Capitolo 10: Wrong Woman to mess up with
-Principessa! –dicono i soldati appena mi notano, tredici
uomini che ammazzo e mi notano solo ora…
-Occupatevi della sicurezza di chi non può combattere.
Cercate di condurre…-inizio io ma un urlo femminile mi blocca. La voce di mia
madre per essere precisi- dannazione…
-Principessa! –urlano i soldati correndomi dietro mentre
praticamente volo verso la torre di mia madre.
Di fronte alle scale trovo un armadio di muscoli armato di
Ascia che non sembra intenzionato a farmi passare o a lasciarmi viva…
-Ragazza…- dice il gigante- una ragazza con la spada! –ride
più forte facendo girare anche i compagni
Continuo a correre, seguita dai soldati- i supporti, io
penso all’idiota di muscoli
-SI LADY EISLYN! –urlano loro prendendo le spade o
preparando gli archi
-Come se una donna potesse…- inizia lui ma con un salto gli
taglio via il braccio che teneva l’arma
-Scusa bestiaccia, ma sono leggermente di corsa! –dico io
decapitandolo con la sua stessa ascia- occupatevi di loro. Io penso alla regina
Faccio le scale di corsa e riesco ad arrivare davanti a una
scena che mi rivolta lo stomaco.
Mia madre forzata sul letto e le Lady che sono tenute ferme
da degli omoni dalla dubbi intelligenza. Per fortuna non sembra che nessuna di
loro sia stata violata e se ciò è successo…
La porta è chiusa ma il vetro mi permette di vedere cosa sta
succedendo. Ok…
Salto afferrando lo stendardo sopra la porta e letteralmente
la sfondo con un calcio…ah non le fanno più le porte di una volta
-Molla mia madre- dico al tipo
-Prendetela…- inizia lui ma il mio coltello taglia la sua
mano liberando quella di mia madre che riesce a usare uno dei suoi ferri da
maglia come arma nell’altra mano dell’uomo e correre lontano da lui- Piccola
troia…prendete la regina e quella dannata…principessa…
Gli omoni mollano la presa sulle Lady per venire da me, cosa
che dà a mia madre il tempo di tagliare la corda e mettersi a un angolo
-Eislyn- dice lei in ansia
-La principessa erede al trono…- dice il tipo- quale
ONORE…papino vi ha lasciata tutta sola a casa? Deve essere brutto essere…
La mia spada vola diretta al suo braccio facendolo urlare- chiudete
gli occhi voi quattro…non è spettacolo per signore
-E tu che saresti? –prova uno dei tre attaccandomi ma mi
ritrova dietro di lui prima che possa reagire
-La moglie del Demonio- dico tagliandogli la gola. Vengo
attaccata dagli altri due ma mi basta una spada per sostenere il peso delle
loro, saranno gli anni di addestramento, sarà la mia agilità o forse, cosa più
probabile, il fatto che sono incazzata nera e li voglio morti ma guarda caso le
loro teste rotolano giù le scale che è una bellezza…
L’uomo che teneva mia madre cerca di liberarsi dal ferro di
lei e prendere un’arma, bloccato dal mio tacco sul polso- ti prego…tu…tu sei
quella generosa…sei quella che mostra pietà
-Sì…-dico io sorridendogli- ma non a chi tocca la mia
famiglia
La mia spada taglia come burro il suo collo. Forse avrei
dovuto lasciare l’onore a papà di ucciderli…di certo però non voglio correre
rischi di super…
Mia madre mi stringe in lacrime- Eislyn…
-Va tutto bene- le dico lasciandomi stringere anche dalle
Lady- vi hanno…
Mia madre scuote la testa- no…sei arrivata in tempo
Almeno quello. I soldati salgono- regina!
-Sto bene- dice mia madre- stiamo bene
-Chi ha il comando in assenza del re? –chiedo ai soldati
-Vostra maestà la prima erede Eislyn- risponde uno di loro
-Buona memoria- dico io- portatele con gli altri che non
possono combattere e assicuratevi che siano al sicuro…inoltre…
-Eislyn…? –chiede mia madre notando il mio sguardo- cosa…
-Conducete ogni intruso verso la sala del trono centrale.
