunque di loro, non erano nulla per lui. Mia madre non aveva le forze per
muoversi da ciò che mi diceva mio padre, ma in un modo o l’altro riuscirono a
avere una notte insieme. La sacerdotessa gli disse che avrebbe avuto “un erede
dai capelli di oro e gli occhi di argento, che mai lacrima avrebbe versato
invano e che dal primo momento luce nel regno avrebbe portato. Superiore agli
altri sarebbe diventato e con i suoi occhi il regno sarebbe rinato. Benché
nessuno avrebbe odiato sotto la sua lama il nemico ingiusto sarebbe caduto ma
mai sangue innocente verrà nel suo regno versato. Il nemico alleato sarà
diventato e il regno per sempre verrà salvato”. Due giorni dopo il primo
tentativo mio padre era al capezzale di mia madre, le teneva la mano, era
sempre più debole e sempre meno viva. Poi qualcosa cambiò, di colpo riprese il
colore, il temporale fuori dal castello iniziò portando la pioggia che da
parecchio il regno non vedeva. I malati cominciarono a riaprire gli occhi privi
di sintomi, la carestia iniziò ad arrestarsi, il regno nemico decise, senza
motivo, di ritirare le truppe e mia madre iniziò a riprendersi e a essere
persino più viva di prima. Quando i dottori la visitarono le diedero un’ulteriore
notizia, era incinta. Neanche a dirlo mio padre era oltre il settimo cielo alla
notizia e le voci che un miracolo avrebbe preso il regno in futuro iniziarono.
Sei mesi dopo con un imprevisto arrivo mia madre andò in travaglio. Mio padre
rimase al suo fianco per tutto il tempo. A dirla tutta, non voleva un maschio
mi aveva detto mamma, aveva cresciuto già tre eredi maschi e nessuno di loro
era davvero legato a lui, aveva sentito che le bambine invece sono molto più
affettive con i propri genitori e a dirla tutta voleva provare a essere
chiamato “papà” o “papy” e non “padre” o “sua altezza” come facevano i miei
fratelli, ma questo lo sapeva solo mia madre e i dodici cavalieri di mio padre,
undici visto che uno di loro fu tolto dal tavolo dei cavalieri per avergli
disubbidito. Quando mia madre mi diede alla luce secondo le sacerdotesse e i
dottori presenti la stanza si illuminò di luce ed era piena notte da ciò che mi
hanno raccontato. Il re aveva avuto dalla sua regina una bellissima bambina dai
capelli d’oro, era molto piccola e aveva gli occhi chiusi. Non si muoveva ma
prima che il dottore le desse il colpo per farla svegliare la sacerdotessa
disse di darla ai genitori senza osare colpirla. Il medico anche se contrario
non osò dire nulla e passò la piccola nelle mani della madre. Era molto piccola
nelle braccia della madre ma ancora non si muoveva. Il re con estrema cura le
sfiorò il volto e gli occhi si aprirono all’istante, vigili, attivi, svegli. La
piccola manina afferrò quella del padre e sorrise. Nessuno oltre i presenti sa
che quel giorno il re si mise a piangere dalla gioia.
