WitchandAngel : gennaio 2019

Capitolo 12: I was always on my own

Capitolo 12: I was always on my own

Guardo il boss far portare le mie cose nel camion e poi sorridermi
-Almeno qualcuno è felice- dico io- volete darmi una mano con il bottino?
Lui annuisce- penso che possiamo cavarcela
-Se lo dici tu- dico io entrando nel mio negozio…non l’ho mai visto così vuoto…
Sento una mano sulla mia spalla- non lo stai perdendo. Ti ho detto che potrai ritornare a lavoro in futuro
Io annuisco- non trovi brutto che la figlia di un boss sia una fioraia?
Lui scuote la testa- fintanto che è contenta non importa
Beh non è poi così male il boss…
Entro nella serra dietro il negozio- le piante sono già in viaggio verso la villa- mi dice il boss
Io annuisco- ottimo
Guardo i tipi dietro il boss
-Ok per futuro papà e per colosso in nero –dico indicando Josh- ma voi vi voglio fuori, non ho intenzione di rivelare la mia password a mezzo mondo
Il boss li guarda- fuori
Sposto un vaso di pietra e mi abbasso per il codice: 1A
-Come mai? –chiede lui
-Quando sono nata- replico io- il primo Aprile
Lui sospira- mia moglie è morta quel giorno sai? Speravo fosse uno scherzo quando me lo dissero…
-Mi spiace- dico io
Lui sorride- non sei tu il killer
La botola si apre e scendo le scale che portano nel mio volt.
Accendo le luci- benvenuti dove tengo ogni oggetto rubato da…parecchio
-Porca puttana…- dice Josh guardandosi intorno
-Direi che tu hai una carriera criminale più lunga di ciò che credevo –dice il boss avvicinandosi a un vaso- dov’è che ho visto questo?
-A casa di boss Nicholas? –provo io
Lui mi guarda
-Cosa? Mi sta sul cazzo –replico io- gli do fastidio a ogni occasione e i suoi uomini ci provano ogni volta che vengono a comprare da me
Il boss posa il vaso- mai usato pistole?
-No…-dico io spostando un telone- ma ho una bella collezione di armi rubate
I due mi fissano
-Cosa? Sono soldi facili- replico io- e so modificarle abbastanza bene anche…
Il boss sorride- ti insegnerò a sparare se vuoi
Io annuisco- grazie
Lui sorride e prende una collana- questa?
-Creata da me –dico io- i gioielli che creo li tengo qui sotto quando li voglio tenere e non vendere
Lui sorride- hai talento…se vuoi posso procurarti il materiale e gli strumenti per continuare alla villa
Io sorrido- sarebbe bello
Forse posso abituarmi ad averlo intorno…
Almeno non sembra volermi fare male…
Di certo sarà meglio di chiunque sia mio padre, almeno lui ci prova.


Capitolo 11: Sis, are you ok?




Capitolo 11: Sis, are you ok?

Nightmare si rivelò più leale di un lupo al proprio Alpha in meno di due giorni. Se Charlotte era il perfetto braccio destro, Nightmare era gli occhi e le orecchie di Alexandra.
In pochi mesi trovò spie di altri regni, assassini spediti contro Alexandra e l’intero piano di Charles.
-Devo dire che Nightmare è eccelso al suo lavoro- disse Charlotte
-Mia sembra gradirlo come babysitter- sorrise Alexandra
Charlotte sorrise- si…è un ottimo mercenario e vostro servo mia imperatrice
-Molto leale di sicuro- confermò Alexandra
-E sta facendo bene il suo lavoro- disse Charlotte passandole dei documenti
-Come potrei non esserlo? Specie visto che sua maestà mi ha salvato la vita- rispose entrando dalla finestra Nightmare
-Esistono le porte- gli ricordò Charlotte
-Fa più effetto così- rispose lui
-Potresti ferire l’imperatrice! –disse Charlotte
-Successo qualcosa? –chiese Alexandra interrompendo la lite prima che scoppiasse
I due immediatamente si calmarono
-Charles sta venendo qui per reclamare la corona- rispose Nightmare
Charlotte ruotò gli occhi- vuole morire?
-Lasciatelo fare- disse tranquilla Alexandra- sono la legittima sovrana e i mesi in cui poteva fare qualcosa sono scaduti al quarto mese e siamo al quinto ora…
Charlotte sospirò- va bene mia imperatrice
-Fallo entrare- disse quando sentì dei passi
Charles entrò con un sorriso- come stai sorella?
-Maestà- disse Charlotte
-Ah non ancora cara- sorrise Charles
Charlotte quasi ruppe l’agenda che aveva in mano- sua maestà! Deve chiamare la regina sua maestà, razza di scimmia ubriaca priva di cervello!
Charles la guardò- ma sarò io re
-Non credo proprio Charles- disse Alexandra guardando i documenti che Nightmare le aveva dato
-Si invece, sono il secondo al trono dopo David- rispose lui
-Questo era cinque mesi fa, quando potevi prendere il trono- rispose Alexandra- David ha rinunciato ai diritti al trono MA tu non sei un candidato per il tuo alcolismo fratello
-Non sto più bevendo! –rispose lui- e non avevo un problema di alcol!
-Le mie spie dicono una diversa storia- rispose Nightmare- e vedo la bottiglia di whisky nel tuo taschino idiota.
Charles sfiorò la bottiglia- non c’entra, sono il legittimo sovrano
-No- rispose Alexandra- sono passati cinque mesi. Avresti potuto recuperare il trono entro i primi tre, massimo quattro, mesi. Inoltre papà ti ha diseredato mi sembra
Lui si congelò- quando?
-Quando ho preso il trono- rispose Alexandra- ovvero quando le guardie l’hanno informato delle tue condotte con alcol e donne…non era felice
-Non sono stato informato- rispose lui
-Lo sei stato invece…gli hai buttato un bicchiere di vino addosso e papà per poco non ti decapitava- rispose Alexandra- ora fuori, ho da fare
-Non puoi trattarmi così! Sono il re! –provò lui ad avvicinarsi
La spada di Nightmare fu alla sua gola prima che lui potesse fare un singolo passo in più. Charlotte invece aveva chiamato le guardie- portatelo fuori, ha attaccato sua maestà Alexandra
Le guardie si mossero subito e lo trascinarono via.
Nightmare e Charlotte si guardarono un secondo- mia imperatrice le sue sorelle vogliono riavere i diritti al trono pare
Alexandra guardò Charlotte- sei sicura?
-Sì- rispose lei
Alexandra sospirò- vedrò come dissuaderle…non ci voleva
Nightmare guardò Charlotte e annuì- lasci a noi il compito, lei ha una guerra a cui pensare
-Siete sicuri? –chiese lei
-Possiamo cavarcela non si preoccupi- disse Charlotte- qui sono i rapporti sul mare mia imperatrice
Alexandra li prese subito- grazie…
Nightmare accompagnò fuori Charlotte- le elimino io
-Dobbiamo incolpare qualcuno- rispose Charlotte
-Beh…abbiamo il caro fratellone no? –sorrise Nightmare
Charlotte sorrise- ti procurerò il veleno, ho delle conoscenze
-Cosa facevi prima di essere il braccio destro di Alexandra?
-L’assassina- rispose Charlotte- per essere precisi uccidevo nobili e non mi hanno mai beccata
-Noi due andremo sempre più d’accordo mi sa- rise Nightmare- dove vivono?
-Ho i dati, vieni, abbiamo poco tempo…pensi che possiamo farlo prima di una settimana? –chiese Charlotte
-Posso farlo in due giorni- rispose Nightmare
-Perfetto- sorrise Charlotte


