Capitolo 6: A mission each
-Bene ci siamo tutti- dice mio padre- c’è bisogno di onore
nell’essere sovrano
Allora partiamo male con i tuoi figli maggiori papà…molto
male…
Lui ci consegna una pergamena l’uno- insieme ai vostri
cavalieri e se volete parte del loro esercito andrete a svolgere una missione
che vi darà onore e rispetto e consegnerà punti a vostro favore negli occhi del
vostro regno, se fallirete tuttavia rischiate di perdere il consenso ottenuto
finora
Annuisco piano guardando la pergamena…mi ero scordata di
queste…
-Ma padre- inizia Leonard
-Ti consiglio di tacere- dico io- specie visto l’ultimo
periodo dalla mia coronazione a primo erede, voi tre vi state rendendo ridicoli
e bambineschi. Siete in linea per la corona, questo non è un gioco
-E tu che ne sai? –chiede Theodor
Raven fa un passo indietro capendo il mio umore. È il mio
cavaliere da meno di un mese ma mi conosce e capisce più di chiunque a corte o
chi mi è stato accanto per tutta la vita.
-Che ne so? –chiedo io alzando il tono- so che essere
sovrano significa essere responsabile di ogni singola vita di questo regno.
Cibo, soldi, salute, problemi, nemici, guerre, paci, regni vicini, patti,
matrimoni…ogni singola tua decisione può mandare tutto in fumo e costare
milioni di vite tra soldati e innocenti civili. Quindi vedi di toglierti la
testa dal culo e iniziare a usare il cervello che madre natura ti ha donato,
perché continuando così voi tre verrete considerai i tre figli del re che non
saprebbero andare in bagno da soli se mammina non fosse lì per pulire i loro
regali sederini, figurarsi se possono maneggiare una spada in guerra o condurre
in lotta un esercito…crescete per una buona volta e il fatto che ve lo stia dicendo
la vostra sorellina di sedici anni dovrebbe farvi solo vergognare di più…con
permesso, ho migliori cose da compiere che stare in presenza di tre buffoni che
si credono dei in terra
Raven mi segue in silenzio mentre mio padre ride a voce alta
-Dove dobbiamo andare mia regina? –chiede Raven
Apro la pergamena- oh…certo…nulla di più interessante…
Raven mi guarda- cos’è?
-La più ipocrita delle storie cavalleresche…principessa in
difficoltà
Lui ride- nulla di cui vedremo mai te protagonista penso…
-Sono una principessa, sono in difficoltà me la posso cavare
da sola- rispondo io
-Direi che più che in difficoltà saresti quella che mette in
difficoltà…- ride lui
-Chi vuoi portare? –chiedo io
-Lasci a me la scelta? –chiede lui
-Raven è il tuo esercito per un motivo, tu conosci meglio di
chiunque altro chi tra loro è adatto al lavoro- dico io
Lui sorride- ottimo allora…chiederò a altri tre di
seguirci…non servirà un singolo uomo in più
-Ottimo…e io so dove recuperare la donzella in difficoltà…-
dico io
Lui mi fissa
-Cosa? Sono popolare con le ragazze- rispondo io
-Dovrei chiamarti mio re? –chiede lui
-Purtroppo sono donna, ma per qualche ragione attraggo anche
il mio stesso sesso- probabilmente perché ho secoli di esperienza e mogli sulle
mie spalle e le mie abitudini di seduttore sono ancora lì
-Preferisci uomini o donne? –chiede Raven
-Beh…- già questa è una bella domanda…-uomini…se puoi
definirlo tale quel…lasciamo stare
Questo è imbarazzante
-Beh è normale che tu voglia un partner maschio no? –dice
Raven
-Dici? –chiedo io
-Sei una ragazza no? –ride lui- è normale che tu abbia
attrazione per il sesso opposto, anche se io personalmente non vedo nulla di
sbagliato nel favorire il proprio sesso. A chiarire, voglio solo donne nel mio
letto, ma non mi dispiace una partner con carattere maschile.
È vero io…- grazie Raven
-Per?
-Esserci- dico io
È vero…delle volte mi scordo che io sono donna ora…
Non fraintendete non c’è mai stata una vera e propria
negazione delle relazioni tra lo stesso sesso, anche se nessuno mai lo
ammetterebbe di avere attrazione per il proprio sesso. Al tempo che ero re
era…obbligatorio per me avere donne al mio fianco…ho amato ogni singola moglie
che ho avuto ma…diciamo che il mio cuore era con qualcuno che non potevo avere
per il mio sesso...tra le varie cose…devo dire che probabilmente sono
considerabile…bisessuale? Credo…amo le donne ma…ho una mia eccezione diciamo…
****
-Quanto tempo abbiamo per finire la missione? –chiede Raven
-Due mesi- dico io
-Partiamo domani? –chiede Raven
Io annuisco- pronto?
-Nato pronto- risponde lui
Sorrido- ottimo
-Tesoro! –chiama mia madre entrando di corsa- oh eccoti
E Raven si è di nuovo trasformato in un pipistrello o un
ragno e il soffitto e diventato di nuovo il suo nuovo pavimento…il fatto che
per me è normale la cosa non mi piace- mi cercavi mamma?
-Ho saputo da tuo padre che dovrai andare di nuovo a fare
qualcosa di pericoloso- io la guardo- di qualcosa!
-Ciao mamma, bellissima giornata fuori, quel vestito ti dona
moltissimo- dico io
-Dici? È giusto una cosina che…ah! Non cambiare argomento!
–urla lei, valeva la pena tentare…
-Devo solo fare una piccola cosa, nulla di difficile- dico
io
-Davvero? Non è pericoloso? –chiede lei preoccupata
-Pericoloso? –beh sono immortale finché non mi uccide il re
dei Demoni e l’unica persona che può uccidere lui sono io quindi…- non verrò
nemmeno ferita mamma
-Ottimo –sospira lei di sollievo- allora…ti lascio
progettare la missione…quando partirai?
-Domani- dico io
Lei annuisce- ci vediamo a cena
La guardo uscire- bene…Raven va dai tuoi soldati e
preparatevi
Lo sento uscire e sono finalmente sola
Quando ero alla mia prima vita io e il re dei Demoni
scoprimmo il nostro legame. E la nostra maledizione di non poter stare
insieme…lui e io siamo immortali. Possiamo vivere per l’eternità, lui non è mai
morto infatti, il problema è che lui può uccidermi e io posso uccidere lui e se
ci ammazziamo a vicenda rinasciamo. Ciclo infinito. Quindi per me e per lui
nulla è…spaventoso. Non possiamo morire…siamo legati insieme e allo stesso tempo…io
non posso stare con lui…succede sempre qualcosa che…ci porta allo stesso
punto…io morto e lui depresso per il tempo che deve aspettare di riavermi nella
sua vita…
-Stavolta…riusciremo a farla corretta la situazione…vero?
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