Il re era ed è appassionato di astrologia, così come mia
madre, non avendo potuto dar a nessuno dei figli un nome di sua scelta visto
che era stato già deciso dalle madri di loro, scelsero di darmi più nomi visto
che non riuscivano a decidere…se avessero potuto mi avrebbero dato tutti e
trenta i nomi che volevano darmi…per fortuna uno dei cavalieri di mio padre gli
ha ricordato che sarebbe stato difficile enunciarmi se avevo così tanti nomi e
ha fanno diminuire l’ammonto a solo quattro nomi, che a mio parere sono molto
meno inconvenienti di trenta. Le costellazioni del drago e quella del lupo
erano particolarmente luminose quella sera, inoltre era il loro sogno avere un
figlio o una figlia insieme e per il regno e per la profezia era simbolo di
rinascita…da qui i miei quattro nomi Ryoko, che significa regina della notte e
regina dei draghi, Cathewulf, che significa purosangue lupo e regina pura,
Nyssa, che significa rinascita e futuro brillante, e infine Eislyn, che
significa sogno, bellissima e potente imperatrice delle rose. Non voglio dire
che fossi particolarmente anomala…ma lo ero. Fin da piccola mia madre era più
presente che mio padre. Il nostro regno ha da secoli un sistema maschilista, la
cosa porta quindi mio padre a dover spendere più tempo con i miei fratelli
anche se avrebbe preferito spenderne con me e mia madre, ma visto il suo ruolo
non poteva. I miei fratelli maggiori hanno sempre odiato andare con mio padre
ai vari eventi mondani e le loro liti erano note a palazzo. Non c’era volta che
mio padre non urlasse e le sue urla erano per i tre la cosa più terrificante
del mondo. Mentre loro venivano costretti a ore e ore di politica con gli altri
futuri re dei vari regni, io ero coccolata e cresciuta da mia madre, dalle mie
matrigne e dall’intera corte. Anche se nessuna delle tre avrebbe mai osato
mettersi al posto di mia madre erano felicissime di poterla aiutare a crescermi
visto che i loro figli erano monopolizzati da tutori e tutori e non potevano
insegnar loro le loro arti. Sotto ordine del re io venni comunque messa sotto
dei tutori. Non avevo nemmeno un anno quando incontrai il primo tutore, entrò
spavaldo e pronto a umiliarmi come ogni altro uomo con il suo ruolo voleva fare
visto che una donna ha solo determinate conoscenze da possedere…uscì correndo
per vedere il re e lodargli la mente brillante della figlia che non solo aveva
appreso immediatamente come scrivere i caratteri della lingua ufficiale ma
aveva compreso anche a formulare frasi lunghe con un vocabolario ricco di
parole…in parte questo era dovuto al semplice fatto che mia madre e la corte in
generale mi leggevano qualcosa ogni giorno, mio padre mi monopolizzava dopo il
lavoro la sera tardi per leggermi una o due favole prima della buonanotte, era
il nostro momento quello, quando lui era solo papà e io ero solo sua figlia,
l’altra parte della mia conoscenza è probabilmente dovuta al fatto che la mia
mente era già molto ma molto sviluppata, ma di questo ne parlerò dopo. Mio
padre iniziò quindi a aumentare i tutori per me e nel giro di tre anni ero già
oltre il livello di mio fratello Leonard che aveva tre anni più di me e potevo
fare calcoli complicati al pari dei tesorieri di mio padre. La mia conoscenza
era molto ma molto superiore a quella di chiunque a corte, anche il re stesso o
i letterati del regno non potevano superarmi, infondo sono la rincarnazione di
parecchie vite precedenti che hanno lasciato in me la loro conoscenza cosa che
ha facilitato i miei studi. A cinque anni sapevo dodici lingue, come
comportarmi a corte, cucire, ricamare e tessere, ogni singolo libro del palazzo
era nella mia memoria e mi annoiavo parecchio. Diciamo che le attività
femminili sono poche e molte non potevo farle in quanto troppo minuta o non di
età appropriata, avrei preferito molte volte essere maschio, anche perché le
mie vite precedenti erano tutte, nessuna esclusa di quelle che ricordo, con un
me maschio non femmina, quindi sì diciamo che non avevo idea di come usufruire del
mio tempo.