Capitolo 10: I'm sorry but no

Capitolo 10: I’m sorry but no

Non ci vuole il potere della preveggenza per capire che le cose stanno per accendersi.
-Ms Notice- dice un uomo entrando con altri due che sembrano essere i suoi cloni.
-Cosa posso fare per tre agenti del governo? –chiedo io, sul serio tutti identici me li mandano, stessi modi di fare, stessi vestiti e stessa personalità.  Li fanno in serie o cosa?
-Ms Notice…siamo a conoscenza del fatto che lei possiede informazioni di importanza mondiale- inizia il copione uno di loro- e…
- “Deve condividerle con il governo per far sì che la criminalità venga per sempre fermata” –finisco io
-Esattamente- sorride lui
Gli sorrido, oh crede davvero che glieli darò eh? Deve essere nuovo…o almeno non ha avuto a che fare con me- no
Lui sembra veramente sorpreso dalla cosa- ms…non credo lei abbia capito la serietà della
-Mi sta dando della stupida? –chiedo io
Lui guarda i colleghi
-No, occhi su di me signorino- dico io facendogli subito perdere la sicurezza che aveva- quanti anni hai?
-Trentanove- risponde lui in automatico pentendosene subito, non dovrebbero riuscire a contenere i segreti questi?
Io sospiro- tu non hai assolutamente metà della mia conoscenza, esperienza o abilità e hai più anni di me…
Lui mi guarda- le informazioni ci servono!
-Per cosa? Controllare gli eroi come burattini? –chiedo io notando la presenza di clienti nella sala da attesa, faccio loro segno di aspettare con un’occhiata
-Noi proteggiamo gli eroi! –dice lui
Io mi alzo e lui indietreggia- proteggerli? Ma per piacere! Li usate come macchine, dando loro una miserabile esistenza e facendogli il lavaggio del cervello per assicurarvi che non vi disubbidiscano!
-Non è vero! –dice lui
-Lei è disinformato, stupido, ceco o le hanno messo in testa ciò che vogliono che lei creda sia la realtà? –chiedo io guardandolo- sa cosa fanno agli eroi che disubbidiscono o diventano troppo potenti i suoi superiori?
Lui si zittisce
-Allora? –chiedo io
-Li aiutano a cambiare idea- prova un altro
Io lo guardo e guardo poi l’altro- tu la pensi così pure?
-Credo puniscano chi diventa cattivo…- dice incerto quello
Ritorno a guardare quello che finora mi ha parlato- tu che dici?
-Fanno la cosa giusta- risponde lui
Io sorrido- li UCCIDONO- i tre sembrano aver appena colpito un muro da come mi guardano- le tre grandi fazioni sono solo inutili, oscene, crudeli e spietate, non si interessano dei loro associati ma amano i soldi che possono fare con loro
-Non è vero…- prova lui
-Ah no? –chiedo io- e cosa sai che io non so? Dove pensi siano finiti eroi come S o L?
-Si sono…ritirati
Io rido- ritirati…è questa la balla che vi dicono? –tiro fuori una foto da uno dei miei fascicoli e la alzo in modo che tutti, sia i tre che chi aspetta nella sala d’aspetto, possano vederla- questi sono cadaveri…questo è ciò che rimane dei vostri eroi quando il governo decide che sono inutili o pericolosi per i loro scopi
Silenzio.
Io gli do le spalle- non darò le informazioni che so Malcom Matthewson- lui sobbalza
-Come sa…
-Io SO- dico solo guardandolo di striscio- cerca Destroyer nei file del tuo amato governo e scoprirai che bel killer hanno sulla busta paga
Lui mi guarda e io gli sorrido- la verità è ciò in cui vogliamo credere delle volte…e ora con permesso vorrei che uscisse, ho dei pazienti che mi aspettano
-Le mostrerò la verità- dice lui
-La realtà è ciò che si vuole credere per molti- rispondo io- e non sempre aprire gli occhi è una buona idea
Gli eroi nel mio studio si assicurarono che i tre escano. Tiro fuori un orologio da taschino che ho recuperato il giorno in cui i miei sono morti, appartiene a Destroyer e senza di questo lui non può utilizzare i suoi pieni poteri. Manca poco…e potrò dire addio ai miei nemici
-Dottoressa? –chiede un mercenario
Rimetto in tasca l’orologio e mi giro sorridendo- siediti pure
-Sta bene? –chiede lui
Io sorrido- mai stata meglio