Quella con il trono rialzato da terra dalla scalinata. Barricate le porte da
fuori e assicuratevi che solo sua maestà mio padre possa entrare. Non importa
cosa sentirete da dentro, non dovrete aprire le porte
I soldati mi guardano- principessa…
-Posso cavarmela da sola…siano cento, mille o più
soldati…-dico io- assicuratevi che i restanti fuori siano sterminati
-EISLYN! –urla mia madre come comincio ad allontanarmi- è
una pazzia!
-Non puoi farlo- concorda Penelope
-Ti uccideranno- mi dice Irys
-Per piacere…non andare- prova invece Juliet
-I soldati che abbiamo qui non sono in grado di sopportare
un attacco del genere- dico io- il ruolo di un re è quello di servire il
proprio popolo, il ruolo di una regina…
Mia madre deglutisce- è quello di assicurarsi che gli ordini
del re siano eseguiti…non me lo chiedere…
-Non morirò mamma- dico io- te lo giuro sul mio onore.
Quando papà arriverà e le porte saranno aperte sarò viva.
Lei inizia a piangere più di prima- …non…
Sospiro- va bene…come sostituta al trono in assenza del re
vi ordino di eseguire quanto ho detto.
I soldati mi guardano in ansia- siete sicura?
Sorrido piano- starò bene. Raven è già in corsa per prendere
il re…non morirò così o non sarei nata nel modo in cui sono nata
La religione è sempre stata una forte chiave in questo
regno. Il solo menzionare il fatto che alla mia nascita tutto sia migliorato,
come se gli dei mi avessero benedetta, ha sempre funzionato con i soldati. Loro
sorridono infatti- come desidera sua maestà
Mia madre mi stringe la mano mentre l’accompagno per parte
del corridoio- non morirmi…io e tuo padre non…
Le tolgo una lacrima da viso- con chi credi di parlare? Sono
figlia tua e di papà…non mi faccio uccidere prima di vederlo alle prese con i
suoi futuri nipotini e con il suo futuro genero…
-Si è…proposto? –chiede mia madre momentaneamente rasserenata-
per la corona forse…
-Si è proposto quando avevo quindici anni, quando non ero
che figlia del re e non avevo corona a mio nome. Se divento o meno sovrana non
gli interessa- la rassicuro io- forse non sopporta la cosa anzi…va con
loro…starò bene
Lei annuisce- voglio vedere i miei nipoti…vedi di non
morire…o…o…
-Non sei molto convincente se piangi mamma- dico io dandole
un bacio e allontanandomi in fretta alla sala del trono.
Quanti ricordi…questa sala viene usata ormai solo per la
coronazione ma…fu qui che io e Damon ci conoscemmo nella mia primissima vita,
diventammo amici…ci…confessammo…e uccise chi lo costrinse a uccidermi nella mia
decima vita…questa sala era la nostra sala…dove giocavamo a essere
oltre…semplici amici…
Salgo le scale e mi guardo intorno…se fossi nata donna nella
mia prima vita…
Nessuno ci vietava di stare insieme da maschi, non è fuori
legge la cosa n’è tabù ma…eravamo entrambi re. Un re ha bisogno di un erede
e…due uomini non possono dare luce a un erede…se ci fossimo sposati poi e
avessimo avuto mogli per avere figli…chi prendeva quale regno se uno di noi non
poteva averne…e le voci…non avremmo avuto pace…
Nascere donna può rendermi la vita di sovrana di questo
regno difficile…ma almeno mi dà la sicurezza che nessuno potrà dirci che non
possiamo stare insieme…che è una cosa immonda…
Vado dietro i troni e tolgo dal muro le due spade incastrate
nello scudo. Questa sala ha armi ovunque come decorazione ma…sono armi vere,
qui Damon e io avevamo sempre programmato una ritirata strategica in caso di
attacco…noi due contro il mondo dicevamo da giovani…già…non tanto vittoriosi
purtroppo…
Mi siedo sul trono che una volta fu mio e che forse lo sarà
ancora, la mia corona di primo erede brilla nella semi oscurità di questa sala
e il trono al mio fianco sembra più vuoto di ciò che è…anche sposato e anche
quando amavo mia moglie nessuna fu mai mia regina. Non diedi quel titolo a
nessuna in nessuna vita. Damon non si sposò mai, non voleva sposarsi…entrambi
cercavamo di…dimenticare ma…poca fortuna…poco desiderio di farlo…mi sposai per
dare eredi…che scoprii presto di essere maledetto a non avere mai…fui padre di
orfani, che mi amarono come tale, fui marito di mogli, che mi amavano ma non
riuscivo a amare davvero, e fui forzato a venir ucciso ancora e ancora
dall’unico che amavo…questa dannata sala mi sta davvero scombussolando la
testa…
Sento le porte aprirsi e vedo uomini non miei entrare. Sono
parecchi…un centinaio o più. I miei soldati chiudono le porte barricandole da
fuori. Direi che è ora di ritornare al presente…andrò da Damon stasera…
-Aprite dannati! –urla uno degli uomini
-Che modi…- dico io facendoli girare verso di me. Sono
seduta sul trono, guardandoli dall’alto al basso, se fossi ancora il me di due
metri e armadio di muscoli di qualsiasi delle mie precedenti vite sarei più
inquietante…oh beh…
-L’erede- dice qualcuno
Io mi alzo piano dal trono- nessuno di voi uscirà da questa
sala vivo.