Un giorno vidi Sr. James, bruno con occhi verdi, il
dodicesimo cavaliere di mio padre che si occupava dell’istruzione dei miei
fratelli e delle reclute nell’arte del combattimento, gridare a mio fratello
Leonard di mollare il suo libro e di venire ad allenarsi come gli altri. La sua
specialità era la spada, ma sapeva cavarsela egregiamente con arco e lancia. Se
devo dirlo era uno dei miei preferiti all’epoca specialmente perché mi aveva
regalato una spada misura bambino per il mio quarto compleanno, cosa che aveva
fatto scoppiare a ridere mio padre e preoccupare mamma, a sua difesa non ha
avuto figlie femmine e aveva regalato a ogni figlio di mio padre una spada,
voleva esser equo possiamo dire. I miei fratelli non lo vedevano negativamente ma
odiavano gli allenamenti, specie Leonard che era ed è un genio nello studio,
anche se io sono sempre con duecentocinquanta e passa secoli di esperienza in
più vista la varietà di ere che ho visto nelle mie vite precedenti. Quel giorno
gli chiesi se potevo provare anch’io a usare la spada, cosa che fece scoppiare
a ridere tutti, mio padre e Sr James esclusi. A sorpresa Sr. James mi disse di
andarmi a mettere una delle tenute che usavo per cavalcare, unica veste con
pantaloni che una donna poteva possedere, e di raggiungerlo che mi avrebbe
fatto vedere le basi. Il suo commento fu “Magari se battuto dalla sua sorellina
il nostro Leonard si deciderà di muoversi dal suo sederino regale e fare il suo
dovere” a cui Leonard disse un semplice “le donne non sanno difendersi”.
Neanche a dirlo non avevo bisogno di lezioni. Certo con il corpo di una donna
non ero mai stato addestrato ma in una delle mie vite passate ero noto come il
Re delle spade, imbattuto in oltre cent’anni del mio regno finché il re dei
demoni non mi ha fatto fuori in un duello mortale.
Per quello che videro quel giorno ero un semplice prodigio.
Sr James mi tratto come tutti gli altri suoi studenti, mi fece vedere una sola
volta le varie posizioni e mi disse di provare ad attaccarlo come se volessi attaccare
un nemico. Un uomo ha più muscoli e più forza fisica di una donna nel crescere
ma nell’infanzia la forza è pressoché la stessa…l’unica differenza è l’età
adulta, dopo un centinaio di vite in cui ho preso la spada prima dei cinque
anni direi che so come usarla con un corpo minuto…
****
-Stia tranquilla Lady Eislyn, andrò piano con lei- dice Sr
James
Io annuisco piano- quindi vinco se ti metto in una
condizione in cui tu non puoi reagire?
-Esatto my lady- dice lui quasi ridendo all’impossibilità della
mia domanda
Beh…vediamo di renderla una lezione di umiltà per questi
sbruffoni allora- vado prima io?
Lui ridacchia- vada pure my lady
-Ok…- dico io piano. Un bambino può essere incredibilmente
agile e un corpo femminile è molto più leggero…a dirla tutta una donna in un
combattimento è molto più letale che un uomo, ho avuto mogli che hanno avuto
spesso più abilità di me nel colpire l’avversario.
Con una mossa veloce uso la spada per fargli perdere
l’equilibrio mentre pensa che io l’avrei attaccato come mi ha mostrato lui. Gli
salgo sul petto con un piede e punto la spada alla gola di Sr James- direi che
ho vinto allora
Nessuno nel campo di addestramento osa fiatare. Scesi da Sr
James e gli sorrisi angelicamente- starei attento a chi ha di fronte Sr James,
la prossima volta potrei davvero andare per ucciderla e in questo istante
sarebbe stato letteralmente un gioco da bambini farla fuori
****
Quando hai anni di lotta mentali e sai abbastanza muoverti
con il tuo corpo anche un adulto può essere battuto…a prescindere presi lezioni
con gli altri insieme a Sr James e lui smise di trattarmi da bambina, per i
soldati ero il prodigio della spada, non importava quanto grosso era
l’avversario riuscivo a trovare un modo per puntargli la spada alla gola o a
parti vitali. Diciamo che essere piccoli aiutava visto che io avevo molto campo
da colpire e loro molto poco. Mio padre non poteva essere più orgoglioso del
fatto che sua figlia, la figlia nata dall’amore con la sua adorata moglie,
battesse ogni singolo uomo del suo esercito senza problemi fin dall’infanzia.
Visto che i miei fratelli non amavano le varie cose
burocratiche che papà doveva fare e le liti iniziavano seriamente a darmi ai
nervi e il solo addestramento mi iniziava ad annoiare, chiesi di poter prendere
il loro posto un giorno in cui tutti e tre si finsero malati. Visto che non
poteva andare solo fu lieto di usare la scusa per passare il pomeriggio con me.
