Capitolo 18: Let’s explore!
-Qualcuno è di buon umore- commenta Damon baciandomi
-Sono già al mio quinto cavaliere- sorrido io
-Sai…preferirei tu non fossi un erede al trono- mormora lui
coccolandomi
-Perché? –chiedo io
-Se fossero solo i tuoi fratelli a concorrere al trono tu
saresti libera di sposarmi…invece ora devo aspettare che qualcuno lo prenda il
trono prima di poterti fare mia moglie- risponde lui
-E se divento io il re? –chiedo io
-E vorrà dire che avrò un re come moglie- risponde lui
tranquillamente- possiamo tornare a coccolarci?
Io lo bacio- va bene…
****
-Dove stiamo andando? –chiede Raven
-Ho pensato di controllare le voci di questi presunti
“fantasmi” che vengono segnalate alle guardie- rispondo io
-Fantasmi? –chiede Kain
-Non sai cosa sono? –chiede Jonathan fermandosi
-Per la religione dei WereBeast, elfi, fate, amazzoni…per le
religioni legate molto alla natura, molto più di quella degli umani, i fantasmi
non esistono Jonathan. Per loro che vivono nella natura e con la natura e non
cercano di contenerla o sottometterla come molti umani, una volta morto il tuo
spirito ritorna alla natura che poi di nuovo lo rifarà vivere come un nuovo
essere. Certo ci vogliono anni magari, ma lo spirito non è intrappolato in
forma terrena. Per gli umani…molti credono che una persona che ha forti
desideri attaccati alla sua vita terrena rimanga legato al mondo fisico
diventando un essenza che di solito non è molto contenta di essere bloccata qui
e tende a diventare uno spirito negativo
-Come i Goblin? –chiede Anahi
-Non esattamente. I fantasmi sono più…incapaci di capire le
situazioni…sono solitamente accecati dai loro desideri terreni o hanno zero
memoria su cosa era la loro vita prima di morire…sinceramente non credo nei
fantasmi- dico io
-Come fai a non crederci? –chiede Jonathan
Io sorrido- so che cosa succede dopo che muori…puoi metterci
la mano sul fuoco, non sei uno spettro…sei…sei bloccato nella natura, vedi il
mondo senza emozioni negative e per te corre tutto. Sei morto cinque secondi fa
per te e torni in vita come nuovo essere senza memorie, ma anche se per il tuo
spirito sono passati cinque secondi potrebbero essere mesi, anni, secoli…millenni.
Questo è ciò che credo…non muori e stai fermo…anche se hai molte cose che ti
legano al mondo fisico…
Sono rinata centinaia di migliaia di volte, ogni volta avevo
centinaia di cose in sospeso: mia moglie, i miei figliastri, il mio regno, chi
mi amava…Damon…
Se i fantasmi fossero qualcosa…io non sarei MAI rinata…già
nella prima vita avevo così tante cose da fare che…
Avrei…sarei rimasta al fianco di Damon…come fantasma ma…sarei
rimasta con lui…io…
-Eislyn? –chiede Jonathan richiamandomi sulla terra
Scuoto la testa- scusate…
-Stai…bene? –mi chiede Niabi
Le sorrido- sto bene…stavolta andrà bene…dicevamo?
-Dei fantasmi? –prova Kain
-Ah…già…ci sono delle miniere di diamanti qui vicino e si
sentono delle voci “spettrali” –dico io- i minatori sono spaventati e stanno
chiedendo ai soldati da giorni di andare a controllare.
-Perché non sono andati? –chiede Raven
-Perché sono obbligati a fare altre cose, molte dettate dai
miei tre idioti di fratelli…quindi ho preso la libertà di andare di persona con
voi, giusto per sicurezza in caso fosse, come credo, fonte naturale questo
suono –dico io
-Ovvero? –chiede Anahi
-Le mie teorie sono: mostri intrappolati, vento da qualche
apertura o…qualcuno intrappolato sottoterra- dico io
-Intrappolato? –chiedono in coro loro
-Nelle miniere la stabilità delle pareti è…tutto eccetto
stabile. Incidenti, perdite di gas, esplosioni andate male…i rischi sono così
alti che mi stupirebbe che non ci siano mai stati soccorsi per qualcuno rimasto
sotto qualche masso caduto in un crollo…-rispondo io
-Quindi qui potremmo avere a che fare con feriti? –chiede Kain
-Per questo vi ho chiesto di venire tutti. Raven è il
migliore tra tutti a muoversi con cautela, Kain ha la maggior forza tra noi,
Niabi ha molte conoscenze mediche, Jonathan sa gestire combattimenti in spazzi
pericolosi e rischiosi, conosco le tue storie di lotta, e Anahi ha la miglior
conoscenza del terreno, ovvero è l’unica tra noi a poter ritrovare in fretta la
via di fuga senza perdersi fra i vari odori di carbone e i venti che girano tra
le rocce…
Loro annuiscono
-Bene…siamo pronti? –guardo la grotta- perché è ora di
scendere nella tana degli spettri…
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