Capitolo 18: Bad Blood

Capitolo 18: Bad Blood

*Nel frattempo*
-Jonathan- chiamò un uomo dai capelli scuri e occhi scuri al figlio, identico a lui
-Si padre? –chiese il ragazzo cercando di non tremare
Il re Thomas era uno spietato uomo con poco riguardo verso gli altri, persino il figlio lo temeva.
-Hai fatto come ti ho detto? –chiese lui
-La richiesta di nozze con Amethyst? –chiese conferma Jonathan
-Esatto- disse lui con un sorriso
-Mi ha rigettato- disse Jonathan
-Cosa!? –chiese il re- hai usato il nome che ti ho detto?
-Sì padre- rispose lui- il re ha dato la richiesta ad Amethyst stessa che ha chiesto consiglio a qualcuno che ha appoggiato la decisione del re di rifiutarmi
-Qualcuno?
-Il loro nuovo tutore- rispose Jonathan
Il re lo guardò- il loro nuovo tutore? Perché non ne sono stato informato?
-I ragazzi sono molto protettivi della donna e…
-Donna? –chiese il re
-Si lei è…
-Lilian Seraph De Dragon- disse l’uomo alzandosi
-Come lo…
Il re alzò una mano- va via, non mi servi
Jonathan annuì uscendo di corsa dalla sala.
Thomas prese in mano un vaso e lo scaraventò contro il muro
-Razza di bastardo…non ti bastava avermela fottuta ai tempi dell’Accademia, ora pure la forzi come tua tutrice…
Riprese la lettera che aveva ricevuto mesi prima
“Non potrò rispondere alle sue richieste. Sono già impegnata con un altro lavoro per il periodo di tempo da lei richiesto.
Le auguro di trovare un buon tutor per suo figlio. Le lascio una lista per…”
Lanciò la lettera vicino al camino ma di nuovo si affrettò per prenderla prima che le fiamme potessero raggiungerla.
-Oh mia povera Lilian…quel bastardo ti ha di nuovo minacciata vero?
Thomas aveva la stessa età di Ethan. Erano rivali dal momento in cui si erano incontrati e continuavano a detestarsi.
Capitò che i due incontrarono Lilian nello stesso periodo. Thomas si presentò subito come re ma lo stesso lei scelse Ethan che le aveva mentito su chi era.
-Jonathan non riesce a fottersi la figlia…bene…sarà guerra allora
Guardò la lettera che aveva già pronta
-Avrò Lilian in un modo o nell’altro Ethan…devo solo trovare il modo di renderti la vita impossibile fino ad allora…
Guardò la porta e sorrise
-JONATHAN!
Il ragazzo corse dentro- si padre?
-All’accademia- disse il padre- voglio che tu renda la vita di Rubin un inferno appena entrerà
Jonathan annuì- e per Amethyst?
-Spargi voci su come sia di facili costumi –rispose il re- voglio che la loro vita sia un inferno, chiaro?
-Si padre
-Ottimo- sorrise l’uomo



Capitolo 11: This is harassment

Capitolo 11: This is harassment

-Grazie per avermi accompagnato a casa Umanos –dico io
Lui sorride- di nulla Ivy
Io apro la porta- vuoi prendere un caffè?
-Volentieri- sorride lui
Appena apro la porta mi ritrovo due pistole puntate contro. Umanos è più svelto dei due e li stende subito, Diablo scende dal piano superiore dopo aver buttato giù tre altri agenti
-Ma guarda…oggi piovono coglioni- commento io accarezzando Diablo
Umanos li controlla in fretta e chiama qualcuno al cellulare
-Agenti del tuo lato? –chiedo io
Lui annuisce- me ne occuperò appena torno a casa
Io annuisco tranquillamente
Lui guarda una pila di lettere e file che sono sul mio tavolino- e questi?
Ne alzo una- sono miei clienti…
-Volevano forzarti a creare file su di noi!? –chiede oltraggiato lui
-A pistola puntata alla tempia pare- dico io
Lui fa una smorfia, un’ombra passa nei suoi occhi
-Tyler? –chiedo io usando il suo nome
Lui mi guarda e sorride- troverò una soluzione
-Non è un problema- dico io
Lui mi guarda- questi sono problemi
Io prendo il mucchio e lo sfoglio velocemente, una lettera, nascosta tra i fogli mi attira, senza farmi vedere la lascio cadere a terra e Diablo la spinge con la coda sotto il divano- sono solo idioti
-Che ti perseguitano a casa- risponde lui
Io lancio i file nel camino, dall’ultima intrusione li lascio sempre accesi- peggio per loro
-Ivy siamo preoccupati per te
-Starò bene- prometto io
Lui mi guarda
-Ho il tuo comunicatore- dico io- posso chiamarti se avrò bisogno
Lui annuisce- chiama, anche fossero le 3 di notte
-Con la mia insonnia sarò sveglia già di mio –rido io
-Ivy…
-Starò bene- dico entrando in cucina- caffè?
-Come fai a comportarti così dopo…- inizia lui
Io sorrido- perché so di essere al sicuro
Lui si tranquillizza. Infondo se cresci inseguita ci fai l’abitudine a trovarti gente in casa…cavolo non so nemmeno quante volte i miei mi abbiano svegliato per una lotta che avveniva in soggiorno con qualche intruso…
-Torta di Mele? –chiedo io
Lui sorride- grazie
E poi…non sono io quella che entra nella casa di qualcuno che potrebbe ucciderti con uno sguardo…




Capitolo 11: It's hard

Capitolo 11: Its hard

Prendo un altro vestito e lo infilo nella valigia.
Cosa cazzo sto facendo…
Il colpo che doveva salvarmi la via di fuga da qui…
Il colpo che se fallivo mi costava la vita…
Mi ha portato a venir adottata.
Che razza di casino…
-Serve una mano? –offre Josh
-Sfiora qualsiasi cosa e te la taglio la mano- replico io
Lui alza le mani- scusami volevo solo…
-Non importa- rispondo io
-Non sei felice di essere stata adottata? –chiede lui
Io mi blocco- anni fa forse…ora non credo proprio
-Può provvedere per te e non dovrai più rubare- dice lui
Io lo guardo- conosci il mio lavoro, credi davvero che con quello che facevo prima non facevo soldi?
Lui tentenna- in effetti…perché rubare?
-Non hai vissuto nella discarica vero?
Lui scuote la testa- no
-Allora non puoi capire- rispondo io
Lui rimane in silenzio mentre io continuo con le valigie
Dovrei portare i soldi che ho fatto con le rapine?
Dei i miei fiori…moriranno senza cure…
-Almeno non sei in orfanotrofio…-prova lui
-Ci sono cresciuta in orfanotrofio –rispondo io- e gli ho dato fuoco alla prima fottuta occasione
Lui sospira- il boss ha detto che devi portare tutto
-L’ho sentito
-Refurtiva compresa- aggiunge lui
-Fantastico…- mormoro io
-E…ha chiesto dove sono le tue serre- dice lui
Mi giro a guardarlo
-Vuole trasportare i tuoi fiori alla villa…la moglie amava il giardinaggio e capisce che…potresti volerle con te…- prova lui
Sorrido piano- posso darti la mappa di dove ho i fiori ma per il bottino…mi servirà più di una mano
-Ci sono io- risponde lui con un sorriso
-Senza offesa ma non sei abbastanza forte per tutto- replico io- il negozio?
-Credo lo potrai tenere aperto- risponde lui- magari non sempre ma…
-Grazie- dico io- e scusami ma…faccio fatica a fidarmi…
-Comprensibile in questa situazione…- dice lui- vuoi una mano con i vestiti?
Io lo guardo- mani lontano, puoi prendere le cose nel soggiorno…non che ci sia molto
****
-Ho finito con la camera da letto…- dico uscendo in soggiorno e trovando Josh a fissare una foto- tutto bene?
Lui mi guarda- dove l’hai presa?
Io guardo la foto che ha in mano- ah…è un disegno che era nel mio cesto il giorno in cui venni trovata in orfanotrofio…non so nemmeno perché l’ho tenuto…
Lui annuisce mettendola nella borsa- allora le serre e la refurtiva giusto?
Io annuisco- i tuoi uomini stanno venendo?
-Yep, il boss anche
-Fantastico…Almeno vedrà che di solito non fallisco un colpo –dico io