I vari sovrani risero quando mi videro finché non li ammutolii con i miei
secoli di conoscenza di politica. Dopo un milione di guerre e sovrani vari sai
come gestire i tuoi rivali politici…in poche parole? La mia esperienza e il mio
visino dolce di bambina aiutarono papà più di quei ribelli dei miei fratelli.
Neanche a dirlo papà la volta successiva mi portò con sé senza nemmeno
chiederlo a loro, infondo se l’erano cercata. Potete pensare che non sia una
punizione mancare un evento politico noioso e pieno di arroganti nobili…ma se
riesci a conquistartene l’appoggio dalla tenera età in un futuro, specie dove
hai altri pretendenti alla corona, avrai appoggio di più famiglie. Più il tuo
potenziale appoggio è grande più facile è che tu prenda il dannato trono. Cosa
di questo quei cretini non capiscono? Alla fine comunque mio padre mi ha
monopolizzata dai cinque anni crescendomi praticamente come un erede al trono
maschio. Credo che adorasse portarsi in giro una piccola bambina che era nata
da lui e la moglie e vedere i nobili cadermi praticamente ai piedi. La verità?
Con le donne questi pomposi bastardi abbassano la guardia come se nulla fosse…a
saperlo mi sarei risparmiata parecchi mal di testa nelle mie vite precedenti,
lato negativo sta che cercano di farmi fare la corte dai loro dannatissimi
figli…per fortuna mio padre non ha mai voluto saperne di sposarmi quindi…salva
Gli anni sono passati e io sono stata al fianco di mio padre
per tutto il tempo, cresciuta come se fossi il prossimo erede alla corona
invece che i miei fratelli. Pensavo si sarebbero infuriati ma non mi hanno mai
visto come probabile erede tanto per cominciare quindi non hanno mai nemmeno
pensato che io potessi prendere favoritismi per essa anche se femmina. Mio
fratello Stephan ha ora vent’uno anni, mio fratello Theodor ha vent’anni e mio
fratello Leonard ha diciannove anni, io ne ho solamente sedici, sono di età da
marito ma mio padre se la sta prendendo molto comoda nella scelta dei
candidati. E visto che ho ancora tendenze a seguire gonnelle invece di
pantaloni…direi che sono contenta della cosa…anche se non mi dispiacerebbe
vedere se esiste qualche tipo di uomo che mi attira…
Verso i miei quattordici anni mio padre ha portato me alla
conferenza con le varie razze, l’Imperatore dei Demoni come sempre non aveva
voluto partecipare…c’è uno strano rapporto con lui, viene convocato a ogni conferenza
di livello mondiale, come ad esempio la nomina di un futuro sovrano, ma nessuno
della razza umano lo vuole, anche alcuni delle altre razze non lo vogliono
intorno, e lui non vuole vedere nessuno in generale…almeno lui non è cambiato
nel corso degli ultimi cent’anni. Tornando alla conferenza, era per parlare di
eventuali matrimoni, che non sarebbero mai avvenuti perché “purità di razza” e
per evitare problemi di discendenza nel caso due eredi al trono si sposino e
nasca un figlio solo, a chi diamo la corona in quel caso? Ma sinceramente credo
sia per avere una scusa di poter sentirsi superiori all’altra razza…ho vissuto
mille e più vite e ancora non capisco cosa ci sia di male nel volere sposare un’altra
razza…sinceramente ho avuto più volte amanti licantrope o sirene…hanno un
fisico decisamente interessante da provare e persino le vampire sanno come…tenerti
su di morale…chissà se i maschi di quelle specie sono altrettanto interessanti
sotto le coperte…fingete di non aver sentito l’ultima parte grazie. Nelle altre
culture avere un’erede femmina non è così strano, dipendeva spesso dalla forza
di spirito o dal dono del dio o dea che veneravano, per esempio nei Sangue di
lupo, o licantropi se vogliamo, l’Alpha veniva scelto in base a chi aveva lo
spirito di lupo più forte e determinato al comando tra i figli di Alpha. Voglio
dire…loro sarebbero i barbari perché sono…disposti a eleggere a comando
qualcuno che ha le capacità di farlo e noi siamo i civili perché…lasciamo al re
dare una preferenza e in base al supporto che uno ha il trono passa di mano a…quella
persona? Che senso ha? Posso cambiare razza?
