Capitolo 2: Well I’m not complaining!
Io sono…cosa?!
Il popolo si leva urlando e applaudendo a più non posso così
come molti nobili. Mia madre ha un sorriso immenso, le Lady non sembrano
curarsene più di tanto, mio padre sorride e i miei fratelli ridono…ridono?
-Bello scherzo sire…- dice Stephan- ora potrebbe dire il
vero…erede
Non posso nemmeno guardare mio padre ma a giudicare dallo sguardo
pallido di mio fratello…non è felice. Ok calmiamoci, pare che la nostra
maledizione funziona anche se sono femmina…o mio padre ha attualmente più
cervello di ciò che gli davo credito. Io e il re dei Demoni siamo…molto legati.
Nella nostra primissima vita io e lui siamo nati insieme. Le cose sono
precipitate e accidentalmente lui mi ha ucciso…ha cercato di suicidarsi
credo…ma io sono rinato. Di nuovo sono morto, stavolta perché siamo due idioti,
la volta dopo sono rinato ancora…e ancora…e ancora…ormai abbiamo capito che non
importa come o quando muoio, siamo dannati a rivederci come nemici. Se posso
essere completamente sincera…non voglio ucciderlo…per questo speravo di
poter…evitare di lottare contro di lui.
-Se qualcuno ha obbiezioni con la mia scelta- inizia mio
padre per poi sorridere, non lo vedo ma so che sta sorridendo da maniaco come
ogni volta che mette i tre in punizione…e quel sorriso mi inquieterebbe ma…sono
stato con il Re dei Demoni…nessuno me lo batte…o sbatte…ehm…- può sempre
sfidarla a duello…o forse…i miei “figli” –strana tonalità sul figli papà-
vogliono mantenere l’ego intatto visto quanto poco sappiano maneggiare quelle
spade…probabilmente sapete usare più le vostre “spade” che quelle di ferro,
peccato che con quello possiate solo fare il lavoro di puttane e non di re-
aspetta…ha appena…di fronte all’intero regno…oh boy…
I tre sbiancano e abbassano la testa…scommettiamo in un
assassinio? Ci punto la mia corona che qualcuno mi manderà qualcuno per
uccidermi entro ventiquattro ore!
-Mia cara…non dovresti fare un discorso al tuo futuro
popolo- dei papà, come non mostrare che hai fatto di tutto per farmi preferire
ai maschi…aspe…oddio mi ha favorita dalla culla! Alla faccia…ok ho
sottovalutato quest’uomo…
Mi avvicino al centro del palco. Beh su consiglio di mia
madre almeno ho indossato un vestito molto elegante bianco con dettagli
d’oro…siamo sicuri che questi due non si siano accordati dalla mia nascita? Oh
beh…
-Essere eletta erede al trono è qualcosa che penso nessuno
si aspettasse e sinceramente…non ho un discorso pronto…quindi perdonate
l’improvvisazione- perché mi sono SEMPRE preparato io a prendere il trono eh?
–in questi miei sedici anni ho avuto modo di vedere questo regno nei suoi pieni
colori. Ho conosciuto il popolo di persona, ascoltato i loro problemi e pensato
a soluzioni che poi mio padre mi ha generosamente permesso di eseguire. Da
piccola ho preso la spada in mano per gioco ma Sr James ha portato le mie
abilità a un livello che persino lui non riesce più a battermi- James ridacchia
divertito al mio commento- i miei fratelli come penso sia noto, non sono stati
molto felici delle lezioni, i tutor, le armi e le conferenze…io sinceramente mi
divertivo a seguire mio padre e osservare come il nostro regno funzionava. Cose
come il costo della manutenzione delle strade, i problemi di mercenari e
assassini, il costo dell’acqua, la difficoltà della cultura dei campi…conoscere
il regno per ciò che è. Non un posto dove il re siede sul trono a farsi bello,
ma un luogo vivo, pieno di cittadini allegri, lavoratori di ogni tipo, fabbri
dalle incredibili doti, contadini che si alzano prima dei galli per rincasare
al tramonto del sole, mercanti con mille storie da raccontare, erboristi e
medici con le loro mille nozioni, libraia con ogni libro interessante pronto
per essere aperto, soldati- i soldati presenti, ovvero tutti reclute incluse,
mi guardano attenti- che sono pronti a rischiare la loro vita per un semplice
ordine del re, nobili che portano in loro l’onore e tradizione delle precedenti
generazioni. Il regno non è di un re a mio parere, il regno è regno per chi
vive in esso. Per voi che ci lavorate, che lo curate e che lottate per
proteggerlo- vedo parecchi sorrisi nel pubblico- avete mai pensato a cosa
succederà se non esistesse nessun fornaio? Chi farebbe quel favoloso pane?
