WitchandAngel : Capitolo 19: The five legends

Capitolo 19: The five legends

Capitolo 19: The Five Legends

Il mondo divenne nero per Roze appena chiuse gli occhi. Piccole luci iniziarono ad accendersi, era entrata nel mondo dei famigli. Ora doveva solo aspettare che uno di loro si avvicinasse
Ogni suo pensiero sarebbe stato valutato, ogni sua azione sarebbe stata vista, ogni lato oscuro del suo carattere sarebbe stato esposto al mondo dei famigli…
Nulla di cui essere nervosi
Sinceramente non le interessava cosa avrebbero pensato di lei…infondo il famiglio avrebbe scelto di avvicinarsi e legarsi a lei quindi avrebbe deciso di testa sua se lei era o meno degna di lui
Avrebbe davvero voluto vincere la scommessa con Aaron
-Chi è questo Aaron? –le chiese una voce
-Il mio istruttore- rispose lei, ben conscia che il suo corpo fisico era immobile e che solo il suo spirito stava parlando
-E cosa avresti scommesso con lui? –chiese un’altra voce
-Lui è…molto…io lo ammiro moltissimo…vuole conoscere uno dei leggendari…quindi…
-Cosa hai scommesso? –chiese un’altra ancora
-Se un leggendario mi sceglierà come partner mi avrebbe dato un bacio…- disse lei
-Un bacio? E perché mai vorresti ciò? –chiese un’altra ancora
-Io…- Roze si zittì
-Non è solo ammirazione per questo Aaron vero? –chiese qualcuno. C’erano almeno cinque famigli che le stavano parlando in quel momento e non era sicura chi fossero o se l’avrebbero scelta
-No…- ammise lei
-Oh, amore…cosa così dolce…hai fatto molti sforzi per incontrarlo vero? –chiese una voce
-Ho studiato, mi sono allenata e ho fatto tutto ciò che potevo per essere messa sotto di lui…ho avuto fortuna e…- inizio Roze ma venne interrotta
-Non è fortuna cara. Hai lavorato sodo per quel risultato
-Senza contare poi il tuo impegno nel cercare di mantenerlo puntato su di te…
-E tutte le ore di allenamento non devono essere state facili per un corpo gracile come il tuo
-Ma i risultati sono stati molto più che positivi direi
-Credo di avere un’ultima domanda prima di decidere- le disse la prima voce
-Dica- rispose Roze
-Vuoi conquistare il mondo?
Lei sorrise- per ora l’unico mio interesse e conquistare l’uomo che amo e far sì che io possa vivere una vita felice con lui…se in mezzo conquistiamo il mondo non lo so
-Uhm…famiglia prima di tutto eh?
-Molto nobile molto nobile
-Molti valori qui
-Molto talento
-Direi che è deciso allora…
****
Aaron osservava Roze immobile nel cerchio. Cosa stava succedendo? Ci stava mettendo molto più tempo degli altri e la cosa iniziava a preoccupare i professori. Che avesse trovato un famiglio negativo? Erano rari ma…c’erano casi in cui un famiglio attentava alla vita del proprio partner per prenderne il posto nel mondo umano
-Dobbiamo interrompere- iniziò un professore
-Non osate- rispose Aaron
-Sta rischiando la sua vita- rispose lui
-Se interrompete ora rischiate di dameggiarla mentalmente- rispose lui
-Ma…- iniziò lui
-Non osate- rispose Aaron facendoli tremare
-Morirà –lo avvertì un professore- e sarà sua la colpa
Aaron lo guardò- so il rischio e so cosa Roze vuole
-Spingere quella ragazza a questi estremi…non hai interesse in lei vero? –chiese un istruttore
Aaron lo fulminò con uno sguardo- la mia Roze non fa nulla di estremo. So cosa vuole e so cosa è meglio per lei. Se osate intromettervi nel rituale vi farò finire nella tomba, chiaro?
Nessuno fiatò
Aaron guardò Roze. Di colpo la treccia si liberò dai nastri e scritte antiche iniziarono a formarsi sul suo corpo, oro puro che scriveva il voto tra famiglio e master. La cosa che colpì Aaron fu quanto lungo il testo fosse questa volta, solitamente prendeva solo la parte del corpo interessata al marchio ma stavolta stava ricoprendo il suo intero corpo. Venne sollevata terra mentre i suoi capelli venivano mossi dall’enorme energia Lyr che stava ora circolando nel suo corpo. Divenne completamente dorata per un paio di secondi. Aprì gli occhi, completamente d’oro anch’essi. Poi venne posata delicatamente a terra. Chiuse gli occhi e tutto sparì. Tornò alla normalità.
Aaron si mosse in un lampo e la raggiunse. La prese prima che cadesse.
-Roze? –la chiamò
Lei non sembrava riprendere i sensi