Capitolo 10: Tragedy is natural, isn't it?




Capitolo 10: Tragedy is natural, isn’t it?

La notizia della morte delle quattro arrivò a corte alla metà del quarto mese del governo di Alexandra, nel pieno dei preparativi per la guerra che si sarebbe tenuta nel giro di pochi mesi.
La notizia venne accolta con una grossa positività da parte dei servi che le avevano subite per anni e da parte di chiunque temesse che le quattro avrebbero ferito la nuova sovrana.
Nonostante questo i figli accolsero la notizia con estrema leggerezza, nessuno di loro aveva mai sopportato le proprie madri e non mostrarono interesse nella morte delle donne. David era troppo preso dai problemi che si stavano sviluppando con la compagna per fregarsene; Charles era o ubbriaco o pianificava un’ascesa al trono, il suo piano al momento era un generico “diventare re”…il ragazzo non aveva di certo ereditato chissà quale cervello; Edward era solo rasserenato di poter stare con chi voleva; le ragazze detestavano le madri per averle forzate a nozze e non essersi mai interessate a cosa loro volessero; infine Richard e Octavius…era incerto se avessero capito effettivamente che le madri erano morte…non erano molto svegli.
Il marito delle quattro in tutto questo non batté ciglio, non si era mai interessato e Diana fu veloce a farlo concentrare su di lei e mollare ogni altro pensiero. Una guardia del castello dei due commenterà che il lavoro era molto semplice, spesso i due non uscivano per giorni dalla camera da letto e anche quando uscivano era spesso solo per un cambio di scenario in cui farlo. Nemmeno a dirlo, Alexander non avrebbe mancato la presenza delle quattro, non sembrava avere testa per altro che per Diana e in futuro questo si rivelerà un tragico sviluppo.
Elizabeth e Cathal furono visti bere in trionfo della cosa, i due adoravano aver eliminato il “cattivo sangue” dalla famiglia e voci dicono che avessero in mente di sbarazzarsi dei figli del re per assicurare a Alexandra il trono anche prima della fuga di David, di fatto Alexandra potrebbe avergli salvato la vita quando lo incoraggiò a scappare.
C’è un dettaglio che va notato nella storia, Beatrix venne spesso chiamata Bellatrix, il motivo venne spiegato per un semplice motivo, il giorno delle nozze decise di assumere la forma del suo nome usata nel regno del marito, è incerto se il vero motivo fosse quello o solo rivalsa contro i genitori. Fatto stava che entrambi i nomi vennero riportati nella storia appartenenti alla giovane, uno da nubile e uno da sposata, tuttavia spesso il nome da nubile veniva usato ancora e nei documenti ufficiali spesso l’errore veniva ripetuto, tuttavia vi è conferma che la regina accontentasse la sorella chiamandola “Bellatrix”, ma molti altri personaggi preferivano chiamarla “Beatrix”, per esempio sua madre la chiamava con il nome datole e non accettò mai il cambio.
I soldati non ci misero molto a trovare e arrestare Nightmare, avverando la predizione di Alexandra fatta il giorno della morte delle mogli:
“Incontrerò il loro killer e lui diverrà i miei occhi e la mia lama”
Seguendo questa sua predizione Alexandra, invece di seguire la norma e condannarlo direttamente al patibolo, diede lui un vero e proprio processo, il primo di una lunga serie che darà alla regina ancora più favore popolare per il suo senso di giustizia.
Nightmare non si aspettava di avere di fronte la regina se non al patibolo e non poté che rimanerne colpito nell’istante che i loro occhi si incontrarono.
-Nightmare? –provò Alexandra- non chiederò il tuo vero nome, va bene se ti chiamo con questo nome?
Lui annuì continuando a guardare gli occhi della regina incapace di dire qualcosa e spaventato da cosa potesse succedere se diceva la cosa sbagliata
-Posso chiederti cosa ti ha spinto a uccidere le mogli del re precedente? –chiese Alexandra con estrema calma.
Alexandra era seduta sul trono, ai lati della sala vi era un pubblico composto da popolani, soldati e nobili curiosi della cosa, nessuno della famiglia reale aveva desiderio di partecipare e questo si rivelò un enorme errore da parte loro nel giro di pochi mesi, specie per Charles.
-Mi è stato chiesto da un membro della vostra famiglia –rispose Nightmare- non voi ma…da un membro della vostra famiglia che temeva il suo destino se le mogli del re fossero rimaste vive
Alexandra parve sorpresa- chi?
-L’ex regina- rispose Nightmare
Alexandra alzò una mano zittendo il popolo e continuò le domande, chiedendo a Nightmare come l’avesse fatto, quando avvenne il contatto e altre informazioni a riguardo.
Nightmare rispose a tutto, pensando che avrebbe comunque visto il patibolo ma che almeno avrebbe fatto sapere la sua versione al mondo.
-Bene…- disse Alexandra- non ho bisogno di sentire altro…
Nightmare annuì, pronto al verdetto negativo.
-Sei responsabile della morte delle mogli…ma non sei tu chi verrà punito per ciò –rispose Alexandra- sei colpevole quanto un pugnale in mano ad un killer, ma dovrò comunque darti una pena per il tuo crimine.
Lui annuì
-Servirai me per un totale di otto anni e ubbidirai a ogni mio ordine senza possibilità di appello- disse Alexandra- hai tolto quattro membri della famiglia reale dalla famiglia reale…servirai due anni sotto il mio comando per ogni vita tolta…
Lui la guardò- non…mi ucciderà?
Lei sorrise- non uccido se non necessario e ti dirò la verità, l’ordine ti è stato dato per la mia protezione, le quattro hanno provato ad uccidermi secondo molti miei servi- la popolazione riiniziò il mormorio che di nuovo si fermò con un gesto della mano di Alexandra- per ciò posso darti una punizione più leggera ma ti terrò d’occhio, che dici?
Non ci fu un secondo di esitazione in Nightmare, si inginocchiò subito al cospetto di Alexandra- sarà un onore servirla mia imperatrice- e la iniziò a servire per più degli otto anni previsti, di fatto la servì fino all’ultimo giorno del dominio di Alexandra e fu non solo i suoi occhi come spia ma la sua lama come assassino quando qualcuno minacciava la vita della sovrana, tra lui e Charlotte nessuno ebbe modo mai di ferire Alexandra.