Quelle pagnotte che ogni giorno vengono lavorate e comprate? O se non ci fosse
il fabbro a fare le riparazioni e a facilitare il lavoro di tutti con i suoi
strumenti? O i mercanti a portare nuove merci e aiutare con le relazioni tra
regni? O i soldati a difendere il nostro regno dal nemico dando valorosamente
la loro vita per la propria patria, la propria casa e la propria gente. Nulla
in questo regno potrebbe esserci senza ogni membro del regno. Ma se mancasse il
re? Il re serve solo a sollevare il popolo dei loro problemi, il re non è colui
che va messo prima di tutti a mio parere- dico io lasciando molti perplessi
dalle mie parole- ma è colui che viene per ultimo. Le stelle sono bellissime
dalle mura del palazzo…ma le trovo meravigliose lo stesso sopra i campi, o la
foresta. Questa corona che ho ora in testa è un cerchio di oro che è leggero…un
tempo ho pensato solo ai diritti che questo cerchio avrebbe dato al re, ma ora
che ci penso…questa corona per cui sono stata cresciuta e istruita…la trovo
pesante sul mio cuore ma leggera sulla mia fronte. Anche se sarò la testa dello
stato, in realtà sarò l’ultima al comando. Il vero re sa che il suo popolo ha
mangiato prima, prima di sedersi a far festa. Il buon re sa che il suo popolo è
al sicuro, prima di riposare. Pensa due e tre e poi ancora prima di fare una
richiesta. Per voi che siete tutti mie figli, io giuro di difendervi. È il mio
dovere diventare sia Sovrano che amico fidato e di tutti i miei figli ricchi o
poveri, dai mendicanti ai nobili…i più cari sono i miei soldati, che ritornano
le mie attenzioni con amore- vedo qualche soldato sorridermi con la coda
dell’occhio- i miei più cari sono i soldati, pronti a correre al mio comando.
Che mi danno aiuto e amicizia, che sempre mi capiscono. Il regno e il popolo
hanno bisogni che per primi io non posso rifiutare…- calma calmati…andrà bene-
quindi dovrò mandare i miei più cari amici in pericolo e…forse alla morte- i
soldati sono molto tranquilli- un amico, un amore, un figlio…non importano. Lo
so bene che se ci dovesse essere il bisogno il mio primo dovere è proteggere il
mio regno anche a costo di sacrificare chi amo nel farlo. Loro sono i primi a
saperlo, perdonando questa egoistica richiesta, facendo più di ciò che chiunque
potrebbe chiedere loro di fare. Di loro volontà per di più e con grandi cuori,
si immergono nelle guerre per la speranza di un futuro migliore del loro regno,
della loro casa- sento delle lacrime correre lungo il mio viso- mi spiace…ma
tutto quello che potrò fare allora sarà appunto piangerne la scomparsa. Lacrime
che mai mi vedrete versare dopo oggi in pubblico ma che in silenzio verranno
versate mentre piangerò chi per la mia cattiva condotta ha pagato le
conseguenze. E spero che gli dei che stanno ascoltando da dietro le stelle
riescano a sentire quei pianti se mai ci saranno, e spero avranno la
compassione di…di evitare che io debba mandarne altri a morire. Prima di
sovrano, di principessa sono figlia, un giorno sarò moglie e se gli dei me lo
consentiranno madre…fin da piccola vedere mio padre sparire in battaglia era
orrido nel modo più cruento della parola, vederlo tornare ferito
era…irritante…sapevo che ero piccola, sapevo che non conoscevo abbastanza per
aiutarlo, sapevo che era ferito e che forse un giorno non sarebbe tornato. La
mia sete di conoscere, di capire, di saper lottare è nata dal mio desiderio di
poter vedere molti tornare dalle guerre…no…da quello di non doverli nemmeno
mandare in guerra. Da non dover sentire più una vedova piangere o un bambino chiedere
che fine avesse fatto papà. Sono una donna, ho una mente che secondo molti sarà
sbagliata per il comando…sinceramente? Perché voi che siete così “sapienti” non
fate qualcosa per il vostro popolo, i vostri soldati? –dico guardando i miei
fratelli, sono calma ora e le lacrime sono finite- mentre voi tre inseguivate
gonnelle che facevo io secondo voi?