Quella sera mio padre faceva un paio di conversazioni monotone,
regno, famiglia, capisco i tuoi problemi, certo ti sto ascoltando senza
giudicarti…e poi si chiedono perché scoppino guerre ogni tre per due in questo
mondo…comunque…appena arrivati mi disse che potevo gironzolare e di stare solo
attenta a non creare guai, apparentemente uno dei miei fratelli ha dato della
cagna a una delle figlie dell’Alpha…già…sono geneticamente, almeno in parte,
associata a tali geniali creature…
Vedevo gli adulti guardarsi con aria monotona e sguardi che
pregavano di arrivare al dessert o che il figlio si sentisse male così da
potersi levare dai coglioni senza sembrare maleducati, non li biasimo, quante
volte i miei figli stavano male e mi sono saltato conferenze io…mia moglie mi
dava sempre noie per questo ma…lei non voleva vedere le altre regine, io non
volevo vedere i re…e Tommy ha un forte mal di testa, non possiamo venire, ci
spiace tanto ciao.
Mi annoiavo e visto che ero una ragazza, umana, nessuno si
avvicinava a me. Così ho preso l’iniziativa e mi sono avvicinata a una
bellissima bruna dagli occhi castani, una licantropa davvero ma davvero carina
con la coda e le orecchie molto ma molto morbidose
***
-Hey- dico piano avvicinandomi, lei sobbalza- scusa non
volevo spaventarti…
Lei scuote la testa- è che…è tutta la sera che nessuno mi
parla…io sono Lya
-Il mio nome Eislyn- dico io facendo un breve inchino- ti va
di fare due chiacchiere
-Non mi dispiace ma…lo sai che sono una licantropa vero? –chiede
lei piano
Io sorrido e alzo le spalle- io ti trovo carina sinceramente
-Dici? –chiede lei allegra- anche tu lo sei. Sei umana vero?
-Già- sorrido io- mio padre è qui a…parlare e parlare e…parlare…
-Anche il mio- ride lei- non capisco nulla di tutto ciò che
dice…sembra quasi che non stiano conversando ma sparando parole a caso finché
non hanno una scusa per non parlarsi!
Rido- lo stavo pensando anch’io!
Parlammo per una buon’ora di varie cose e devo dire che
eravamo praticamente migliori amiche dopo venti secondi di conversazione…
-Hey che ne dici se parliamo con l’elfa? –chiesi io
-Perché? –chiede lei
-Beh…sembra…sola- dico io guardando la bionda elfa dagli
occhi blu
Lei sorride- sei proprio gentile tu eh?
-Dici?
Lei annuisce- le umane che ho visto di solito sono
terrorizzate dall’idea di prendere qualcosa se anche solo ci toccano
Io la prendo a braccetto- l’unica cosa che potrei prendere è
un po’ di bellezza, andiamo su
Lei ride- sei unica
-Hey- sorrido io all’elfa
-C…ciao- risponde lei
-Io sono Eislyn e lei è Lya- dico io- tu come ti chiami
-Mia- risponde lei
-Ti va di fare due chiacchiere? –chiede Lya
Lei si illumina- posso davvero?