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Capitolo 10: You will be my daughter

Capitolo 10: You will be my daughter

Io lo guardo ora preoccupata
-Ma avevi detto che…
-Se vincevi non ti avrei fatto male e manterrò la promessa- risponde lui
Calmati, calmati…
-Cosa vuoi farne di me allora? –chiedo io
Lui sorride- semplicemente…ti renderò mia figlia
Io mi blocco- cosa?
Lui mi sorride- ho intenzione di adottarti
Io lo guardo ancora- cosa?
Lui sorride- Dahlias diverrai una Bloodnight
Io continuo a fissarlo
Ha appena detto che mi adotterà?
Che diavolo…
-Josh l’accompagneresti a prendere le sue cose? –chiede il boss guardando il suo sottoposto
Ehm…cosa?
Josh annuisce- certo boss…
Io continuo a fissarlo
Guarda le gemelle- potete sistemare la camera vicino alla mia per lei?
Io lo continuo a fissare
-Certo boss- rispondono loro
Cosa sta succedendo?
Lui si gira verso di me- tutto bene
-Hai appena detto che mi adotterai?
-Sì –dice lui tranquillamente
-Sei uscito di testa?! –chiedo io
Lui alza le spalle- non che io sappia
Io lo guardo- non puoi adottarmi, sono maggiorenne!
Lui sorride- tu dici?
Io annuisco- si…io dico…
Lui sorride accarezzandomi i capelli- sono uno dei boss più letali…credi davvero che non possa adottarti se voglio?
Io lo guardo
-Josh puoi accompagnarla ora? –chiede il boss
-Non è…tardi? –provo io
-No- risponde lui- voglio mia figlia in casa mia il primo possibile
Josh mi sorride- andiamo su
Io lo guardo…in che gabbia di matti mi sono infilata?



Capitolo 9: Kill them




Capitolo 9: Kill them

Per dirla tutta Elizabeth era una peggior nemica da avere per le moglie che Alexandra.
Nel periodo seguente la conversazione tra Alexandra e Elizabeth, la sovrana aveva iniziato a consultare i membri dei consigli e delle famiglie nobili per i piani di guerra, trascorrendo con Charlotte dalle volte anche giorni interi chiusa nelle camere a discutere piani di guerra, cosa che la rese non solo rispettata dai soldati ma anche dai membri anziani che dubitavano delle sue conoscenze di guerra e ottenne nel giro di quattro lunghissime settimane di continui incontri il risultato sperato: avrebbe condotto la sua prima guerra nel giro di pochi mesi.
Nel mentre la regina era impegnata, Elizabeth fece la cosa più spietata che aveva imparato a fare: assoldò un mercenario allo scopo di uccidere le mogli del re, poco sapeva però che la sovrana aveva dato a Charlotte il compito di assoldare delle spie che avrebbero rivelato chi aveva dato l’ordine per uccidere le mogli, proprio su ordine di Charlotte avvenne la cosa. Nessuno avrebbe infangato l’onore della sua imperatrice a costo di uccidere tutti i nemici della donna.
Elizabeth incontrò il capo dei mercenari il giorno dopo la conversazione con la nipote.
-Voglio che tu uccida le mogli di mio figlio- disse lei come prima cosa
Il mercenario che la incontrò, il capo del gruppo, era conosciuto come “Nightmare”, era un uomo dai capelli neri e occhi ghiaccio. Quest’uomo sarà poi catturato per la morte delle mogli ma non verrà mai punito per il crimine. La Sovrana prenderà le sue difese e lui diverrà un’importante membro del suo team per la cosa.
-Grace, Helena, Isabella e Sophie? –chiese conferma Nightmare
Lei annuì
-Sarà costoso…- iniziò Nightmare
-Sono l’ex regina- disse lei- fidati, i soldi non sono un problema
-Sua nipote ne è al corrente? –chiese Nightmare
-Non sa nulla e non deve saperlo- rispose la donna
Nightmare annuì- il prezzo è…
-Non mi interesse –disse la donna- uccidile e ti darò abbastanza per finanziare una guerra
-La regina non sa nulla? –chiese ancora Nightmare
-Mia nipote non sa niente. Non approverebbe la mia idea ma io voglio quelle stronze fuori dalla vita della mia principessa…ora muovetevi ad ucciderle, sono in viaggio verso il castello di mio figlio- rispose la regina
Nightmare accettò il lavoro ma a dirla tutta si sentiva strano nel farlo. Non era fuori norma uccidere per lui, ma non era normale quel senso che qualcosa sarebbe andato male ma non ne avrebbe sofferto le conseguenze. Era una sensazione che capì solo quando finì davanti la sovrana, era destinato a quel lavoro e non si pentì mai di averlo accettato.
Nel lungo periodo in cui Alexandra provava a convincere i generali a seguire i suoi piani di guerra, le mogli viaggiavano ignare del loro destino verso il castello dell’ex re.
Nel mentre Diana aspettava il loro arrivo o la notizia della loro morte. La donna era spietata e pronta a tutto quasi quanto Elizabeth stessa, forse questa fu una delle ragioni per cui lei e Elizabeth erano così vicine. Sapeva del piano? Ovviamente. Lei era pronta tuttavia ad eliminare le quattro avvelenandole se il piano di Elizabeth non avesse funzionato.
Va segnalato questo. Alexandra non ebbe mai diretto ruolo nella morte di nessuno eccetto rarissimi casi. Molto spesso erano altri a decidere di fare il lavoro sporco. Il fatto era semplicemente perché Alexandra credeva in un particolare dettaglio, qualsiasi cosa avrebbe fatto di male le sarebbe ritornato contro e lei non voleva ciò, certo avrebbe avanzato con guerra ma era infondo il suo ruolo di regina a imporlo e anche in quel caso aveva intenzione di provare prima in maniera pacifica e poi era pur sempre devota del dio della guerra e le guerre avrebbero aiutato l’economia del suo regno.
-Charlotte? –chiamò Alexandra
La donna entrò- Elizabeth ha incontrato un mercenario di nome Nightmare, capo di un grosso gruppo mercenario.
-A fare? –chiese Alexandra
-Ha deciso di uccidere le mogli- rispose Charlotte
Alexandra chiuse gli occhi e sospirò piano- bene…lascia che faccia ciò che vuole…assicurati che…
-Ho già provveduto a contro misure- rispose Charlotte- ho anche questi
Alexandra guardò i documenti- Nightmare?
-Penso sarebbe un bene conoscere un possibile futuro nemico- rispose Charlotte
Alexandra guardò i documenti e sorrise- ho altri piani per lui mia cara…come sempre sei insostituibile