-Cucivi? –osa dire Theodor
-Creava ospedali! –urla qualcuno nella folla
-Ha partecipato alle lezioni all’orfanotrofio aiutando con i
pagamenti e passando tempo con i bambini! –urla qualcun altro
-Era con noi ad allenarsi! –urla un soldato- e ad
assicurarsi che sapessimo dove siamo scoperti così da non morire in battaglia!
-Era a discutere con i nobili- urla un vecchio nobile che
spesso mi scrive- e a mediare tra noi e il padre, accontentando entrambe le
parti!
-Era a parlare con le altre razze! –urla un mercante- a
mediare per noi! Creare con i futuri sovrani buoni rapporti e assicurarsi che
nessuno voglia contro il suo regno fare guerra
-Visitava i campi chiedendoci come andavano le cose, se
mangiavamo abbastanza e se il raccolto procedeva bene! –urla un contadino
Le urla si moltiplicano…direi che ho un bel sostegno. Alzo
la mano calmando gli animi e sorrido- grazie…se mai riceverò o no la corona non
importa. Io sono io…come prima di poter essere nomina erede ero al vostro
servizio lo sarò in futuro. Sovrano o meno io sono Ryoko Cathewulf Nyssa Eislyn
e qualsiasi sarà il mio titolo sarò sempre al servizio del mio regno. Detto
questo vi chiedo perdono fin da ora per la mia poca esperienza e vi prometto
che farò ciò che posso per essere degna del titolo assegnatomi da mio padre
Mio padre sorride avanzando- ho una domanda per i soldati.
Se io volessi fare guerra mi seguireste?
-SI NOSTRA MAESTÀ! –urlano loro in risposta
-E se mio figlio Leonard lo facesse? –chiede lui
I soldati si guardano tra di loro e molti scuotono la
testa…pessimo segno Leonard…
-E se fosse Theodor? –chiede lui ancora
Di nuovo nessuno fiata
-E se fosse Stephan? –chiede ancora lui
Nessuno fiata…cavolo…
-E se fosse invece…Eislyn? –chiede lui calmo
I soldati si guardano tra loro- SI NOSTRA MAESTÀ!
-E perché? –chiede lui poggiandomi una mano sulla spalla
-Perché la conosciamo Vostra maestà- risponde uno dei
capitani- si allena con noi ogni giorno, sa cosa passiamo e quali sono i nostri
tormenti. Conosce ogni singola recluta del suo esercito e siamo certi saprebbe come
dirigerci senza errore!
-La pensate tutti così? –chiede lui
-SI NOSTRA MAESTÀ! –urlano gli altri
Oh dei…non fatemi piangere dannazione…mi ricordano
moltissimo le mie truppe…no loro sono anche le mie truppe- grazie
Mio padre sorride- vedo che hai non solo la fiducia della
maggior parte del popolo, dei nobili e dei soldati…ma anche la mia…direi che
sarà dura fermarti dall’avere questa corona
-Grazie- gli dico io
-Nulla di cui ringraziarmi- dice lui- te la sei sudata a
differenza di altri, non hai pensato a averla, te la sei guadagnata con le tue
mani…e non potrei esserne più fiero.
Mia madre si avvicina- fieri…dopotutto la nostra unica
figlia insieme è la stessa guidata dagli dei alla salvezza del nostro regno- mi
bacia la mano, segno che in questo momento significa che la regina appoggia la
scelta del re- e sono sicura che sarai una meravigliosa Sovrana per questo e
molti altri regni
-Grazie, farò ciò che posso per soddisfare le aspettative
–dico io…sì, stasera mi verrà l’assassino a trovarmi…meglio controllare di
avere ancora un coltello sotto il materasso…
***
Beh sono riuscita a passare tutta la giornata senza
problemi, ieri mi hanno coronato primo principe…principessa? In ogni caso…sono
alla seconda sera e ancora nessun assassino…strano…
Mi asciugo i capelli con un asciugamano e mi finisco di
cambiare…strana energia stasera…già…mi pareva strano che non succedesse…
Mi finisco di cambiare e mi metto a letto con una mano
pronta sotto il cuscino…vediamo di “dormire” prima che lui faccia una mossa…
***
Passo…passo…sei entrato dalla finestra eh? Che
sicurezza…dovrò avvertire James di rafforzare i controlli…oh beh…
Appena la sua mano va per colpirmi con il suo pugnale lo
tiro sul letto bloccandolo sotto di me e fregandogli l’arma. Gli levo la
maschera…però capelli neri e occhi argentei…bel ragazzo…avrà vent’anni…ha lo
sguardo perso nei miei occhi
-Dunque- dico io sorridendogli- vorresti dirmi cosa o chi ti
ha spinto a entrare nella mia camera da letto di notte mr. Assassino?
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