Loro scoppiano a ridere. Io prendo le spade e sospiro-
perché nessuno mi dà mai retta…
Con un salto sono al centro della sala. Uno di loro mi si
avvicina ridendo- ok piccola…colpiscimi con tutta la forza che hai!
Gli altri ridono…ma smettono quando la mia spada gli
trapassa il cuore facendolo cadere in ginocchio e poi a terra con nel totale
silenzio della sala
-Uccidetela! –urla qualcuno
Mi sa che mamma si arrabbierà…sarà la sedicesima volta che i
vestiti che mi fa fare vengono rovinati…oh beh…
****
Raven arrivò al re correndo
-Ah Raven- sorrise il re- abbiamo appena…vinto- notò il suo
volto- cosa…
-Il castello è sotto attacco- disse solo Raven. Non serviva
altro per far urlare il re un comando di immediata partenza
****
-La regina non sta reagendo bene- mormorò una delle guardie,
cercando invano di non pensare alle urla e al rumore di spade che proveniva probabilmente
dalla sala del trono
-Speriamo la principessa stia bene…-mormorò invece un’altra
osservando la regina in ginocchio di fronte a un altare improvvisato insieme
alle Lady e alle maid pregando per la salvezza di Eislyn, le guardie stavano
silenziosamente facendo lo stesso mentre i bambini cercavano di capire la
situazione, strano ma vero non serviva loro una spiegazione per capire che
l’Alpha del loro Alpha era in grossi guai.
-Hey- disse una bambina avvicinandosi alla regina quando
questa aveva ripreso a piangere- mia mamma dice di non piangere senza
motivo…-le sorrise- l’Alpha Eislyn è molto molto forte! Starà bene!
Un bambino sorrise- ha battuto il nostro Alpha a mani nude
senza ferirlo…senza offesa ma un paio di umani non sono il nostro Alpha
La regina sorrise- dite?
-Signora lei è la mamma- disse una licantropa- eppure sembra
fidarsi meno di noi di sua figlia…sono madre e so che cosa sta provando…mio
figlio è lì fuori al fianco del mio Alpha a difendere il castello…ma in questo
momento non serve piangere per qualcosa che non succederà. Pensi a mantenere la
calma…gli dei non lasciano morire senza motivo una persona come lei…
La regina cercò di calmarsi- che figura…
-Leila? –chiese Irys
-Sono la regina per diamine- disse lei ricomponendosi- devo
fare qualcosa…
Le guardie la seguirono di corsa appena lei fu fuori dalla
sala dove l’avrebbero dovuta proteggere e correre verso la sala del trono dove
si trovava sua figlia. I suoni di spade e urla erano sempre più forti…
-Aprite le porte! –urlò Leila- dobbiamo entrare
Le guardie si guardarono chiaramente indecise su cosa fare
-Mi spiace regina Leila, non possiamo ubbidire al vostro
comando- disse una di loro
-Che succede? –chiese Kain poi guardò la regina- dov’è
Eislyn?
-Dentro la sala- disse la regina- ha dato ordine che solo
suo padre potrà aprire le porte
Kain guardò la regina e i soldati in chiara difficoltà.