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Capitolo 19: One night

Capitolo 19: One night

Ethan mi sfiora il viso avvicinandosi di più- mi sei m…
Prima che finisca la frase mi ritrovo a baciarlo.
Lui sorride quando ci allontaniamo- vedo che non sono l’unico ad apprezzare il fatto che siamo di nuovo vicini…
Io sorrido- non rovinare il momento o potrei cambiare idea
-Non sia mai- dice subito ritirandomi a baciarlo
Le mie dita si vanno a intrecciare tra i suoi capelli mentre le sue mani si posano sui miei fianchi e mi avvicinano di più
Mi allontano per riprendere aria e lui ne approfitta per farmi salire a cavalcioni sulle sue gambe. I suoi occhi scintillano di eccitazione in questo momento
-Mi era mancato baciarti- mormoro piano
-Se mi permetti di baciarti d’ora in poi…- inizia lui
Io sorrido- vedremo…
Lui sorride quando io inizio a essere rossa- tutto bene principessa?
-Vedo…sento che sei felice di vedermi –dico io cercando di non muovermi
Lui sorride- non è colpa mia se sei una dea in terra in questo momento Lilian…
-Non voglio farlo nella vasca- replico io di scatto
-Nel letto? Camera mia? –prova lui non dandomi il tempo di cambiare idea
Io annuisco
Lui sorride- vediamo di uscire da qui allora…
****
Guardo Ethan gridare i ragazzi- in camera vostra e non voglio sentire un suono!
I quattro se la filano subito
-Sei stato parecchio cattivo…
Lui sorride- sono cattivo…vuoi punirmi?
-Ethan! –lo riprendo io guardandomi intorno
-Andiamo su…voglio rimuoverti questi vestiti- mi sussurra all’orecchio prima di trascinarmi quasi in camera sua
Una volta dentro le porte vengono chiuse a chiave e con la magia.
-Non mi piace per niente il fatto che ti sei dovuta vestire prima di uscire dalla stanza- mormora lui sfilandosi in una mossa i vestiti…e poi dicono che la magia non la puoi usare per tutto eh?
-Volevi che rimanessi in asciugamano? –chiedo io lasciandogli slacciare il mio corpetto- e poi non potevo lasciare i miei vestiti lì non credi?
Lui sorride baciandomi il collo- vero…devo essere l’unico ad averti nuda…
Io ruoto gli occhi e con uno schiocco di dita mi tolgo i vestiti
Lui sorride- impaziente?
-In astinenza- replico io
Lui sorride baciandomi- siamo in due
Mi ritrovo sul suo letto prima che me ne possa accorgere- l’ho notato…
Lui sorride baciandomi la mano- cercherò di non essere troppo…
-Ti devo ricordare che hai preso la mia verginità anni fa e che non sono di vetro? –chiedo io
Lui sorride bloccandomi sotto di lui- ottimo…allora mi dovrei pregare di fermarmi Lilian
Sorrido lasciandomi baciare.
E chi diavolo vuole che tu ti fermi?




Capitolo 12: This is unacceptable!

Capitolo 12: This is unacceptable!