-Roze- la richiamò con più nervosismo
Lei aprì gli occhi piano- Lord…Aaron?
Lui le sorrise- sei ancora qui…
-Sono tornata- sorrise lei
-Bentornata- le disse lui
-Posso…dormire? Sono senza energie…- disse piano lei
-Va bene- la alzò in stile sposa- dormi pure
-Vuole tanto conoscerti…- mormorò lei mezza addormentata
-Chi? –chiese Aaron guardandola
-I miei famigli…vogliono conoscerti…- mormorò lei finendo nel mondo dei sogni
-Come…- iniziò un istruttore
-Sta bene- rispose freddamente- ha fatto un contratto con più famigli. Ha consumato più energie per quello
-Oh…- rispose qualcuno lasciandolo passare senza dir nulla
****
Due ore dopo Roze si svegliò accoccolata a Aaron che l’aveva tenuta vicina tutto il tempo
-Uhm?
-Hey- sorrise lui- buongiorno…
Lei sorrise- buongiorno…quanto ho dormito?
-Un paio di ore- rispose lui tranquillo accarezzandole il viso
Lei sorrise- mi devi un bacio
Lui la guardò curioso- ah sì?
Lei si alzò e gli tese la mano- dobbiamo andare a mostrare i famigli ora vero?
-Sì- ammise lui prendendole la mano e lasciandosi tirare fuori- perché hai detto…
Lei sorrise- vedrai
***
-Lady Roze se si sente bene sarebbe il suo turno a breve- disse l’istruttore
Roze annuì piano. Aveva visto di nuovo i famigli del gioco. Phoebe e Stephan avevano due gatti, Damon e Julie due animali che le ricordavano molto degli orsetti, Keith e Genevieve avevano trovato due specie di aquile, Vincent e Marienne qualcosa di simile a degli scoiattoli, Jason invece aveva un grosso cane nero, ogni famiglio aveva l’elemento del proprio partner.
Elfy le sorrise- dunque…pronta?
Lei sorrise- credo che vincerò una scommessa oggi…
-Oh? –chiese Aaron- direi che non mi sorprenderebbe la cosa
-Lady Roze- chiamò l’istruttore
Roze sorrise andando al centro dell’arena e concentrandosi- Gryphon
In un bagliore dorato apparve il maestoso grifone dagli occhi dorati, sul petto il simbolo stesso dei leggendari
Roze sorrise allo stupore di Aaron e accarezzò la testa del grifone- Phoenix
Stese il braccio permettendo alla fenice di apparire dal fuoco puro e posarsi sul suo braccio, anch’essa con il simbolo dei leggendari sul petto e gli occhi d’oro puro
Roze sorrise sfiorando la fenice che si andò poi a posare, dopo un volo veloce sulla schiena di Gryphon- Hydra
La creatura apparì davanti a tutti con le sue cento teste iniziali, il simbolo dei leggendari sul petto e parecchio occhi d’oro che guardavano un po’ tutti.
Roze sfiorò una delle teste e osservò un Aaron molto colpito- Peryton
Dalla luce dorata uscì il maestoso cervo con le ali colorate e il simbolo dei leggendari sul petto
Roze gli accarezzò la testa trovando il suo istruttore osservare ammirato le quattro creature- infine…
-Non può essere…- mormorò qualcuno
-Dracus- chiamò Roze
Da una forte luce dorata uscì un grande drago dalle scaglie color pece con alcune scaglie d’oro e pietre preziose, occhi dorati, grosse ali, artigli e lunghe corna di diamante
Roze gli accarezzò la testa e guardò direttamente Aaron- questi sono i miei famigli
Li richiamò con una mossa della mano e si diresse verso Aaron- possiamo tornare a casa? Sono stanca…
Lui annuì e la condusse con calma via dalla folla che la osservava. Roze si girò a vedere Jason e Elfy farle due pollici in su, sapendo che la signorina non era per nulla stanca
***
Roze chiuse la porta dietro di sé e guardò Aaron- sorpreso?
Lui le sorrise- molto
-Non avevamo un patto? –chiese lei avvicinandosi- scherzo…credo farò del thè e…
Aaron la tirò per un polso e la bloccò contro il muro e prima che lei potesse reagire le sue labbra si unirono a quelle di lei
Lei arrossì quando lui si allontanò cosa che lo fece sorridere- una promessa è una promessa…
Lei sorrise- vero…e dire che sei il primo a baciarmi…anche se Stephan ci ha provato varie volte…faccio del thè e dei biscotti…
Lui la guardò sfuggirgli dalla presa- uhm…forse dovrei riscrivere a Rhys…
-Ah Lord Aaron- disse lei tornando nel tono formale- se vuole posso tirare fuori i miei famigli…
Lui si illuminò- mi piacerebbe
Lei sorrise guardandolo accarezzare Peryton e si sfiorò le labbra…quella era una sensazione che voleva riprovare…




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