-Ovviamente- sorrido io
***
Eventualmente ci siamo avvicinate a praticamente ogni
ragazza o ragazzo in sala e ci siamo messi tutti a parlare in un angolo ridendo
di fratelli maggiori o nobili del nostro regno che si credevano degli dei in
terra…la cosa attirò lo sguardo di praticamente ogni adulto in sala, specie per
il fatto che quando due razze iniziavano a scaldarsi ero io a calmarle…politica
e molti figli…impari a gestirle le liti fidatevi
****
-Lo giuro certe volte non so che diavolo hanno nella testa-
rido io
-Sul serio ti ha chiesto di farlo venire? –chiede Lya- i
ragazzi sono disgustosi
-Hey- protestano i ragazzi nel gruppo
Io rido- peccato per lui mio padre era nel raggio di azione
delle sue orecchie…
-Che è successo? –ride di già un vampiro
-Diciamo che mio padre ha una reputazione di essere
abbastanza abile a tagliare teste…e qualsiasi cosa gli abbia detto, il ragazzo
mi si è inginocchiato a chiedere perdono il giorno dopo e tuttora mi cerca di
non irritare- rido io
-Oh beh, un pervertito in meno- ride Mia
-Non sapevo che un’umana potesse essere simpatica sai? –chiede
Dimitri, un vampiro dai capelli neri e occhi rossi- attenta o potrei venire a
succhiarti il sangue
Gli altri si congelano e lui sembra per un secondo maledirsi
di ciò che ha detto- io…
Io scoppio a ridere- oh se vuoi farti un mese di carrozza
per venirmi a trovare fa pure
Lui mi sorride ringraziandomi mentalmente per non aver dato
di matto, come se non fossi stata mai con vampire, non è male il morso e loro
diventano abbastanza facili da eccitare dopo di esso- attenta o potrei davvero
venirti a trovare
-Se superi il re- ride Lya- sarai qui alla prossima
conferenza vero Eislyn?
-Non lo so sinceramente- dico io- mio padre ha detto che
lascerà il trono a uno dei miei fratelli tra due anni…quindi…
-Hai fratelli? –chiede Mia- aspetta…non c’era quell’idiota
che ha chiamato Lya una cagna?
-Sei correlata a tale gente? –chiede Lya- oh povera anima
Rido- non tanto…sono fratellastri, figli delle tre mogli di
mio padre, mia mamma è la regina ma sembrava di non poter dare alla luce figli
quindi…ha trovato un’altra maniera, ma mia madre è l’unica che ama ed è sempre
molto più felice di avere me in giro che loro. Si vanta sempre con i suoi
cavalieri che io riesco a batterli con le armi
-Pratichi spada? –chiede Jeremy, un centauro dal pelo nero e
dagli occhi grigi
-Sì. Per gioco un giorno uno dei cavalieri di papà e
istruttore dei miei fratelli mi ha detto che potevo provare, voleva motivare
Leonard che non voleva allenarsi, solo che si è scoperto che ero portata per l’arte
della spada e da allora sono il vanto di mio padre e dei soldati…credo
riconoscano più me che loro- dico io senza pensarci
-Beh se tu accompagni sempre tuo padre alle cerimonie, alle
conferenze ecc, ti sta crescendo come un erede maschio e sei il suo vanto come
tale…forse la darà a te la corona! –sorride Lya
-Magari- ammetto io- il popolo mi chiama Principessa di
Cuori, ho convinto papà a fare determinate costruzioni e modifiche al regno che
hanno aiutato il popolo e avrei centinaia di idee in mente ma…il nostro è un
regno che fa passare la corona da re a figlio maschio. Non ho il giusto sesso
per prenderla pare
-Che stronzate! –dice Dimitri- se hai migliori qualità
dovresti essere messa al potere!
Io rido- fosse così facile…parlando di altro…stanno
arrivando i nostri
-Ragazzi…va tutto bene? –chiede quello che presumo sia il
padre di Lya
Lei sorride- papy la conosci Eislyn? È super dolce sai? Ci siamo
messi a parlare e ci stavamo divertendo vero?
Dimitri annuisce- sì, almeno mentre voi fate affari noi
passiamo il tempo
-E voi…non state litigando? –chiede un Vampiro che presumo
sia il padre di Dimitri, indicando me con gli occhi
-Nah- dice lui- Eislyn è figa, sa prendere uno scherzo e non
si spaventa del fatto che siamo diversi da lei
Mio padre sorride- beh ovviamente, infondo la mia bambina è
sempre stata aperta verso le altre razze…ha convinto questo vecchio a fare
leggi in favore di molte e sta lavorando sul bandire la schiavitù sapete?