Concentrò i suoi sensi qualche secondo- non riesco a capire se è viva o meno…ma
se è questo il suo ordine…non mi opporrò
-Kain! –disse la regina
-Regina Leila. Il mio compito è ubbidire al volere di sua
figlia…non ho obblighi con altri- rispose lui anche se avrebbe voluto aprire
quelle porte e aiutare Eislyn
Raven corse verso la regina- il re è tornato…mai corso così
tanto…
-Leila- disse il re entrando e stringendola- grazie al cielo
stai…
-Non ora! –urlò lei- fa aprire queste dannate porte! Tua
figlia si è chiusa dentro con gli invasori e ha dato ordine di…
Raven guardò le porte- io…non sento nessun rumore…
-Oh no…- mormorò la regina in lacrime
-APRITE LE PORTE! –urlò invece il re che notando la lentezza
delle guardie le spinse e quasi sfondò i pesanti portoni di legno.
L’odore di sangue fu il primo a investire chiunque entrasse.
Il re spostò la testa di istinto per evitare il pungente odore e i suoi occhi
caddero sulle porte, segni di graffi, come se qualcuno avesse disperatamente
tentato di aprire le porte erano ovunque. Girò la testa verso la sala, era buia
ma i suoi occhi si abituarono in fretta alla poca luce, migliorata da una
guardia che si sbrigò a dar fuoco a una delle torce che poi illuminò tutta la
sala. Era un bagno di sangue. Corpi su corpi ovunque. Sangue, spade rotte,
parti mancanti…non era una scena che lui vedeva da…forse non ne aveva mai vista
una scena del genere. Era un massacro. Le spade e le armi sui muri erano ora
conficcate in qualche cadavere o rotte a terra a furia di colpi
-Eislyn…- mormorò lui sperando di non trovarla tra i
cadaveri
-Avete preso il vostro tempo eh? –commentò la voce di lei.
Gli occhi di tutti guardarono al trono del re. Seduta con le gambe accavallate
e le mani a stringere i braccioli, la schiena dritta e uno sguardo molto
annoiato vi era Eislyn, le vesti bianche erano sporche di sangue e leggermente
rovinate, ma non vi era segno di un graffio su di lei. Si alzò piano e con
estrema calma scese le scale e si mise di fronte al padre- mi sa che dovrai far
ripulire la sala…purtroppo non so uccidere senza macchiare il tappeto…
La madre le corse incontro stringendola- stai bene? Dimmi
che non ti hanno…
-Sto perfettamente bene mamma –disse lei tranquilla- usciamo
di qui prima che sporchi anche i tuoi vestiti
La regina la strinse tremante- lasciali macchiare…mi
interessa più mi figlia viva che quelli…
-Eislyn stai bene? –chiese il re- cos’è successo?
-In poche parole- disse lei guardando la sala- hanno
sbagliato donna da sfidare…è stato più un “centra l’idiota” che una lotta…
I fratelli di lei indietreggiarono un paio di passi.
Eislyn si stiracchiò- io mi vado a fare un bagno…devo
levarmi il sangue di dosso…
Il re guardò la figlia andare via e poi osservò di nuovo la
sala- fatela ripulire…
Un soldato sorrise- è proprio la figlia mandata dagli dei
sire
Il re lo guardò un secondo confuso, per lui era sua figlia,
non qualche divino vassello- certo…fate ripulire…
Leila lo guardò- amore…
Lui la strinse- che ti hanno fatto?
-Eislyn li ha uccisi…dei uomini hanno provato a…nostra
figlia è arrivata in tempo –rispose lei
Lui strinse la presa- trovate il responsabile dell’attacco
al castello…
Raven guardò Kain- è normale che non mi sto stupendo?
Kain alzò le spalle- andiamo a controllare che non ci siano
altri intrusi va…
***
-Damon- chiamo apparendo nella sua camera facendolo cascare
dal letto- che diavolo stavi facendo per questa reazione?
-Nulla…- dice lui nascondendo qualcosa sotto il letto- che
succede?
-Sono rientrata nella nostra sala del trono…- dico io
-Quanti ricordi…-mormora lui avvicinandosi
-Per massacrare un centinaio di uomini- aggiungo io
Lui mi guarda- quanti ricordi…non abbiamo un bel passato noi
due o sbaglio?
Io sorrido- già…cosa nascondevi p…
Mi bacia cercando di distrarmi da qualsiasi cosa stesse
nascondendo- importa?
-Sai che ti conosco da secoli vero? –chiedo io- scoprirò
cosa nascondi…
Lui sorride- intanto lasciati coccolare…
-Corruzione di sovrano- mormoro io
-Disse quella che ogni vita passata l’ha passata a
raggirarmi per evitare di farmi incazzare…- risponde lui
Nessun commento:
Posta un commento