Sorrido guardando due clienti che parlano, un criminale e un eroe che sono nemici fuori di qui
-Hey ho preso questo per tua figlia- gli dice il criminale dandogli un peluche di un orsetto- fa cinque anni domani no?
-Grazie, non dovevi –sorride l’eroe- come è andata la partita di sabato?
-Mio figlio ha fatto un fuori campo –sorride il criminale- hanno vinto con il doppio dei punti
-Un piccolo campione eh? –ride l’eroe
-Mai stato più fiero –ride il criminale
-Ah ti posso chiedere di non fare nulla venerdì sera? Mia moglie vuole una serata solo tra noi- ruota gli occhi l’eroe
-Non è un problema, puoi per piacere venirmi a catturare sabato però? –chiede il criminale
-Certo. Perché? –chiede l’eroe
-Mia suocera ci ha invitato a pranzo e non ho una scusante valida per mancare il lieto evento- risponde il criminale
-Verso che ora preferisci? –chiede l’eroe
-Mezzogiorno o l’una magari?
-Nessun problema- sorride l’eroe- ah mio figlio vuole rivederti, credo ti ammiri o una cosa del genere, ti va un’altra domenica al parco con i ragazzi?
-Certo, mia figlio vuole di nuovo rivedere te quindi non è un problema- risponde lui
E poi dicono che eroi e cattivi non possono essere amici…
****
Erano nel mezzo di una riunione quando la porta venne letteralmente buttata giù
-Che diavolo…- iniziò uno dei dirigenti
-Questo è inaccettabile –disse Umanos seguito da altri eroi
-Umanos questo comportamento non…- iniziò uno dei dirigenti
-Ammutati o ti rompo il collo- lo avvisò un’eroina
-Come osate introdurvi nella casa della nostra dottoressa e minacciarla con delle pistole!? –chiese Fairy furiosa
-Non abbiamo mai fatto una cosa del genere- mentì uno dei dirigenti
-Cazzate, Umanos li ha stesi e rimossi dalla casa della dottoressa- rispose un eroe
-Lei ha informazioni che potrebbero salvare il mondo! –provò uno
-E a noi non fotte un cazzo di ciò- rispose con un sorriso Fairy- toccate di nuovo la nostra dottoressa e vi ucciderò uno a uno con le mie mani
-Non potete farlo- iniziò un direttore
-Vedremo- rispose Umanos
****
In una riunione erano anche i direttori dell’associazione criminale finché la loro porta non venne fusa
-Che cazzo…
Electro attivò i suoi poteri e li guardò infuriato- chi di voi ha dato l’ordine di molestare la dottoressa?
-Nessuno ha…- iniziò uno che si zittì quando un colpo di fuoco lo mancò per un filo
-Cazzate non ne vogliamo sentire- rispose una criminale incavolata
-Non…
Electro fece esplodere i computer davanti a loro- questo è un ultimatum. Toccate la nostra dottoressa e la prossima volta saranno le vostre teste a fare boom
****
L’associazione dei mercenari era anche in riunione quando la loro porta venne fatta saltare in aria
-Che diavolo…
Fallon entrò con l’arco in mano seguito da altri mercenari
-Che volete?
-Smettetela di rovinare la vita alla nostra dottoressa- disse Bonnie con la mano sulle pistole
-Non abbiamo…
Fallon scoccò una freccia che graffiò la guancia- non è una conversazione questa. Questo è un ordine o una minaccia se preferite, toccate la dottoressa e avrete a che fare con tutti gli assassini che avete nell’associazione e vi assicuro che siamo parecchi a volervi morti per anche solo averle dato fastidio, figurarci per entrare nella sua casa senza il suo permesso.
-Chiaro? –chiese un mercenario
I dirigenti annuirono
Fallon posò l’arco e uscì con calma dall’ufficio.
*****
Stavo finendo il mio libro di tedesco quando qualcuno ha fatto irruzione in casa mia
-Umanos, Fallon e Electro! Quante volte vi devo dire di non entrare così in casa mia! –chiedo io chiudendo il libro
Loro sorridono annullando le trasformazioni
-Dobbiamo parlarti- dice Fallon
-Ok?
-Abbiamo appena minacciato le nostre associazioni- dice Electro
Il libro mi cade dalle mani- VOI AVETE COSA?!


Capitolo 20: Let's try

Capitolo 20: Let’s try

Apro piano gli occhi sentendo un calore che non provavo da tempo…
-Buongiorno- sorride Ethan
-Buongiorno
Lui mi bacia tenendomi più stretta- è bello svegliarsi così…
-Già…- dico io
-Potremmo svegliarci così ogni giorno…- propone lui
-Non credo tu abbia la forza di farlo ormai- istigo io
-Mi stai dicendo che sono troppo vecchio? –chiede lui guardandomi
-Forse
Lui sorride- sai vero che farai tardi oggi?
Io lo guardo e prima che possa dire qualcosa mi ritrovo bloccata sotto di lui e le sue labbra sulle mie
-Ethan…
Lui sorride- sentirti gemere il mio nome di prima mattina…
-Non dirmi che vuoi…
Lui mi guarda- mi hai istigato tu piccola…
-Non intendevo…- inizio io- Ethan!
Lui ridacchia- non esci da qui piccola…
***
-Lilian è in ritardo- disse Rubin
-Che abbiano deciso di fare colazione insieme? –chiese Amethyst
-Papà dov’è? –chiese Jayden a una cameriera
-Ha richiesto la colazione in camera per sé e lady Lilian –rispose la donna
-Camera di? –chiese Coralie
-Del re- rispose la donna
Coralie sorrise- hai capito…
Rubin sorrise- che dite?
-Papà ha avuto fortuna? –provò Amethyst
-Lo spero per lui –rise Jayden
***
-Sapranno di sicuro che noi…- dice lei rossa ancora accoccolata a me
-Oh andiamo, ho solo richiesto la colazione in camera- rispondo io- non è la prima volta che mangiamo insieme da soli in camera…
-Si ma di solito è nella mia- replica lei
-Vero…ma sarebbe così grave se si sapesse? –chiedo io
Lei scuote la testa- ma…
La bacio- niente ma…vuoi altra cioccolata?
Lei sorride- preferire avere qualcos’altro…
Io la guardo- ovvero?
-Te? –prova lei sfiorandomi il petto
-E poi sono io quello insaziabile? –chiedo io divertito
Lei sorride- sai che mi piace sentirmi amata
-Allora vieni che ti faccio sentire la donna più amata del mondo- rispondo io



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Capitolo 21: I'm not ready to let you go...