Gli adulti sembrano sinceramente sorpresi e una donna,
Amazzone a giudicare dai vestiti sorride- e tu vecchio ascolti una bambina?
Mio padre annuisce- sarà una bambina ma è la mia bambina e
finora, devo dire che è più utile di quei cretini dei miei figli…
-Eislyn vero? –chiede un Elfo, padre di Mia forse? –vorrei sentire
un po’ le idee che hai per aiutare gli elfi, tuo padre me ne stava giusto
parlando
Io sorrido- certamente
****
L’anno dopo fui di nuovo io ad affiancare mio padre durante
le varie conferenze. Non solo, io e i ragazzi eravamo legati dall’amicizia e i
nostri genitori approfittavano della cosa per farci interagire anche senza le
conferenze di mezzo. Dimitri mi viene spesso a trovare ad esempio e vederlo
spaventare i miei fratelli è oro colato per me…adoro anche quando un Minotauro
o un figlio di Medusa li fanno svenire…
Tornando al presente…mio padre sta per dichiarare il nome
del suo preferito al trono. Questo sarà solo il candidato preferito del re, che
viene annunciato di fronte al popolo e ai nobili, poi ci sarà un secondo
annuncio di fronte agli altri sovrani dei vari regni, poi ci sarà un terzo
annuncio di fronte alle varie razze con i dodici cavalieri scelti al fianco dei
possibili eredi. Le razze daranno un loro parere su chi è il più adatto, i
nobili anche, gli altri sovrani e anche il popolo, infine in base a quello
viene eletto il re…non funzionava così ai miei tempi ma…se ci penso…anche il re
dei Demoni ha diritto di dare il suo voto…strana strategia visto che
tecnicamente siamo suoi nemici ma…
-Alzatevi figli miei- dice mio padre. Siamo sul palco di
fronte all’intero regno e anche agli altri grazie alla magia. Mia madre siede
di fianco a mio padre mentre le Lady sono sedute al fianco di mia madre, i
troni regali sono magnifici, i loro sono ricchi ma non così tanto, sono persino
inferiori ai nostri come appariscenza. Io sono seduta quarta, ma la più vicina
a mio padre, per qualche ragione ha favori un ordine decrescente nell’affidare
i posti mio padre
-Eislyn, perché non ti alzi? –chiede lui. Io obbedisco
leggermente confusa, così come chiunque altro stia vedendo. Solo gli eredi
dovrebbero alzarsi papà…
-In questi anni ho visto molte cose nei miei eredi- inizia
lui muovendosi per il palco- onore, coraggio, gentilezza, astuzia, capacità
intellettive ineguagliabili- monta il loro ego papà…sono certa che nulla di
male accadrà…
Leonard mi sorride…ti stacco la testa…anche se forse
scherzavate ma il “potrei prenderti in moglie” a tua sorella, anche se avete
solo un parente in comune mi continua a disgustare…che razza di era sto vivendo…
-Ho visto come il popolo, i nobili, i sovrani e le altre
razze reagivano…e posso dire di non poter essere più sicuro della mia scelta-
dice lui prendendo la corona del primo principe dal piedistallo. Per ora io
indosso una tiara, le Lady nulla, mia madre la corona di regina, mio padre
quella da re, i miei fratelli invece quelle da principe…la corona del primo
principe invece e simile a quella del re, da lui la percezione di ciò che dovrà
vivere con essa e indica il favore del re…ci sono altri oggetti da possedere…ma
la corona è un ottimo inizio.
Mio padre sorride avvicinandosi…passa davanti a Stephan…lo
sta superando? Passa oltre Theodor…anche lui? Supera Leonard…torna indietro
forse?
Perché è dietro di me?
-Per questo…il mio favorito al trono è…-la mia tiara viene
tolta e sento il peso di una corona in testa- mia figlia Ryoko Cathewulf Nyssa
Eislyn, l’unica tra di loro che io ritengo degna del trono
Aspetta…cosa?!
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