WitchandAngel : Capitolo 18: Where Am I?

Capitolo 18: Where Am I?

Capitolo 18: Where Am I?

-Dov’è Niabi? –chiese Stephan
Askook aveva chiuso gli occhi
-Credete che…? –non osò finire la frase Nidawi
-È viva –affermò Askook
-E come lo sai? –chiese Jonathan
-Il legame non è rotto…il mio lupo non la sente persa, sente che è confusa e spaventata, non è ferita, non è morta e non sa dove diavolo è- rispose Askook
-Utile- disse Jonathan guardando la moglie un secondo
-Cosa? –chiese Nidawi
-Nulla, per curiosità si può rintracciare ovunque? –chiese Jonathan
-Se sono nel raggio di una decina di km circa sì, se fosse marchiata il mio lupo la potrebbe localizzare anche fosse dall’altra parte del mondo- rispose Askook
-Ok tesoro perché mi fissi? –chiese Nidawi
-Nulla…pensavo a quanto sarebbe stato utile con i miei e i tuoi attacchi di gelosia cara- rispose Jonathan- in ogni caso, sta bene?
-Secondo il mio lupo è viva- rispose Askook
-Ma? –capì la madre
-Ma…è in un luogo che non conosce, non si sente al sicuro ed è spaventata oltre che confusa dal tutto…- disse Askook
-Ok…possiamo scendere qua sotto? –chiese Stephan
-Non senza romperci l’osso del collo- disse Tokala- queste rovine sono salde come la roccia ma sono ancora intinse del potere della dea, nessuno può entrare senza essere invitato
-O trascinato- commentò Jonathan- perché dovrebbero tirare dentro Niabi?
-Forse…- iniziò Ahiga
-Forse? –lo incitò a continuare Chayton
-La sua collana- propose lui
Tutti lo guardarono
Lui si strinse nelle spalle- è solo…Niabi mi ha detto che secondo un libro che ha trovato nella libreria di Askook le ragazze che indossavano la collana erano sacerdotesse del tempio della dea…
-Quindi la dea l’ha rapita per farla sacerdotessa? –chiese Stephan- parlando di dei capricciosi
Askook si fermò a riflettere- ma perché io sono qui allora?
-Perché la collana che hai tu veniva indossata dall’Alpha- rispose Ahiga- non lo so di preciso, non mi ha detto tutto quando si è accorta che ero distratto…
-Per una volta che dovevi sentire…- mormorò Tokala
-Che si fa? –chiese Askook
-Si cerca- rispose Stephan pratico
-E come le rovine sono…- iniziò Chayton
-Non le rovine- rispose Stephan- le grotte. Se quelle rovine hanno caverne ci deve essere un’apertura o più di una che conduce a esse
-Ho una mappa a casa- disse Jonathan- cosa? Vado a caccia di orsi ogni tanto e le caverne sono ottime tane
-Ricordami di non fare arrabbiare tuo marito- rispose Tokala guardando la sorella
-Ok. Andiamo- disse Stephan- Askook?
-Non ha paura…- rispose lui- si è completamente calmata…
L’uomo gli sorrise- genetica dei Blackmoon. Il panico per noi dura poco, siamo abituati a reagire subito alle situazioni. Andiamo a trovare la nostra cerbiatta su
***
Niabi si alzò dalle liane su cui era stata poggiata- dove sono?
L’ambiente era buio e odorava di foresta. Non vi erano suoni forti, non vi era luce, non vi era nulla che le dicesse qualcosa su dove si trovava.
-Mi servirebbe una delle torce di papà…- mormorò lei sfiorando la collana
Un fuoco celeste si accese di fronte a lei quando fece un passo
-Un fuoco fatuo…- mormorò guardando una scia di fuochi accendersi a equa distanza per farle strada
Si guardò intorno, era in una specie di grotta ma più avanti sembrava esserci un muro di pietra chiara
-Mi sa che dovrò stare qui per un po’…tanto vale esplorare un po’
Si incamminò con calma lungo i corridoi illuminati da quelli che erano un’altra leggenda



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