Capitolo 21: I’m not ready to let you go…

*Anni prima*
-Sembri distratto Ethan- dico guardandolo seduto al mio fianco
Lui sospira piano- i miei figli mi odiano
Io lo guardo- non è vero
-Si invece, dicono che non li ascolto mai e che non li capisco –risponde lui
-E cosa ti stanno dicendo? –chiedo io
-Di non sposarmi- replica lui
Calmo il mio respiro, non puoi cambiare le cose Lilian, arrenditi all’evidenza…
-Come mai?
-Non sopportano la futura matrigna- replica lui
-Si sono incontrati?
Lui annuisce
-E…
-Lei sembra ok con i ragazzi onestamente…
Chissà se io…
No, calmati Lilian, non hai possibilità…
-Sei sicuro?
Lui mi guarda
-Voglio dire, i ragazzi non sembrano tipo da odiare qualcuno così…
Lui annuisce piano
-E lei?
-Dice che mentono…
Ovviamente…
 -Non ti dico di lasciarla…solo controlla che i tuoi figli ti stiano davvero mentendo come lei sostiene…infondo chi dovrebbe avere la tua fiducia? I tuoi figli che sono sangue del suo sangue o…una donna che non ami?
-Lilian…- inizia lui
-Ricordati che anche se lei è la mia migliore amica io non mi pento o sento in colpa per ciò che provo per te…-dico io- avrei preferito le circostanze fossero…altre…
Lui annuisce prendendomi la mano- troverò un modo per…
Io scuoto la testa- va bene così…
-Sei sicura?
No
-Sì…- dico piano
Lo detesto…la detesto…perché deve togliermi ciò che amo…io…
*qualche mese dopo*
-Questa è la mia ricerca! –sento urlare infuriata Lilian- non può prendersi i crediti per un mio lavoro!
-Lei è la regina signorina De Dragon- dice un membro del consiglio
-Questo è inaccettabile! –dice il direttore dell’Accademia- Lilian ha lavorato per due anni su questo progetto!
-Beh la regina ha…- inizia l’uomo
-Che succede? –chiedo io entrando
-La signorina De Dragon sta cercando di far passare una ricerca di sua maestà vostra moglie come sua- inizia lui
-Che ricerca? –chiedo io
-Quella sul legame che crea un elemento- inizia lui davanti al consiglio
-Che stronzate sono queste? –chiedo a mia moglie, nemmeno tre giorni e già si crede in possesso del potere
-Lilian è solo gelosa del mio talento- inizia lei
-La ricerca è della signorina De Dragon- dico io- ci sono testimoni su ciò
-I direttori della sua accademia non sono credibili- dice lui
Mia “moglie” sorride- caro non…
-NON CHIAMARMI CARO –dico io alzando la voce di proposito- ascoltate…primo lei non è la regina. Non ho dato lei il potere di esserlo e non è considerabile nemmeno consorte del re
-Ma sire…
-Non l’ho scopata e non lo farò- dico io chiaro e tondo- io non la voglio come moglie e non la considererò mai tale
I membri del consiglio si zittiscono
-Come osi…- inizia lei
-Guardie- chiamo io- mettetela in cella per i prossimi tre giorni. Ho visto io stesso la signorina De Dragon fare le ricerche e so meglio di chiunque altro che chi ho sposato non ha le capacità mentali per fare una ricerca
Tutti mi guardano
Io sorrido- vi avverto. Se pensate che mia moglie sarà regina…dovrete tagliarmi la testa e anche allora ho fatto in modo che uno dei miei figli prenda il trono e vi assicuro che mia moglie verrà decapitata nel momento in cui smetto di respirare
Il consiglio annuisce- ma…
-Sapete cosa…mi avete rotto. Guardie…tre mesi di prigione per ogni singolo membro del consiglio. Mi occuperò io dei loro documenti…sempre che non decida di trovare un nuovo consiglio.
-Sire la prego…nelle celle ci sono persone che abbiamo spedito noi lì! –dice uno di loro
-La prossima volta allora non cercate di sorpassare il mio potere- rispondo io lasciandoli alle guardie.
Prendo il documento della ricerca e sigillo Lilian come proprietaria della ricerca- ecco qua
-Grazie sire… -dice lei
Io mi trattengo dal stringerla- per qualsiasi cosa in futuro…contattatemi
Il direttore mi guarda e annuisce- bene…andiamo Lilian
-R…rovinerai il tuo matrimonio così- mi avvisa lei
Io le sorrido- è già rovinato il giorno che non ho sposato la donna che amo Lilian
Lei si blocca dall’uscire e si avvicina a una candela sul tavolo e l’accende per poi uscire in fretta. L’elemento sarebbe sparito se lei non mi…mi ama ancora? Anche dopo tutto quello che le ho fatto passare lei…
****
Qualche mese dopo quell’evento ritornai vedovo e un nuovo consiglio fu creato…
Ci ho messo anni a trovare un modo per riavere Lilian nella mia vita…
E mesi a farle anche solo lontanamente accettare l’idea di essere mia…
-Ethan? –chiede lei svegliandosi- tutto bene?
Io sorrido baciandola- ora sì
Lei mi guarda confusa
Io muovo una mano accedendo il fuoco nel camino- sono davvero fortunato ad averti con me Lilian
Lei sorride baciandomi e si riaccoccola per poi ricadere nelle braccia di morfeo.
Stavolta non devo lasciarmela sfuggire…
Stavolta farò le cose per bene.



Capitolo 13: You know what? I Quit!

Capitolo 13: You know what? I Quit!

L’ultima cosa che mi aspettavo di fare oggi era una riunione con tutti i miei pazienti in un vecchio edificio abbandonato.
-Quindi avete tutti minacciato le vostre associazioni…- mormoro io guardandoli
-Non potevamo lasciarli rovinarti la vita- prova Umanos
-Vi siete messi in pericolo ora…- dico io
-Non siamo civili, staremo bene- dice Electro
Io scuoto la testa- non siete invincibili
-Siamo eroi- prova Fox
-Siete mortali –replico io
-Ma…
Io scuoto la testa
-Ivy?
Io sospiro- la cosa creerà parecchi problemi per voi…
Loro mi guardano
-Non possiamo mollare l’associazione- dice Fallon- non esiste altra fazione
Lo guardo- chi ve lo ha detto?
-Loro? –prova Fallon
-State scherzando vero? Nessuno vi vieta di crearvi le vostre associazioni sapete?
Loro mi guardano
-Nessuno di voi ha mai pensato che forse potevate evitare tutto ciò semplicemente creando una seconda organizzazione?
-No? –prova Umanos
Io li guardo incredula- per tutto questo tempo ho pensato che aveste almeno provato!
Loro stanno zitti
-Sul serio nessuno di voi ha…ok- tiro fuori dalla mia borsa il mio laptop e attivo il proiettore
-Quello non è un modello che conosco…- mormora Electro
-Invenzione di mio padre per mia madre- rispondo io
Attivo la proiezione di uno dei miei file- volete un piano per mollare le associazioni?
Loro annuiscono
Io sorrido- bene. Allora vi darò un piano a prova di bomba.
-Perché hai una cosa del genere? –chiede Fallon
-Ho pensato fosse utile in caso voi foste infelici- rispondo io
“Diciamo che avevo in mente di uccidere chiunque fosse a capo delle associazioni per vendetta personale” sarebbe la vera risposta ma…meglio evitare.
****
Umano lanciò in faccia a uno dei dirigenti dei fogli
-Cosa sono? –chiese lui
-Le mie dimissioni –rispose lui
-Cosa pensi di fare senza di noi?! –chiese l’uomo
Umanos sorrise- avete giocato con la persona sbagliata…buona giornata
****
- “Un’incredibile notizia, oltre duemila eroi, criminali e mercenari hanno dato le dimissioni dalle associazioni, ignoto è cosa…”
Chiudo la tv e guardo Diablo- direi che è ora di iniziare che dici?
Lui annuisce alzandosi per aprire il passaggio per il mio laboratorio


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The Vampire’s Second Wife

The Vampire’s Second Wife Trama: Nerezza Daeva Dimitresque è la bellissima seconda moglie di un potente vampiro che continua a cambiare...